Una riflessione sulle opportunità di vendita online attraverso l’e-commerce di proprietà

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Sempre di più oggi le attività di commercio si domandano se la strada migliore per entrare nel mondo delle vendite online sia quello di sbarcare su un noto marketplace o, invece, provare a costruire un sito e-commerce di proprietà. Qual è la strada più vantaggiosa e sostenibile sul lungo periodo? Quali sono gli investimenti necessari? Quali le barriere d’ingresso da considerare? Sono tutte domande fondamentali da porsi per capire quale sia la migliore formula di vendita in Rete.

Essere presenti nel mondo online non è più, ormai, un punto di domanda. In Italia, l’e-commerce continua a crescere e le vendite al consumo nel 2022 (B2C) supereranno i 45 miliardi di euro nel 2022 (+14%). È quanto risulta dai dati dell’ultima indagine dell’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano, secondo i quali oltre 33,3 milioni di italiani hanno fatto acquisti online nell’ultimo trimestre, 9,6 milioni in più rispetto al periodo pre-pandemia.

LA PRIMA SFIDA: IL TRAFFICO

Ma qual è oggi la prima sfida di chi decide di entrare nel mercato digitale attraverso un e-commerce di proprietà? Innanzitutto, il traffico. Portare il maggior numero di potenziali clienti all’interno del proprio negozio virtuale è il primo fattore di concorrenza. Gli store online che più riescono in questa impresa sono coloro che meglio hanno saputo sviluppare il proprio e-commerce sia da un punto di vista quantitativo (offerta prodotti) che qualitativo (esperienza utente, qualità della navigazione). L’ampia offerta di prodotti tra cui scegliere, insieme a una user experience ottimale, sono le fondamenta per costruire intorno al proprio e-commerce una solida comunità di utenti e iniziare ad ottenere visibilità sui motori di ricerca.

Tutto questo è indispensabile, ma ancora non sufficiente. Dopo aver deciso di investire in termini di catalogo e di user experience, va inevitabilmente definito un piano di investimento marketing, quanto mai necessario per alimentare la visibilità del proprio e-commerce. Ciò richiede un grande lavoro sia in termini SEO che in ottica di digital marketing, attraverso campagne a pagamento i cui costi risultano attualmente superiori rispetto agli inizi.

I VANTAGGI DI AVERE UN PROPRIO E-COMMERCE

Oggi AgriEuro è l’e-commerce leader in Europa nella vendita di macchine per l’agricoltura e il giardinaggio e, in quanto esperti operatori del settore, siamo pienamente consapevoli di quanto attualmente il mercato online risulti complesso e saturo. Per le piccole aziende, mettere oggi in piedi un e-store di proprietà ben strutturato diventa un’impresa difficile e sicuramente dispendiosa. È importante, per questo, essere ben consapevoli delle barriere esistenti: da quelle tecnologiche a quelle concorrenziali fino a quelle consumative. Il contesto rende sicuramente più semplice e veloce sbarcare nel mondo delle vendite online attraverso i più noti marketplace, che di fatto garantiscono una vendita immediata e investimenti esigui in termini tecnologici e organizzativi. Ma è davvero un sistema vantaggioso?

Avere una propria piattaforma di vendita online di successo e non un marketplace significa aver sviluppato nel tempo una dote di inestimabile valore costituita da un catalogo ragionato, un magazzino, merci pagate e messe in sicurezza, un’organizzazione strutturata, conoscenze e competenze tecniche e un’assistenza per la risoluzione degli imprevisti. Tutti vantaggi competitivi che, sbarcando su un sito terzo, si vanno a regalare erroneamente ad una vetrina non di nostra proprietà.

AgriEuro ha deciso di non essere presente all’interno dei marketplace come scelta strategica e ponderata, consapevoli che l’azione porterebbe ad un beneficio soltanto apparente. Oggi ci sentiamo di dire che il successo online non è rappresentato dalla vendita in sé, quanto piuttosto dal traffico che il sito riesce a generare. Investire in tecnologia, varietà di catalogo, risorse e competenze è sicuramente complesso, ma spesso sono proprio le strade meno battute a dare maggiori soddisfazioni. Se non avessimo coltivato questo sogno, AgriEuro oggi non sarebbe diventato l’e-commerce leader di settore in Europa.

Di Filippo Settimi, CEO di AgriEuro