Il futuro dell’industria automobilistica sta cambiando con l’edge computing che offre veicoli connessi controllati dal software, autonomi ed elettrici.

veicoli connessi

I veicoli connessi saranno nodi intelligenti in futuro e faranno parte di un ecosistema molto più ampio con cui interagiscono. Per esempio, in futuro un’auto sarà in grado di fornire informazioni ambientali o dati per ottimizzare l’uso dei parcheggi nelle città. Il prerequisito per questa applicazione è l’uso dell’edge computing direttamente nel veicolo e si chiama Vehicle Edge.

Con l’edge computing, l’elaborazione dei dati viene trasferita da centri dati a luoghi remoti e distribuiti e, nel caso dello scenario automotive, a un veicolo specifico.

Vehicle Edge significa che c’è un’unità di calcolo nel veicolo che funziona in modo indipendente o in congiunzione con un Edge Gateway vicino al veicolo, per esempio a bordo strada. Quando i dati vengono consolidati e analizzati in loco prima della trasmissione a un centro dati, le sfide di connettività di rete in termini di larghezza di banda o latenza vengono meno. Inoltre, la riduzione dei ritardi di trasmissione evita le interruzioni di servizio. Ed è proprio questo punto che è imperativo per l’implementazione di futuri scenari di veicoli connessi intelligenti che richiedono la connettività dell’auto al cloud o al backend. Dopo tutto, l’auto intelligente e connessa deve essere in grado di analizzare i dati e prendere decisioni in tempo reale. Inoltre, Vehicle Edge rappresenta la base di un veicolo software-defined in cui le caratteristiche possono essere ricaricate e sbloccate dinamicamente.

In futuro, le implementazioni Vehicle Edge supporteranno un’ampia gamma di scenari applicativi nelle tre aree principali della guida autonoma e dei sistemi di assistenza alla guida, dai veicoli connessi intelligenti e dell’infotainment, così come dei servizi di mobilità e delle città intelligenti.

Tra le possibili applicazioni presenti all’interno dei veicoli connessi troviamo:

  • Guida autonoma e sistemi di assistenza alla guida;
  • Uso di materiale cartografico ad alta definizione e geoservizi;
  • Guida intelligente;
  • Aggiornamenti software over-the-air e remoti per le unità di controllo;
  • Comunicazione veicolo-a-veicolo;
  • Analisi del comportamento del conducente;
  • Smart Car e Infotainment;
  • Integrazione di servizi connessi;
  • Manutenzione predittiva;
  • Funzione su richiesta;
  • Aggiornamenti software over-the-air e remoti per i sistemi di infotainment;
  • Configurazione del veicolo;
  • Servizi di mobilità e smart city;
  • Integrazione di servizi di mobilità e servizi di condivisione;
  • Integrazione di concetti di smart city per l’ottimizzazione del traffico.

Il futuro automobilistico sarà quindi significativamente supportato dalle implementazioni edge dei veicoli connessi. Sono un prerequisito fondamentale per l’implementazione del cosiddetto concetto ACES, autonomo (Autonomous), connesso (Connected), elettrico (Electrified) e condiviso (Shared/Services).

Ma se le auto sono sempre più in rete e digitalizzate, una cosa non va dimenticata: anche le richieste all’IT stanno cambiando. Le architetture IT convenzionali non forniscono una base adeguata a causa dei loro limiti in termini di agilità e flessibilità, velocità o scalabilità. Solo un cloud ibrido o un’infrastruttura multi-cloud può assicurare una fornitura tempestiva di applicazioni e servizi. Il prerequisito per avere veicoli connessi e, quindi, per il Vehicle Edge, è che l’infrastruttura supporti le sinergie tra l’onboard e l’offboard, cioè che operi come piattaforma orizzontale comune che offre un’esperienza di sviluppo e di funzionamento uniforme dal veicolo al centro dati o al cloud.

di Harald Ruckriegel, Chief Technologist of Automotive e Strategic Business Development Automotive EMEA di Red Hat