Superati per la prima volta nella storia ventennale dell’azienda i 100 Tbps sulla sua rete globale di distribuzione dei contenuti

CDN: un errore di configurazione può mandare in panne il web

Akamai annuncia un nuovo picco di traffico sulla sua rete globale di distribuzione dei contenuti (CDN), che la scorsa settimana ha raggiunto i 106 Tbps (terabit al secondo). Per la prima volta nella storia ventennale dell’azienda, il volume di picco dei dati forniti ha superato la soglia dei 100 Tbps.

“Consegnare 106 terabit al secondo è più o meno come scaricare 3.300 film HD due ore al secondo, o quasi 12 milioni di film all’ora, ha commentato Adam Karon, Vice Presidente Esecutivo e Direttore Generale di Akamai, Media & Carrier nel blogpost A Peak at the Edge. Karon ha notato che il picco di traffico è stato in gran parte generato dall’aggiornamento di un popolare videogioco, insieme alla quantità impressionante di altri contenuti e dati forniti dalla piattaforma Akamai nello stesso momento.”

Era il 2008 quando il traffico su Akamai ha superato per la prima volta 1 Tbps, mentre alla fine dello scorso anno l’azienda ha annunciato di aver oltrepassato i 70 Tbps grazie ad una combinazione di eventi sportivi in diretta, lanci di videogiochi, importanti aggiornamenti software e un’elevata attività di e-commerce. Ora, il traffico su Akamai raggiunge regolarmente picchi di oltre 50 Tbps su base giornaliera.

“Ciò che rende Akamai unica nel suo genere è la capacità della nostra piattaforma Edge di supportare singoli eventi in streaming su grande scala, sia che si tratti di un grande torneo sportivo visto da milioni di persone, di download di giochi o dell’episodio finale di una serie popolare, e continuare a fornire nello stesso momento le stesse identiche prestazioni di alta qualità per migliaia di altri clienti che utilizzano la nostra rete, ha evidenziato Karon. Siamo orgogliosi di supportare alcuni dei più grandi eventi online che il mondo abbia mai visto. Ma ciò che è veramente impressionante è stata la nostra capacità di fare questo senza influire sulle prestazioni che abbiamo fornito ad altri clienti.”