Il mondo sta attraversando eventi epocali come le varie ondate di pandemia, le conseguenti incertezze economiche e fughe dei giovani talenti. Così anche il mondo del lavoro è in crescente e continua evoluzione. E i professionisti che operano nell’ambito HR si danno da fare per trovare non solo forza lavoro qualificata, ma anche nell’abbracciare i cambiamenti dettati dalle nuove modalità di lavoro.
In particolare, tra le sfide maggiori, vi è la necessità di potenziare la talent attraction e retention delle singole aziende, assicurando alle stesse una migliore capacità di trattenere i talenti e garantire una gestione più efficace del loro percorso di crescita professionale. Con le persone sempre più al centro del purpose aziendale, cambiano quindi le strategie HR più attente al giusto equilibrio tra le esigenze dei dipendenti e gli obiettivi di business delle aziende.
Quali sono le nuove tendenze HR che si stanno affermando e che continueranno a consolidarsi nei prossimi mesi? Factorial, l’Unicorno europeo e piattaforma HR all-in-one per le risorse umane a supporto delle PMI, ha individuato i principali trend che guideranno il mondo del lavoro e delle Risorse Umane il prossimo anno.
Diversità, equità, inclusione: le parole chiave del 2024
Le organizzazioni prevedono d’investire, nel prossimo anno, in programmi di formazione e sensibilizzazione per promuovere un ambiente di lavoro più inclusivo, e per questo adotteranno politiche orientate ad attrarre e trattenere una forza lavoro diversificata.
La gestione della diversità, che prende il nome di Diversity Management, è una strategia che verrà sempre più implementata nelle imprese per valorizzare le differenze, e allo stesso tempo promuovere l’uguaglianza. Oltre ad essere corretto trattare tutti i dipendenti allo stesso modo, garantendo loro pari possibilità di accesso alle posizioni dirigenziali, così come pari trattamento economico e pari considerazione, promuovere la diversità e l’inclusione in azienda si rivela essere una strategia vincente anche sotto altri punti di vista come, per esempio, per attrarre nuovi talenti, per instaurare un clima sereno in azienda e, infine, per migliorare le performance aziendali.
Le nuove tecnologie per un vantaggio competitivo
Occupandosi di molti aspetti delle relazioni tra il datore di lavoro e il dipendente, le Risorse Umane stanno diventando tanto più centrali all’interno delle organizzazioni quanto complesse. Pertanto, in supporto del settore, sta nascendo e si sta affermando un’ampia offerta di tecnologie innovative in grado di gestire e automatizzare numerosi aspetti che regolano la vita lavorativa dei dipendenti, diminuendo il tempo e i costi di gestione di queste task da parte degli HR manager.
Secondo un recente studio di Statista, il fatturato annuale delle tecnologie HR arriverà fino a 91,8 miliardi di dollari entro il 2026 e, nel corso del 2024, l’attenzione delle aziende si concentrerà soprattutto su strumenti di data analytics delle risorse umane. Le organizzazioni capaci di sfruttare i propri dati per identificare tendenze e necessità, hanno la possibilità di prendere decisioni concrete e solide acquisendo così un importante vantaggio competitivo.
Una nuova definizione di work-life balance
Le risorse umane svolgono un ruolo cruciale che va oltre la gestione logistica e burocratica: al centro di tutto va sempre messa la persona, con le proprie esigenze e necessità. Nonostante da parte di molte aziende ci siano sforzi significativi nel garantire ai lavoratori un maggiore equilibrio tra lavoro e vita privata, rimane ancora alto il numero di dipendenti che non sono soddisfatti della propria posizione.
Questo sta portando a ridefinire il concetto stesso di work-life balance, con l’obiettivo di creare proposte di valore quanto più adattabili alle crescenti esigenze dei singoli lavoratori. In questo contesto, i trend che maggiormente guideranno il 2024 in termini di work-life balance saranno:
- settimane lavorative di quattro giorni, un progetto sperimentale già lanciato in diversi paesi del mondo, tra cui l’Islanda, il Giappone, la Nuova Zelanda e la Spagna,
- consolidamento di opportunità di lavoro da remoto, per garantire più flessibilità ai dipendenti,
- e il pieno e reale godimento del diritto alla disconnessione.
Personalizzazione HR dei percorsi di carriera sul singolo dipendente
Una recente ricerca condotta da Gartner, ha messo in luce che il 66% dei leader HR delle risorse umane ritiene che i percorsi di carriera all’interno delle loro aziende non siano abbastanza stimolanti per i lavoratori, mentre l’89% ritiene che tali percorsi siano spesso poco chiari e definiti. Dati allarmanti che metteranno in discussione all’interno delle aziende nei prossimi mesi molti paradigmi culturali. L’obiettivo rimane quello di garantire ai dipendenti la migliore esperienza possibile all’interno delle proprie organizzazioni, mettendo sempre al primo posto il lavoratore, concentrandosi sulla sua salute fisica, mentale ed emotiva. E anche sulle sue esigenze di carriera.
Il 2024 si prospetta dunque come un anno colmo di aspettative: ci si aspetta che le aziende siano ancora più impegnate nell’innovare la propria cultura aziendale per superare un approccio tradizionale, cercando di progettare percorsi di carriera personalizzati sul singolo dipendente, in modo da far comprendere chiaramente ai lavoratori gli step necessari per crescere professionalmente all’intero dell’azienda.