Le offerte per navigare in Internet da rete fissa restano, nel complesso, ancora convenienti. La fine del lockdown, tuttavia, ha portato ad un lieve aumento dei prezzi. A crescere sono soprattutto i costi di attivazione (+60%), ma anche il canone mensile standard (+4%). Per fortuna però, la maggior parte dei pacchetti, proposti a giugno 2020, prevede il pagamento del solo canone promozionale che resta tale per un periodo indeterminato. Dunque, possiamo continuare a risparmiare ed utilizzare la connessione fissa per lo smart working, per vedere serie tv, film in streaming e per tutte le nostre esigenze. L’ultimo osservatorio SOStariffe.it ha analizzato l’andamento degli ultimi mesi e l’oscillazione dei prezzi tra lo scorso anno, il periodo di quarantena e gli attuali costi dei pacchetti.
Il canone standard ricomincia (di poco) a crescere rispetto al periodo di lockdown
I dati dello studio sono stati ricavati da SOStariffe.it, grazie ai pacchetti pubblicati sul comparatore offerte internet casa. Il periodo preso in considerazione va dalla fine del 2019 al momento attuale. Cos’è cambiato nei prezzi dei pacchetti durante questi mesi?
Se consideriamo il canone mensile standard, si rileva un piccolo incremento rispetto ai mesi di lockdown (+4%). Se alla fine dello scorso anno, infatti, il canone mensile si aggirava intorno ai 34,07 euro, a marzo questo costo era crollato ad una media di 30,53 euro al mese.
I dati di giugno, invece, confermano che il canone medio ricomincia a salire di poco, attestandosi attorno ai 31,81 euro al mese. Tuttavia, è il caso di sottolineare come la gran parte dei pacchetti proposti prevedono il pagamento di una rata promozionale, per un lungo periodo.
Canoni in promozione sempre più allettanti per invogliare i nuovi clienti
Le offerte restano comunque molto convenienti. Il canone promozionale, a differenza di quello standard, si è ulteriormente ridotto (-17%). Durante il 2019, il suo costo medio si aggirava attorno ai 26,05 euro, mentre in pieno lockdown, aveva subito un incremento a 27,38 euro. Ad oggi, invece, ha raggiunto prezzi bassissimi, con una media mensile di 22,66 euro.
Non ha subito nessuna variazione, invece, la durata del periodo promozionale. Lo scorso anno era quasi sempre poco più di un anno: per la precisione 13 mesi. Durate il periodo di quarantena, è diventata indeterminata, allungandosi a dismisura. Di fatto, ci troviamo ancora di fronte a periodi promozionali che hanno una durata illimitata. Gli utenti, quindi, si troveranno a pagare sempre e solo il canone promozionale mentre quello standard, secondo quanto promesso dalle offerte, non sarà mai ripristinato.
I costi di attivazione schizzano alle stelle, ma sono ‘spalmati’ sul primo anno e mezzo
La voce “attivazione” ha subito un grosso incremento (+60%). I prezzi non sono ancora schizzati ai valori dello scorso anno (in media 147,57 euro), ma sono comunque cresciuti di tanto rispetto al mese di marzo.
Durante il lockdown, infatti, chi attivava un nuovo pacchetto spendeva circa 52,15 euro. Com’è risaputo, i costi di attivazione, di solito, non vengono pagati tutti all’inizio, ma, bensì, ripartiti in più bollette. Per la precisione nel 2019 erano 20 mesi. Durante la chiusura totale, il costo mensile era calato perché l’attivazione veniva “spalmata” su 2 anni e, dunque, 24 mesi. Al contrario, chi, in questo momento, si ritrova a sottoscrivere un nuovo pacchetto dovrà versare il totale entro un anno e mezzo, ossia 18 mesi, sostenendo, pertanto, un costo mensile più elevato.
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