Il contest organizzato da Cerved e Fintech District premia gli innovatori del Fintech

Data Driven Competition

Cardo ha vinto la Data Driven Competition, la prima sfida lanciata da Fintech District, la community di startup con sede a Milano, e Cerved. Alla base della competition ci sono i dati e le informazioni economico-finanziare di Cerved su oltre 6 milioni di imprese italiane erogati tramite API.

Cardo è la prima tech company specializzata nell’offrire agli investitori istituzionali la possibilità di esplorare, analizzare e creare portafogli di investimento nei mercati europei di Invoice Trading, P2P Lending e Real Estate Crowdfunding. Cardo utilizza le basi dati fornite da Cerved, Atoka e piattaforme Fintech nei propri algoritmi di machine learning e artificial intelligence per proporre all’investitore la una piattaforma tecnologica di supporto agli investimenti nell’Alternative Finance.

Cardo è risultata la soluzione migliore fra le cinque finaliste, selezionate fra gli oltre 45 progetti iscritti alla call proposti da sviluppatori software, esperti informatici, startup del settore Fintech e imprese attive nella trasformazione digitale su tutto il territorio italiano, interessati a lanciare progetti innovativi e ambiziosi partendo dai Big Data. Gli autori della soluzione vincitrice hanno ritirato ieri un premio di 10mila euro messo a disposizione dagli organizzatori della competizione, ottenendo inoltre la possibilità di collaborare con Cerved per lanciare il proprio progetto sul mercato.

“Con la Data Driven Competition, ideata con Cerved, ci siamo rivolti all’ecosistema fintech italiano – commenta Alessandro Longoni, Head Of Fintech District – registrando un grande successo in termini di adesioni, fin dalle prime fasi del progetto, anche grazie all’innovatività del format proposto. Più di 45 application ricevute, 25 partecipanti, 8 aziende ammesse alla seconda fase di programmazione e ben 5 finalisti. Per il team del Fintech District è di primaria importanza promuovere percorsi di valorizzazione dell’ecosistema fintech italiano e occasioni di contaminazione culturale tra i vari player. Grazie alla partnership con Cerved abbiamo favorito il dialogo e la co-creazione di prodotti che ci auguriamo di vedere presto lanciati sul mercato.”

“Il mercato delle Fintech è un’opportunità per il nostro paese – commenta Valerio Momoni, direttore Marketing e business development di Cerved – garantisce alle PMI un migliore accesso al credito e, più in generale, è un vettore fondamentale per l’innovazione e l’imprenditorialità. Siamo convinti che la Data Driven Competition, voluta fortemente insieme al Fintech District, sia un format che favorisce l’open innovation e il Corporate Venture Capital, che crescendo a ritmi del 20% all’anno si conferma come vero motore italiano per l’innovazione: oggi imprese mature innovano collaborando con startup, ne mettono a frutto idee e flessibilità e assicurano loro accesso ai mercati.”

Gli altri finalisti

FAST (FundAbility Scoring Tool) è uno strumento ideato da Two Hundred – una società guidata da un gruppo di Esperti di crowdfunding, finanza e marketing al servizio dell’innovazione – che raccoglie e rielabora dati pubblici o privati, come l’età dell’azienda, la concorrenza, l’esperienza e la provenienza del team di lavoro e la presenza online, per analizzare la capacità di un’impresa di attrarre investimenti di aziende private.

Qirate è un servizio di location intelligence realizzato da StudioMapp, una startup innovativa con sede a Ravenna specializzata in ICT e intelligenza artificiale, che stila un indice della qualità della vita di un quartiere e visualizza tutte le informazioni ufficiali in una mappa, raggruppandole per categorie diverse (shopping, cultura, trasporti, parchi, aree verdi etc). Qirate punta a fornire uno strumento per migliorare l’attrattività delle aree urbane, aiutando i compratori a trovare la zona migliore per l’acquisto della casa e i venditori a concludere più velocemente la transazione.

Il progetto presentato da Moneymour propone di utilizzare i dati Cerved e Atoka (dati di aziende nella zona di residenza, valutazione immobiliare, tessuto economico, etc) per aumentare l’accuratezza degli algoritmi di credit scoring su persone fisiche. Gli algoritmi di Moneymour utilizzano tecniche di machine learning per misurare le performance delle aziende.

Ecomate, società che aiuta le imprese europee a crescere utilizzando la sostenibilità e strumenti digitali innovativi, ha sviluppato un algoritmo in grado di calcolare il rating di sostenibilità delle imprese, sfruttando il contributo di esperti e operatori del settore e le più avanzate tecniche di machine learning. La soluzione di Ecomate usa le API Cerved per mantenere il rating aggiornato in tempo reale.