All’inizio del mese di giugno 2024, nel corso della Seconda Sessione dell’Assemblea del Programma delle Nazioni Unite per gli Insediamenti Umani “UN Habitat”, è emerso un dato di rilievo: entro il 2050 il 70% della popolazione mondiale vivrà nelle città. Il fenomeno dell’incremento di popolazione nelle aree urbane, unitamente allo sviluppo di città che diventano sempre più smart city connesse, rappresenta una sfida in termini di sicurezza e protezione di persone e beni.
Investire nella sicurezza delle città
Una smart city deve essere il luogo in cui i cittadini possono vivere, lavorare, muoversi liberamente e godere di una migliore qualità della vita con livelli più elevati di mobilità, sicurezza ed efficienza anche dei sistemi di trasporto pubblico, oltre che energetici.
Le città di tutto il mondo stanno implementando tecnologie intelligenti per migliore la sicurezza, ad esempio, ottimizzando le reti di sorveglianza, raccogliendo e analizzando i dati, aumentando l’efficienza e la sostenibilità, con l’obiettivo di avere una maggiore comprensione di ciò che accade nell’ambiente circostante.
“Milano Smart City”
Anche in Italia stiamo assistendo a una rapida evoluzione: secondo l’Osservatorio Smart City del Politecnico di Milano, nel 2023 il mercato smart city ha raggiunto un miliardo di euro, +11% rispetto l’anno precedente. Il comparto della sicurezza e sorveglianza è quello che vede il maggior sviluppo di progetti per la smart city (65%). Il 58% dei Comuni italiani – coinvolti nello Studio – darà vita a un progetto nei prossimi 12 mesi e il 28% nei prossimi due/tre anni, con un incremento del 10% rispetto a quanto veniva osservato nel 2022.
Inoltre, la città di Milano è la prima città italiana ad aver approvato un progetto strutturato sotto il nome di “Milano Smart City” che comprende mobilità sostenibile, efficienza energetica e digitalizzazione dei servizi pubblici.
Una città connessa e sicura
Una città connessa non è detto si possa definire anche smart e sicura: i dati non vanno solo raccolti e analizzati, ma vanno messi in relazione per poter diventare uno strumento a supporto delle decisioni. Le informazioni che arrivano dalle varie fonti (videocamere, sistemi per il controllo degli accessi, lettori di targhe ecc…) grazie alle innovative tecnologie possono essere unificate all’interno di un unico sistema che permetta di avere una visione d’insieme anche della sicurezza fisica per ridurre rischi, migliorare la collaborazione, automatizzare le procedure.
La tecnologia, per esempio, permette di unificare le telecamere di sorveglianza, il controllo degli accessi, la lettura delle targhe e gli altri sistemi e sensori (ad esempio in ambito Industrial IoT) per ottimizzare la risposta alle emergenze che si possono verificare. Per la gestione del traffico cittadino, strumenti come le telecamere di videosorveglianza, il riconoscimento automatico delle targhe e l’analisi consentono di collaborare con le forze dell’ordine, identificare eventuali incidenti per intervenire tempestivamente, liberare le strade e comunicare le deviazioni, con conseguente flusso di traffico più scorrevole e inquinamento più contenuto oltre ai cittadini più soddisfatti dei propri amministratori. Queste stesse soluzioni possono essere adottate anche nel settore dei servizi di trasporto pubblico, come metropolitane o autobus, e possono essere configurate per avvertire, ad esempio, i ciclisti in tempo reale su quale percorso scegliere in base alle condizioni del traffico e del meteo.
Poter contare su canali di comunicazione aperti tra le istituzioni e le realtà che operano al loro interno è fondamentale non solo per coordinare, ad esempio, gli sforzi con le forze dell’ordine affinché intervengano nel modo più rapido, ma anche per apportare eventuali modifiche predittive per l’allocazione e l’impiego di risorse identificando possibili punti deboli e rafforzando le difese.
Una piattaforma unificata come Security Center di Genetec rende più fluide le operazioni di sicurezza pubblica, consente di migliorare il sistema di trasporto pubblico rendendolo più scorrevole, permette di gestire il traffico in modo efficace per continuare a operare a pieno ritmo, per una città che non sia solo “smart”, ma anche sicura e protetta.