I cambiamenti demografici e le nuove tecnologie stanno trasformando il volto del Settore dell’Istruzione. In particolare, secondo la nuova ricerca Ricoh “The Future of Print”, l’88% dei dirigenti delle università (campione: 787 strutture) è convinto che digital fabrication e stampa 3D possano dare un contributo molto positivo alla formazione degli studenti preparandoli meglio al mondo del lavoro.
David Mills, CEO di Ricoh Europe, commenta: “In molti corsi universitari, digital fabrication e stampa 3D possono aiutare a concretizzare concetti complessi. Il modo in cui le persone e le macchine interagiscono tra loro continua ad evolvere. Integrare aspetti tecnici nel programma dei corsi aiuta gli studenti a sviluppare oggi competenze che saranno imprescindibili negli ambienti di lavoro di domani”.
Queste competenze sono importanti ad esempio nell’ambito della prototipazione e progettazione di parti finite nel settore medicale, automobilistico, ingegneristico e tessile. Il 65% sostiene che la stampa 3D sia un aspetto sempre più importante nel programma STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics). L’84% delle università coinvolte ha già investito, o prevede di farlo nei prossimi due anni, in tecnologie di stampa che permettono agli studenti di produrre e personalizzare oggetti per mettere in pratica quanto appreso.
Il 66% delle università sostiene che investire nelle nuove tecnologie di stampa sia il giusto modo per essere più attrattive verso i potenziali studenti e per coinvolgere maggiormente coloro che già lo sono grazie a corsi personalizzati. Sempre in quest’ottica, molte università cercano di semplificare il più possibile l’accesso a risorse e informazioni, fornendo agli studenti contenuti personalizzati (48% del campione) e offrendo loro flessibilità nel printing grazie alla possibilità di inviare in stampa i propri lavori ovunque si trovino (43%).
David Mills conclude: “L’aumento delle tasse universitarie in gran parte d’Europa cambia il ruolo degli istituti. Incoraggiati ad agire sempre più come “fornitori di servizi”, gli istituti superiori e le università devono riuscire ad alzare l’asticella per quanto riguarda la soddisfazione e il coinvolgimento degli studenti. Diventa dunque prioritario utilizzare le nuove tecnologie di stampa per offrire corsi diversificati e programmi di studio sempre più personalizzati”.