• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Speciale Cloud
  • Industry 4.0
  • Sanità Digitale
  • Redazione
  • Contattaci
    Facebook Twitter Vimeo LinkedIn RSS
    Trending
    • Cyber Protection: Acronis fa il punto sulle carenze più critiche
    • Attacchi alla rete: mai così numerosi
    • Backup nel quotidiano efficace contro i ransomware
    • Minacce IT: a rischio endpoint e workload in cloud
    • Ransomware in evoluzione: difendersi è la sfida
    • Sicurezza informatica: i trend dei prossimi anni
    • F-Secure diventa WithSecure: un nome, una promessa
    • Sicurezza di Active Directory: istruzioni per l’uso
    Facebook Twitter Vimeo LinkedIn RSS
    BitMAT | Speciale Sicurezza 360×365
    • Attualità
    • Opinioni
    • Ricerche
    • Soluzioni
    BitMAT | Speciale Sicurezza 360×365
    Sei qui:Home»Speciale Sicurezza»Attualità»Gli oggetti interconnessi moltiplicano le minacce
    Attualità

    Gli oggetti interconnessi moltiplicano le minacce

    Di Massimiliano Cassinelli31 Ottobre 2016Updated:1 Novembre 2016Lettura 4 Min
    Facebook Twitter LinkedIn Tumblr Reddit Telegram WhatsApp Email

    Se i frigoriferi possono attaccare la Rete, occorre rivedere processi e strumenti di difesa, per evitare il ripetersi di quanto accaduto ai server di Dyn

    L’attacco che, lo scorso ottobre, ha paralizzato decine di siti negli Stati Uniti è partito dai dispositivi intelligenti presenti nelle case degli americani. Migliaia di apparecchi (dai videoregistratori ai frigoriferi) hanno infatti scatenato un attacco Ddos contro i server della Dyn, che gestiscono parte del «Domain Name System» della rete americana.

    Proprio gli oggetti IoT, del resto, rappresentano il soggetto più vulnerabile della rete,sia per la loro numerosità, sia per la quasi totale assenza di protezione. In un mondo sempre più connesso, il rischio di esposizione ad attacchi cyber è sempre più presente e reale. La risposta può risiedere solo in un approccio esteso, coordinato e a più livelli. L’alternativa sarebbe l’esposizione a un rischio inaccettabile proprio per le infrastrutture, le comunità e le organizzazioni che si intende invece proteggere e rendere più efficienti.

    Il nuovo possibile scenario dei cyber-attacchi e degli strumenti e misure di difesa in un mondo sempre più connesso, è stato presentato al Forum Cybertech Europe 2016, che si è tenuto al Palazzo dei Congressi a Roma il 29 settembre, da Gianluca Attura, amministratore delegato di Selta, produttore di tecnologie per le infrastrutture critiche, come quelle delle telecomunicazioni, delle reti elettriche e di trasporto, oltre che fornitrice attraverso una divisione dedicata di soluzioni per la difesa e la cyber security in campo militare e civile.

    “In pochi anni si è passati da uno scenario quasi naïve e per lo più individuale di attacchi alle reti informatiche di grandi utenze e organizzazioni, a sistemi estesi che vanno ad attaccare istituzioni statali e governative, tanto con l’obiettivo di ottenere indebiti vantaggi, come è avvenuto anche recentemente nel campo dei trasferimenti bancari internazionali, quanto con lo scopo di creare danni a sistemi economici, militari, civili”, ha sottolineato Attura, rimarcando che “lo sviluppo di sistemi aperti, l’interconnessione delle reti, la proliferazione dei punti periferici presso un’utenza diffusa hanno contributo alla crescita dei rischi. Ieri erano coinvolti i pc, i server, le reti di computer. Oggi i bersagli possono diventare i sensori ambientali, i pali della luce, le videocamere di sorveglianza, gli ascensori di un palazzo e sempre più, in prospettiva, le apparecchiature di una fabbrica. Le reti elettriche sempre più “smart”, quelle di trasporto ferroviario o idriche, sono a loro volta parti di questo scenario”. 

