L’ultima indagine di Capterra indaga sull’uso dell’IA generativa nei luoghi di lavoro. Condividiamo in questo articolo i risultati principali.

Uso dell’IA generativa

Grande curiosità gira attorno all’Intelligenza Artificiale (IA) generativa e si inizia ad applicarla negli ambiti più disparati. Capterra, piattaforma per la ricerca e comparazione di software B2B, nel suo ultimo studio ha analizzato l’uso dell’IA generativa all’interno delle aziende italiane soffermandosi su 3 temi principali: regolamentazioni, rischi e preoccupazioni per il lavoro.

Per farlo sono stati intervistati 653 impiegati che fanno uso dell’IA generativa per lavoro almeno qualche volta al mese. Inoltre, è stato intervistato il divulgatore di intelligenza artificiale e co-fondatore di AI Week Italia, Giacinto Fiore, che ha fornito il suo punto di vista rispetto ai temi trattati nello studio.

Regolamentazioni e linee guida sull’uso dell’IA generativa al lavoro

Dallo studio emerge che l’87% dei dipendenti ha informato la propria azienda di utilizzare strumenti di IA generativa sul lavoro, mentre il 13% dichiara di non averlo fatto. Tra coloro che fanno uso dell’IA generativa ma non hanno informato la propria azienda, emerge che i motivi per cui non l’hanno fatto sono:

  • Non pensano che sia rilevante informare l’azienda, 44%.
  • Sono preoccupati che il proprio manager possa dubitare della qualità del loro lavoro, 28%.
  • Sono preoccupati che il proprio manager possa pensare che lavorino meno, 16%.

Secondo il 95% degli intervistati dovrebbero esserci delle linee guida per regolamentare l’uso dell’IA generativa nelle aziende. Nonostante questo però, il 47% dei rispondenti dichiara che la propria azienda non ancora alcun tipo di regolamento per l’adozione e utilizzo dei sistemi di IA generativa.

Tra chi invece afferma di avere già delle regolamentazioni in azienda riguardo all’uso dell’IA generativa:

  • Il 57% afferma che sono state stabilite politiche aziendali per garantire che gli strumenti di IA generativa siano utilizzati in conformità con leggi e regolamenti.
  • Il 50% afferma che sono state stabilite linee guida per il corretto utilizzo di strumenti di IA generativa approvati.
  • Il 41% dichiara che i dipendenti sono tenuti a seguire una formazione sull’uso appropriato degli strumenti di IA generativa, nonché sulla privacy dei dati e su considerazioni etiche.

Uso dell’IA generativa

I rischi legati all’uso dell’IA generativa da parte dei dipendenti

Secondo il 38% dei rispondenti, i maggiori rischi a cui potrebbero esporsi le aziende derivanti dall’uso dell’IA generativa sono rischi legati alla cybersecurity; secondo il 34% rischi legati alla privacy personale e individuale e infine, per il 32% rischi legali e normativi.

L’esperto di IA Giacinto Fiore dichiara infatti che: “Le imprese devono assolutamente agire con attività di divulgazione e di formazione all’interno della propria azienda per far conoscere gli strumenti, ma anche gli antidoti agli strumenti”.

A livello etico, secondo il 43% dei rispondenti, i rischi maggiormente percepiti sull’uso dell’IA generativa sono quelli riguardanti la privacy e la data security; per il 41% una dipendenza eccessiva dall’IA e per il 37% il rischio che possa sostituire i posti di lavoro.

Uso dell’IA generativa

Preoccupazioni per il lavoro

Il 43% dei rispondenti dichiara di essere preoccupato, in qualche modo, dalla possibilità di perdere il proprio lavoro a causa dell’IA generativa nei prossimi 5 anni. Il 39% invece non è sicuro di quanto questa possa influire sulla sicurezza del lavoro.

Il 36% dei rispondenti ritiene che l’IA potrà sostituire tra l’11% e il 20% delle loro mansioni lavorative mentre il 28% pensa che potrà sostituire tra il 21% e il 30%.

Come spiega Giacinto Fiore: “Ci saranno delle mansioni all’interno di un compito che magari saranno svolte dall’IA o insieme all’IA. Quindi bisognerà completare le proprie competenze lavorando di più su quelle di alto livello lasciando alle macchine quelle di basso livello”.

Uso dell’IA generativa