La carta di credito è molto amata in Italia. Questo strumento finanziario permette infatti di prelevare i contanti o effettuare pagamenti elettronici anche quando il conto corrente risulta vuoto. Di conseguenza se ci sono da sostenere delle spese non c’è bisogno di ricorrere a prestiti, perché è l’istituto di credito che ha rilasciato la carta di credito ad anticipare le somme che servono fino al raggiungimento del limite massimo previsto.
Questa disponibilità continua di soldi, un po’ come accade con American Express Metallo che non ha teoricamente limiti di spesa mensili, piace molto. Ed effettivamente avere una carta di credito risulta vantaggioso nella maggior parte dei casi.
Bisogna però tenere in considerazione che le carte di credito possono arrivare ad avere dei tassi d’interesse molto elevati. Alcune banche oltre a recuperare la somma data in prestito fanno pagare più del dovuto attraverso una serie di spese aggiuntive che non vengono messe in evidenza all’inizio.
A primo impatto magari una carta sembra conveniente per via dei tassi d’interesse ridotti, però poi fanno pagare tutte le azioni effettuate con la carta molto più care del normale. Questo porta a fine anno ad aver speso molti più soldi di quelli che si pensava.
I tassi d’interesse sono, insieme ai costi mensili e il plafond, gli aspetti che maggiormente influiscono sulla scelta di una carta di credito. Sono perciò da analizzare tutti con la stessa importanza ed è bene non limitarsi a guardare a quanto corrisponde la percentuale dei tassi d’interesse.
I costi dietro una carta di credito, ecco come risparmiare nel 2023
Per risparmiare soldi con le carte di credito è bene capire quali possono essere tutti i costi che si nascondono dietro il suo utilizzo. E’ questo l’unico modo per spendere poco e stare attento a questo tipo di uscite.
Ci sono servizi bancari con delle spese davvero basse o addirittura assenti, cosa che accade anche per alcune carte prepagate o di debito. Nonostante ciò una carta di credito ha quasi sempre delle spese, è bene far attenzione che la banca non tolga più soldi del dovuto.
Anche quelle dichiarate “zero spese” di solito hanno dei costi nascosti, ciò che si deve fare è capire dove sono e quanto davvero sono importanti per noi. Se per esempio ci sono tassi per il cambio valuta molto elevati però non ci si sposta praticamente mai in zone fuori dall’UE, questo aspetto potrebbe risultare irrilevante.
Bisogna ricordare che la banca mette a disposizione delle cifre mensili stabilite durante la valutazione iniziale da parte dell’istituto emittente. Una somma che deve poi essere recuperata dall’istituto di credito il prima possibile. I costi che si aggiungono sono:
- Tasso d’interesse: E’ l’importo che la banca addebita al cliente per poter erogare del denaro in prestito. Possono tra l’altro aumentare se la somma di soldi ricevuta non viene restituita dentro un arco di tempo ben specifico.
- Costo mensile: indica il costo fisso che una persona deve sostenere per il mantenimento della carta
- Costo per i pagamenti in negozio: di solito si tratta di una funzione gratuita, però è sempre bene far attenzione anche a questo aspetto per assicurarsi che davvero non ci sono spese aggiuntive
- Commissioni prelievo da ATM: sono le commissioni che la banca addebita quando si fanno prelievi dagli sportelli bancari. E’ uno dei costi a cui prestare maggiore attenzione
- Tasso di cambio: si riferisce ai costi che si sostengono per tutte quelle operazioni fatte in una valuta differente dall’euro.
Tra gli altri costi ci sono quelli relativi al bollettino premarcato, il bollettino MAV, il bollettino RAV e il bollettino pagoPA.
Sostenere dei costi è sempre svantaggioso?
No, ed è bene chiarire subito questo punto. Ci sono carte che hanno dei costi superiori alla media, però i vantaggi che offrono sono così tanti che ha senso spendere qualcosa in più per chi ha delle esigenze particolari. Questo accade per esempio nel caso delle carte con un plafond illimitato, oppure importi prelevabili molto elevati.
Sono soluzioni pensate per chi ha bisogno di grosse liquidità anticipate ricorrentemente e può, grazie ai suoi ingressi, renderli in poco tempo alla banca senza dover perciò vedersi caricare tassi d’interesse elevati.