Sempre più aziende si affidano alla società americana. Tra queste Conad, Italgas, Crif e l’ISTAT

priorità di investimento aziendale

L’IT deve poter risolvere problematiche di business complesse. E’ questa l’aspettativa che le imprese italiane, indipendentemente dal settore nel quale operano, ripongono nell’Information Technology. Non a caso infatti, lo conferma la crescita nel nostro Paese del mercato digitale che fino al 2026 registrerà un tasso medio annuale positivo del +4,5%. Le organizzazioni del Belpaese vogliono infatti utilizzare le tecnologie ICT per velocizzare i processi decisionali, migliorare l’experience dei clienti e sfruttare i benefici dell’analisi dei dati, il tutto con il massimo livello di sicurezza possibile e nel rispetto delle regole di compliance e privacy richieste.

Nonostante i buoni propositi e i dati incoraggianti, le aziende si trovano in un contesto socio-economico attuale abbastanza complesso (tra cui il PIL in calo in Italia) a cui si sommano anche la carenza di adeguate risorse presenti sul mercato (skill gap), l’aumento della complessità e delle minacce informatiche, così come i task legati alla sostenibilità e alla compliance. Le imprese necessitano quindi di essere più performanti con un dispendio di risorse ridotto. Ed è proprio in questo contesto che si inserisce Red Hat, un trust advisor per la digitalizzazione, così come definito dal country manager italiano Rodolfo Falcone.

Aiutiamo le aziende a fare di più con meno. Le nostre tecnologie permettono di incrementare l’efficienza anche con budget sempre più ridotti, a sviluppare rapidamente servizi, prodotti ed applicazioni, oltre che sfruttare tutte le piattaforme per avere una maggiore scalabilità. Il tutto beneficiando di un ecosistema aperto e sicuro” ha spiegato Rodolfo Falcone evidenziando anche le iniziative proposte dall’azienda per soddisfare le esigenze di clienti e Partner.

Red Hat infatti, come visto con i recenti annunci fatti al Red Hat Summit, investe significativamente ogni anno per migliorare e potenziare lo stack tecnologico ed infrastrutturale offerto. Sono 5 i pilastri su cui si focalizza:

  • Framework per lo sviluppo di applicazioni moderne e cloud native che sfruttano i nuovi paradigmi come i containers, i micro-servizi, l’intelligenza artificiale, il machine learning e l’edge computing
  • Strumenti per la realizzazione di piattaforme cloud ibride ed aperte
  • Soluzioni per il monitoraggio e l’automazione di infrastrutture informatiche
  • Flessibilità e agilità nel modo di acquistare le tecnologie e i servizi offerti
  • Soluzioni sempre più sicure contro gli attacchi informatici

red Hat stack

CASE HISTORY DI SUCCESSO

L’ampio portafoglio di soluzioni Red Hat offerte è stato scelto da sempre numerose imprese straniere ed italiane. Basti pensare che nel nostro Paese il 55-60% delle applicazioni “gira” su tecnologie Red Hat e che la maggior parte della Pubblica Amministrazione si affida all’azienda americana per il processo di trasformazione digitale.

Da segnalare è il caso di successo dell’ISTAT che dal 2018 è in grado di erogare servizi cloud native utilizzando le tecnologie Red Hat con benefici in termini di riduzione del time to market e di aumento della standardizzazione degli ambienti ibridi. Italgas ha invece trasformato la propria infrastruttura diventando più resiliente e flessibile e allo stesso tempo contenendo i costi. Crif ha incrementato la sicurezza e le performance grazie a OpenShift che è stato utilizzato per la governance e lo sviluppo cloud native delle sue applicazioni basate su micro-servizi. Infine Conad ha modernizzato le proprie applicazioni che ora sono cloud ready.