    Proteggere i processi prima delle infrastrutture 

    Anche tendenze che godono di un crescente favore, come il BYOD e quindi l’utilizzo in ambito lavorativo di dispositivi individuali del singolo lavoratore, a loro volta connessi in rete, costituisce un nuovo fattore di rischio e proprio per questo, ha sottolineato Attura, “il moltiplicarsi delle tecnologie non deve far dimenticare il fattore umano come singolo e troppo spesso sottovalutato fattore di rischio. Per questo, i processi operativi vanno considerati ancor prima degli aspetti tecnologici”.

    La risposta può pertanto venire solo da un approccio olistico, come dimostra anche l’esperienza di paese all’avanguardia in questo settore nel mondo. A tal riguardo, Selta, oltre alle sinergie derivanti dalla compresenza in settori come l’automazione e i controlli per le reti elettriche e ferroviarie, per la banda ultralarga, mette a disposizione una gamma di servizi e soluzioni ad hoc.

    “Per proteggere le infrastrutture critiche nazionali occorre un flusso di interventi coordinati che va dalla consulenza strategica ai servizi a valore, alla progettazione, sviluppo, integrazione, fino all’Operation & Support”, ha aggiunto Attura sottolineando come quest’approccio e l’esperienza multidisciplinare consenta a Selta di mettere a disposizione una piattaforma di cyber-security comprensiva di training, strumenti su misura, basati anche sulla collaborazione con i migliori specialisti mondiali, dagli Stati Uniti a Israele, facendo leva sul contributo delle proprie risorse dedicate, come quelle in materia di tecnologie Tempest (per la validazione del rischio da radioemissioni e relative contromisure) o per la certificazione dei più avanzati standard internazionali di sicurezza come i Common Criteria for Information Technology Security Evaluation.

    attacco DDoS Dyn frigorifero Hacker
    Condividi: Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Massimiliano Cassinelli

    Correlati

    Cyber Protection: Acronis fa il punto sulle carenze più critiche

    7 Aprile 2022

    Attacchi alla rete: mai così numerosi

    7 Aprile 2022

    Backup nel quotidiano efficace contro i ransomware

    31 Marzo 2022
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    BitMATv – I video di BitMAT
    La security inizia dall’infrastruttura di rete
    read more ❯
    LAPP, sicurezza e prestazioni oltre i cavi
    read more ❯
    Synology: DSM 7.1 per raccogliere le nuove esigenze di sicurezza delle aziende
    read more ❯
    SPS 2022: l’automazione è tornata in scena a Parma
    read more ❯
    Security: le norme indicano il percorso
    read more ❯
    Tag Cloud
    Acronis AI Akamai attacchi Axitea Barracuda Networks Bitdefender Check Point Check Point Research Check Point Software Technologies cloud Clusit CyberArk Cyber attack Cybersecurity cyber security Darktrace DDoS ESET F-Secure F5 Networks FireEye Forcepoint Fortinet Hacker infrastrutture critiche Iot Kaspersky malware palo alto networks Panda Security phishing previsioni Proofpoint ransomware Security sicurezza Sicurezza It SOC Stormshield trend Trend Micro WatchGuard WatchGuard Technologies Zero Trust
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook Twitter Vimeo LinkedIn RSS
    Navigazione
    • Attualità
    • Opinioni
    • Ricerche
    • Soluzioni
    Ultime

    Cyber Protection: Acronis fa il punto sulle carenze più critiche

    7 Aprile 2022

    Attacchi alla rete: mai così numerosi

    7 Aprile 2022

    Backup nel quotidiano efficace contro i ransomware

    31 Marzo 2022
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2022 - BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 295 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Scrivi nel campo e premi Invio per cercare. Premi Esc per annullare