Red Hat, fornitore mondiale di soluzioni open source enterprise, annuncia un radicale aggiornamento di tutto il portafoglio application services con update volti a offrire un’esperienza più omogenea e unificata per lo sviluppo, delivery, integrazione e automazione di applicazioni in ambienti cloud ibridi.
Il futuro delle applicazioni è ibrido
Secondo il Global Tech Outlook 2022 di Red Hat, il cloud ibrido, in cui le organizzazioni utilizzano un mix di ambienti IT che spaziano dall’on-premise ai cloud pubblici e sempre più spesso ai cloud multipli, continua a essere la principale cloud strategy aziendale. La capacità di sviluppare, implementare e gestire le applicazioni in modo coerente su qualsiasi cloud, utilizzando lo stesso set di strumenti e best practice operative non è solo il segno distintivo del moderno sviluppo di applicazioni cloud-native, ma anche una parte essenziale delle iniziative di trasformazione digitale odierne. Con strategie di cloud ibrido e multi-cloud in primo piano, gli sviluppatori necessitano di funzionalità di application development affidabili e interoperabili che permettano loro di scegliere una soluzione ottimale per ogni attività.
La modularità del portafoglio Red Hat Application Services contribuisce a un ambiente unificato per lo sviluppo, delivery, integrazione e automazione delle applicazioni. La combinazione della piattaforma Quarkus con le capacità di connettività di Apache Camel, il decisioning intelligente di Kogito, la gestione delle API di Red Hat 3scale API Management e le funzionalità di Red Hat OpenShift permette agli sviluppatori Java di abbracciare completamente lo sviluppo cloud e Kubernetes-native.
Data l’importanza strategica e competitiva di questi sforzi di modernizzazione in un mondo post-pandemico, la società di analisi IDC rileva che le organizzazioni hanno accelerato i loro investimenti nel digitale e prevede che “entro il 2023, un’azienda su due genererà più del 40% dei propri ricavi da prodotti e servizi digitali, rispetto a una su tre nel 2020”.
Red Hat, con gli aggiornamenti del portafoglio application services, aiuta le organizzazioni a portare avanti le proprie iniziative di modernizzazione e trasformazione, e a creare più rapidamente nuove applicazioni con la flessibilità e la libertà di scelta caratteristiche delle strategie ibride e multi-cloud.
Basi più solide per le applicazioni Java del futuro con Quarkus
Il progetto open source Quarkus offre agli sviluppatori capacità innovative per costruire ed estendere le loro applicazioni Java in un mondo Kubernetes-native. Con un unico processo di avvio in fase di compilazione, forti prestazioni e una stretta integrazione con Red Hat OpenShift, la build Red Hat di Quarkus è una piattaforma che consente di realizzare la prossima generazione di applicazioni Java e serve da base per Red Hat Application Services.
L’ultima release di Quarkus rafforza queste basi con nuove funzionalità per gli sviluppatori, tra cui:
- test continui per un feedback quasi istantaneo durante il coding;
- una nuova command-line interface (CLI) che semplifica le comuni attività di sviluppo e distribuzione;
- un’interfaccia grafica utente (GUI) aggiornata e intuitiva;
- servizi out-of-the-box che semplificano la creazione e la connessione ai database più diffusi, alle code di messaggi e altro ancora.
Quarkus dispone di una vasta libreria di oltre 400 extension per configurare, avviare e integrare i framework in un’applicazione Quarkus. Le nuove versioni degli application services introducono nuove estensioni che aiutano le organizzazioni a scalare per il cloud ottimizzando le capacità di integrazione e automazione dei processi, comprese le estensioni Apache Camel per Quarkus che portano la potenza della connettività e della trasformazione dei dati di Apache Camel alle applicazioni Quarkus. Utilizzando queste estensioni, gli sviluppatori possono costruire più facilmente e rapidamente applicazioni cloud-native veloci, flessibili, connesse e leggere su Quarkus
Collegare applicazioni e dati attraverso infrastrutture ibride
Le applicazioni eseguite in ambienti ibridi richiedono architetture più modulari e distribuite, che a loro volta hanno bisogno di più capacità di integrazione cloud-native che non solo collegano le applicazioni, ma aiutano anche a proteggere i dati mentre vengono condivisi tra loro. Application programming interface (API) e i microservizi sono dunque elementi chiave delle applicazioni cloud-native che forniscono agli sviluppatori le basi per creare queste applicazioni; e strumenti come Red Hat 3scale API Management, incluso in Red Hat Integration, permettono alle organizzazioni di condividere la logica degli application services e i dati in modo più efficace con interfacce standard, sia all’interno dell’azienda che con clienti e partner esterni.
Le nuove funzionalità introdotte nell’ultima release di Red Hat 3scale API Management includono:
- il supporto per una nuova estensione WebAssembly (WASM) che consente la comunicazione tra Red Hat 3scale API Management e OpenShift Service Mesh,dando ai clienti una potente combinazione per integrare, controllare e gestire API e microservizi in ambienti Kubernetes-native;
- la possibilità per gli sviluppatori di utilizzare un approccio modulare nella configurazione dei proxy di gestione delle API direttamente con il service mesh basato su Istio Envoy, per una migliore connettività e controllo nelle applicazioni cloud-native.
“Lo sviluppo di applicazioni moderne richiede un’architettura che sia altamente adattabile e agile”, spiega Ken Johnson, Vice President and General Manager, Application Services, di Red Hat. “Le aziende continuano a muoversi nella direzione del cloud ibrido e gli sviluppatori hanno bisogno di strutture IT che supportino questa transizione. Il nostro aggiornamento del portafoglio degli application services di Red Hat fornisce agli sviluppatori gli strumenti più recenti per semplificare il loro processo applicativo dall’inizio alla fine, insieme alla flessibilità per adattarsi al cambiamento delle richieste”.
“Mentre migriamo i nostri sistemi verso il cloud, Red Hat Integration si è dimostrata fondamentale nell’aiutare a garantire che i nostri sistemi siano in grado di comunicare in modo standard, con una gestione dei dati conseguentemente più rapida ed efficiente”, commenta Luciano Di Leonardo, Web and App Architecture Officer di DAB Pumps. “Gli aggiornamenti al portafoglio Application Services di Red Hat, come l’aver portato Camel a Quarkus 2.2, ci permetteranno di continuare a creare applicazioni integrative per il cloud ibrido”.