Se abbiamo la necessità di mettere nero su bianco concetti complessi in maniera semplificata attraverso uno schema, la risposta proviene dai diagrammi di flusso. Parliamo di rappresentazioni grafiche che utilizzando forme geometriche di varia natura collegate in maniera multi direzionale, permettono di organizzare il lavoro in maniera efficace, mettendo appunto in ordine le idee. In […]

Se abbiamo la necessità di mettere nero su bianco concetti complessi in maniera semplificata attraverso uno schema, la risposta proviene dai diagrammi di flusso. Parliamo di rappresentazioni grafiche che utilizzando forme geometriche di varia natura collegate in maniera multi direzionale, permettono di organizzare il lavoro in maniera efficace, mettendo appunto in ordine le idee. In questo articolo vedremo nel dettaglio cosa sono i diagrammi di flusso, e quali strumenti digitali ci vengono in soccorso per aiutarci nella loro realizzazione.

Come, quando e perchè

Il concetto dei diagrammi di flusso è riconducibile al mondo dell’informatica. Abbiamo detto che i diagrammi di flusso sono delle rappresentazioni grafiche di tutte quelle operazioni necessarie per lo svolgimento di un programma. Ogni passo da muoversi in tal senso è visualizzato attraverso una serie di simboli standard. Ricorrendo ad un linguaggio grafico, il diagramma è in grado di visualizzare:

  • Operazioni da svolgere. Attraverso sagome convenzionali come rombi, parallelogrammi, rettangoli, esagoni ed altre ancora. Ognuna di queste forme ha un suo significato logico preciso. Al loro interno troviamo delle indicazioni testuali destinate alla descrizione delle attività che andranno svolte.
  • Sequenza. L’ordine in cui le attività sopra descritte andranno svolte. La sequenza è rappresentata attraverso frecce di collegamento.

Grazie a questi dettagli appena spiegati, i diagrammi di flusso possono tranquillamente essere ricondotti alla più grande categoria dei diagrammi a blocchi, che a loro volta fanno parte delle mappe concettuali. I contesti in cui i diagrammi di flusso possono tornare utili sono molteplici, e spaziano da scopi personali, di studio, fino a quelli professionali. Possono tornare utili infatti, semplicemente per rappresentare delle idee, ma anche per ripassare una lezione, piuttosto che per illustrare un progetto.

Come creare un diagramma di flusso

Ora vediamo insieme come creare diagrammi di flusso. Situazione comune a moltissimi altri campi, anche in questo caso sul web possiamo trovare numerosi programmi gratuiti per disegnare diagrammi di flusso. Tanti di questi però, mostrano delle controindicazioni. Alcuni sono limitati nelle funzionalità, altri sotto l’aspetto più grafico del termine, altri ancora presentano costi eccessivamente alti. L’ultimo aspetto può magari passare inosservato in ambito aziendale, ma per scopi personali o di studio invece, incide moltissimo.

Un software che si differenzia dalla concorrenza per completezza, versatilità ed efficacia, è sicuramente Edraw Max, che permette di realizzare ben 280 differenti tipologie di diagrammi, inclusi quelli di flusso precedentemente illustrati. Edraw Max è in grado di funzionare egregiamente su più piattaforme: Windows, Mac OS e Linux, e si mostra compatibile con differenti tipi di file, tra cui PDF, Jpeg e Visio. Il programma si contraddistingue anche per la sua semplicità, aspetto da non sottovalutare.

Ad ogni modo, per creare diagrammi di flusso efficaci con Edraw Max, il primo passo fondamentale da muovere consiste nel determinare quali saranno i set di simboli che verranno utilizzati nel diagramma di flusso. In ambito aziendale questo risulta un punto cruciale della creazione, perché tutte le parti interessate dovranno essere in accordo e definire uno standard. In un secondo momento si dovrà delineare un riquadro di inizio che andrà posizionato nella parte alta di quella che è l’area di lavoro.

Subito sotto si posizionano altri riquadri, che andranno a rispondere ad alcune domande specifiche: “Cosa succede prima?” e “Cosa succede dopo?”. Chiaramente tali riquadri andranno uniti da una freccia in grado di connetterli. A questo punto è possibile cominciare con la descrizione del progetto definendo i trigger, ovvero gli eventi associati a tale progetto. Seguendo quest’ordine logico, si arriverà alla casella conclusiva, ovvero quella dell’obiettivo del progetto stesso.

In tutti questi passaggi Edraw Max si rivela particolarmente efficace grazie ad un ampio assortimento di modelli e simboli che potranno aiutare a definire con maggior precisione il progetto, e fornire la giusta ispirazione. L’altissima compatibilità con diverse piattaforme e tipologie di file descritta precedentemente inoltre, permette di lavorare in team in maniera più efficace, dal momento che i collaboratori potranno essere coinvolti nel progetto in ogni momento e con qualsiasi terminale a disposizione.