In un mercato che vale 6,64 trilioni di dollari e che prevede una crescita del 18,7%, l’e-mail marketing è uno degli alleati vincenti del B2B, a patto però saper individuare sempre nuovi clienti potenziali. Lanza (BTOMAIL): «Per vincere la sfida più difficile serve un database business-to-business profilato»

BTOMAIL

Il valore del mercato globale B2B (“business-to-business”) è di circa 6,64 trilioni di dollari, un numero destinato ad aumentare di un + 18,7% nel breve periodo. L’e-mail marketing è sicuramente uno degli alleati vincenti per essere competitivi. Va però pianificata un’attenta strategia perché possa sortire tutti i vantaggi che offre. Per questo è fondamentale conoscere e seguire determinate “best practice” per creare campagne e-mail di successo. Individuare il proprio target è un passaggio chiave, l’elemento che farà la differenza. «Nel mercato B2B trovare nuovi “potenziali clienti” è sicuramente una delle sfide più difficili. I database B2B ci vengono in aiuto», commenta Simone Lanza, CEO e Founder di BTOMAIL.

BTOMAIL è specializzata nella vendita di innovative banche dati profilate B2B e-mail centriche, cioè, pensate come strumento indispensabile per quelle aziende che vogliono fare attività di e-mail marketing. Oggi il database BTOMAIL conta più di 1 milione di contatti reperiti online attraverso la tecnologia proprietaria che, sfruttando l’intelligenza artificiale, raccoglie i dati che aziende e professionisti pubblicano sui loro siti web e account social. 

Le e-mail rappresentano uno dei primissimi strumenti di comunicazione digitale e, in una società sempre più iperconnessa, le statistiche dicono il suo uso passerà dai 4,147 miliardi del 2021 ai 4,594 miliardi nel 2025, con una crescita annua del 3%. Alla luce dei dati, è dunque facile comprendere come l’e-mail marketing sia uno degli alleati più potenti del mercato globale B2B. Ma è importante impostare un’efficace campagna strategica, da studiare “ad hoc” nel tempo, identificando il target e diversificandola a seconda dei destinatari. BTOMAIL è specialista nel selezionare e fornire elenchi di indirizzi e-mail, personalizzabili per categoria merceologica e area geografica, validate e garantite al 100%.

«Il nostro database – spiega Lanza – nasce e viene alimentato da una tecnologia proprietaria, basata sull’intelligenza artificiale. Scansioniamo il web e raccogliamo esclusivamente dati di aziende e professionisti in tutta sicurezza e in conformità al GDPR. Sfruttando l’intelligenza artificiale, sottoponiamo questi dati a profilazione e segmentazione innovative, realizzate in base a settori merceologici ed aree geografiche e li incrociamo con più di 100 fonti in modo da integrare, se possibile, ulteriori informazioni. Ogni indirizzo di posta elettronica viene validato attraverso le nostre tecnologie per garantire che sia verificato e funzionante».

Il settore B2B si sta evolvendo e una campagna efficace di e-mail marketing deve fare altrettanto. Un’azione “One shot” (l’invio, sempre, della stessa comunicazione), ad esempio, è ormai un approccio obsoleto. Una buona strategia, dunque, prevede la creazione di una serie di invii nel tempo, una sequenza programmata che permetta di veicolare contenuti diversificati ai potenziali clienti. Per questo motivo una campagna e-mail efficace può durare più settimane e/o mesi.

«Possedere un database business to business profilato – sottolinea Simone Lanza  significa avere a disposizione uno strumento che permette di attingere a informazioni indispensabili per le attività di marketing. Ci consente di accedere inoltre a un bacino di risorse che aiuta a evidenziare rapidamente i prospect per la rete commerciale». 

Il vantaggio di lavorare con un database B2B è proprio quello di intercettare in tempi strettissimi il target di interesse, per ampliare la platea di riferimento velocemente. Il database B2B va inteso pertanto come un patrimonio per l’impresa proprio perché i dati sono e saranno sempre parte integrante degli asset aziendali. «Case history, topic del momento, problematiche da risolvere e così via, danno modo di relazionarci con i potenziali clienti su aspetti concreti e coinvolgenti. Ciò contribuisce a sviluppare un senso di appartenenza con gli argomenti condivisi», conclude il CEO e Founder di BTOMAIL.