È quanto emerge dall’edizione 2019 del Woman Enterpreneur Cities Index (WE Cities Index), lo studio di Dell Technologies e della società di ricerche IHS Markit.

imprenditoria femminile

Dell Technologies ha annunciato i risultati dello studio Dell Women Enterpreneur Cities Index –condotto da Dell Technologies e la società di ricerche IHS Markit – che analizza il grado di attrattività delle top 50 città mondiali in tema di imprenditoria femminile, con un focus sull’impatto delle politiche locali e dei programmi ah hoc, all’interno dei rispettivi quadri normativi a livello nazionale.

Giunto alla decima edizione, lo studio stila una classifica delle 50 città che maggiormente incoraggiano l’imprenditorialità femminile, valutando il grado di accesso rispetto ad aspetti quali: Capitale, Tecnologia, Talento, Cultura e Mercati. Queste categorie sono state divise in due gruppi – contesto operativo e contesto favorevole. La classifica complessiva ha 71 indicatori, 45 dei quali hanno una componente basata sul genere. Gli indicatori individuali sono stati valutati in base a quattro criteri: rilevanza, qualità delle informazioni, unicità all’interno dell’indice e componente di genere.

Dalla classifica, risultano le seguenti evidenze:

  • La Bay Area di San Francisco supera New York (#2) e balza al #1 posto, principalmente perché si tratta della città in cui le donne possono trovare un accesso più agevole ai capitali. La città californiana passa, tra l’altro, dalla #6 alla 2# posizione per accesso alla cultura, e staziona al #1 posto anche per accesso alla tecnologia. Tuttavia, San Francisco fa registrare un poco brillante #45 posto per quanto riguarda il costo della vita.
  • Londra si posiziona alla #3 posizione in valore assoluto e prima città europea, seguita da Parigi (#8) che è riuscita a entrare nella top 10. La capitale dell’Inghilterra è #2 per accesso ai talenti e #3 per accesso ai capitali.
  • Milano è l’unica città italiana presente nella classifica. Il capoluogo lombardo sale di due posizioni rispetto al 2018, passando dalla #37 alla #35. Resta indietro rispetto a Londra e Parigi, ed anche a città quali Stoccolma (#10), Barcellona (#18), Amsterdam (#16), Berlino (#19) e Monaco (#27).
  • Milano è alla #10 posizione per costo della vita e alla #32 posizione per accesso ai talenti.
  • Tra le top 10, ben sei città appartengono agli Stati Uniti, con il Canada che piazza Toronto alla #9 e Vancouver appena fuori alla #11.

Le 50 città si sono classificate come segue:

  1. San Francisco (Bay Area)
  2. New York
  3. Londra
  4. Boston
  5. Los Angeles
  6. Washington DC
  7. Seattle
  8. Parigi
  9. Toronto
  10. Stoccolma
  11. Vancouver
  12. Sydney
  13. Melbourne
  14. Austin
  15. Chicago
  16. Amsterdam
  17. Portland
  18. Barcellona
  19. Berlino
  20. Atlanta
  21. Singapore
  22. Houston
  23. Hong Kong
  24. Copenaghen
  25. Minneapolis
  26. Taipei
  27. Monaco
  28. Belfast
  29. Città del Messico
  30. Dublino
  31. Miami
  32. Tel Aviv
  33. Pittsburgh
  34. Tokyo
  35. Milano
  36. Johannesburg
  37. Dubai
  38. Pechino
  39. Varsavia
  40. Nairobi
  41. Seul
  42. Lima
  43. Bangalore
  44. Kuala Lumpur
  45. San Paolo
  46. Guadalajara
  47. Shanghai
  48. Istanbul
  49. Jakarta
  50. Delhi

“Globalmente, il tasso di imprenditorialità femminile è in continua crescita, fattore che contribuisce in modo significativo alla generazione di valore economico e sociale”, ha dichiarato Giulia Scalfi, Sr. Director of Business Operations & CFO Western Region & Italia di Dell Technologies. “Le idee, la creatività, la tenacia e la competenza delle donne sono un aspetto irrinunciabile per dare una spinta concreta all’economia in termini di crescita e sviluppo. Ecco perché, come Dell Technologies, cerchiamo da sempre di supportare la cultura imprenditoriale al femminile, anche attraverso studi e ricerche che possano delineare lo scenario nel migliore dei modi e dare un importante contributo informativo agli stakeholder di riferimento. Informazioni utili sugli aspetti vincenti, ma anche sugli ostacoli di natura finanziaria, culturale e politica, ancora presenti in diverse aree del mondo”.