Per molti gli obiettivi dell’industria automobilistica rappresentano una dicotomia impegnativa. Il settore mira a far progredire il concetto di veicolo software-defined fornendo gli ultimi progressi nella tecnologia informatica per abilitare caratteristiche funzionali e di sicurezza, ma allo stesso tempo sottopone queste caratteristiche a rigorosi standard ISO che governano la sicurezza funzionale dei sistemi elettronici usati all’interno dei veicoli stradali. Questi obiettivi opposti rallentano il processo di sviluppo e limitano l’accesso del settore agli addetti ai lavori. L’open source e, in particolare, il software Linux automotive hanno il potenziale per soddisfare entrambi questi requisiti generali in modi che i tradizionali sistemi proprietari non hanno saputo gestire. Sono diverse le tendenze che stanno emergendo nel 2022 legate a queste sfide.
Promuovere l’innovazione open nel software automotive
Innanzitutto, produttori OEM e fornitori comprendono i vantaggi di sfruttare i rapidi progressi del cloud e dell’IoT computing per aggiornare i sistemi a bordo dei veicoli, tra cui:
- Consolidare i carichi di lavoro in un minor numero di computer più grandi piuttosto che in decine di unità di controllo elettronico discrete (ECU);
- Assicurare l’isolamento del carico di lavoro utilizzando container gestiti;
- Fornire aggiornamenti di sistema in modo più sicuro via etere;
- Consentire una guida automatizzata attraverso l’intelligenza artificiale (AI).
Sono solo alcune delle caratteristiche software-defined che vengono sviluppate attraverso nuovi gruppi di lavoro aperti come Eclipse Software-Defined Vehicle (SDV), l’iniziativa Scalable Open Architecture for Embedded Edge (SOAFEE) promossa da Arm e dai leader di mercato attraverso la supply chain automobilistica, così come le iniziative dedicate specificatamente al sistema operativo come Automotive Grade Linux (AGL) e CentOS Automotive Special Interest Group.
In secondo luogo, come detto prima, gli standard di sicurezza funzionale specifici per l’informatica automotive sono stati scritti e adottati molto prima che esistessero i moderni progressi dell’hardware e del software. Questi standard dovranno essere aggiornati per accogliere sistemi operativi complessi preesistenti come Linux, usando processi di sviluppo di standard collaudati.
A complemento di queste attività, il progetto Enabling Linux in Safety Applications (ELISA) sta lavorando sui cambiamenti all’interno della kernel community di Linux per accogliere meglio gli standard di sicurezza funzionale per molti casi d’uso, compresi i software automotive, medici e IoT, e altro.
Infine, l’informatica automotive si sta espandendo oltre i confini della stessa auto fisica, dividendosi liberamente tra diverse categorie di dispositivi, ognuno con le proprie comunità che formano progetti con vari gradi di apertura:
- Sistemi di bordo in-vehicle (sistemi edge & IoT);
- Sistemi di elaborazione dati fuori bordo (edge & hybrid cloud);
- Sistemi di rete in-vehicle (incentrati sulla sicurezza);
- Sistemi avanzati di produzione dei veicoli (sistemi interconnessi e robotica);
- Rete di concessionari (sistemi aziendali di nuova generazione);
- Sistemi di calcolo per l’analisi avanzata che si collegano a tutti questi;
In breve, il passaggio al veicolo software-defined fa emergere casi d’uso sofisticati che i sistemi proprietari preesistenti non possono facilmente gestire. Attraverso la collaborazione tra le comunità automotive, cloud, IoT computing e sicurezza, Red Hat crede che sarà possibile estendere le pratiche open source fino al veicolo per accelerare le operazioni e contemporaneamente garantire un consolidamento.
Red Hat incoraggia tutte le parti interessate a partecipare a progetti open source e standard correlati e ad apprendere come l’open source sta plasmando la prossima generazione di software e informatica automotive.
di Jeffrey Osier-Mixon, Senior Principal Community Architect di Red Hat