Caso concreto di criptomoneta operativa in un social network, Cam.TV racconterà la sua esperienza il 14 novembre a Milano

Il social italiano Cam.TV a Crypto Coinference

Protagonista emergente della sharing economy, Cam.TV è il social network nato in Friuli Venezia Giulia in cui i “like” valgono denaro. Con oltre 250mila iscritti, Cam.TV sarà fra i big di Crypto Coinference, la conferenza che riunirà a Milano il 14 novembre i maggiori esperti europei di blockchain e criptovalute.

La piattaforma è un caso concreto di social con criptomoneta già operativa al suo interno: ad ogni like corrisponde un valore economico in criptovaluta LKSCOIN, che si accumula nel portafoglio dell’utente. Gli LKSCOIN possono essere utilizzati all’interno di Cam.TV per:

  • acquistare servizi, come ad esempio consulenze professionali;
  • visualizzare contenuti premium resi a pagamento dagli stessi utenti;
  • premiare il talento altrui con un contributo economico, attraverso i “like” ai post.

Gli LKSCOIN non rimangono confinati all’interno della piattaforma, ma possono essere utilizzati anche al di fuori, convertendoli in moneta legale (euro, dollaro, sterlina).

“È già disponibile la carta di debito CAM CARD che usa il circuito Mastercard – ricorda l’ideatore e amministratore delegato di Cam.TV Gabriele Visintinicon cui fare acquisti online e nei negozi, così come faremmo con qualsiasi altra carta di debito.”

A Crypto Coinference interverranno Omar Baruzzo, portavoce di LKS Foundation, creatrice della criptovaluta LKSCOIN, e Marco Minin, CFO di Cam.TV, dove la criptomoneta è operativa, che annunceranno le prossime evoluzioni del sistema.

Online in versione beta da giugno 2018, Cam.TV ogni mese cresce del 20% in utenti. Il progetto, basato su blockchain, che ha trasformato il riconoscimento del talento umano in guadagno concreto, ha intercettato l’interesse di più categorie di target: da un lato gli investitori, con una campagna di crowdfunding fra le più grandi d’Europa con 5.400 sostenitori; dall’altro, gli utenti della rete, a inizio novembre arrivati a quota 250.000, incuriositi da un nuovo modello di social network.

Come funziona Cam.TV

Accanto alla rivoluzione dei “like” con valore economico, importante per la fetta di utenti che vorrebbe monetizzare la propria presenza sui social, gli utenti trovano in Cam.TV una piattaforma in cui è possibile integrare diverse funzionalità che tradizionalmente si trovano frammentate in strumenti differenti (sito, social network, blog, piattaforme e-commerce, video ed e-learning). Rimanendo nello stesso ambiente digitale è possibile effettuare ricerche, trovare e parlare con un professionista, informarsi, interagire con gli altri utenti, pagare un prodotto/servizio), organizzare webinar.

Cuore del progetto è il servizio di chat e videocall che, per la prima volta in un social network, consente conversazioni sicure e criptate con sistema di pagamento integrato.

Cam.TV ha innovato l’ecosistema social anche attraverso la creazione di nuovi algoritmi che regolano la piattaforma, a cominciare dal sistema di visibilità, che premia gli utenti non per i like ricevuti bensì per quelli donati.

È in fase di sviluppo inoltre un algoritmo di ricerca evoluto che, attraverso l’intelligenza artificiale e il machine learning, sarà in grado di suggerire all’utente le persone più competenti per avere risposta anche a domande complesse. Rispetto all’individuazione di una risposta preconfezionata, l’algoritmo progettato da Cam.TV si spingerà oltre: l’utente, anziché semplicemente trovare un contenuto (come ad esempio un tutorial) che potrebbe non essere centrato per le proprie necessità, potrà visualizzare le cinque persone più competenti da contattare per ottenere una risposta personalizzata.

“Quando abbiamo un problema complesso, normalmente non ci affidiamo esclusivamente a una ricerca in rete – spiega Visintini. “Chi può dirmi come fare per…?” è il consiglio che invece chiediamo ad un amico, che con la sua rete di conoscenze ci può indicare persone competenti con cui arrivare immediatamente alla risoluzione del problema. Attualmente non esiste un automatismo che in rete ci consenta di arrivare allo stesso risultato: ecco perché abbiamo scelto di progettare ex novo un sistema evoluto che va oltre l’analisi semantica e che potrà nel prossimo futuro rispondere a questa esigenza.”