Aruba, cloud provider italiano operante nei servizi di data center, web hosting, e-mail, PEC e registrazione domini, presenta l’indagine condotta da FPA per Aruba Enterprise, la divisione del Gruppo Aruba dedicata a progetti IT complessi per grandi aziende e Pubblica Amministrazione, e VMware, dedicata all’abilitazione al cloud nelle Pubbliche Amministrazioni Locali, con particolare riferimento all’avviso di investimento 1.2 del PNRR, a cui hanno preso parte 82 C-level pubblici appartenenti a diverse amministrazioni centrali e locali.
L’avviso di investimento prevede uno stanziamento di 500 milioni di euro affinché le PAL possano dotarsi di servizi e infrastrutture di cloud computing sicure, efficienti e affidabili. Ma a che punto è l’iter di trasformazione della PA in chiave digitale?
Secondo la platea coinvolta, abilitazione al cloud nelle Pubbliche Amministrazioni Locali gode mediamente di buona salute. In dettaglio, oltre la metà degli intervistati giudica soddisfacente il livello di maturità della propria Amministrazione per quanto attiene l’adozione di un approccio cloud first nella gestione di dati e servizi ed è solo un intervistato su 5 a dare un riscontro negativo a riguardo. Ovviamente, si può fare di più e a pensarlo è circa il restante 30% del campione in esame.
Interessante constatare dalla ricerca sull’abilitazione al cloud nelle Pubbliche Amministrazioni Locali, come oltre il 50% delle PA intervistate abbia pianificato di utilizzare le risorse messe a disposizione dal PNRR per sostenere il percorso di migrazione in Cloud dei propri dati e servizi, a fronte di un 24% che non lo ha fatto e di un ulteriore 24% ancora dubbioso in merito.
Secondo le PA coinvolte, i principali benefici ottenuti (o ottenibili) attraverso l’utilizzo del Cloud sono da ricercare nella scalabilità delle risorse (55%) ma anche nell’agilità operativa (48%). Plus di particolare valore, ancora, l’efficienza e la riduzione dei costi ICT (44%) e la protezione del dato in conformità con la normativa (43%). Seguono la sicurezza e la facilità nella risoluzione degli incidenti (34%) e la velocità nella realizzazione dei servizi digitali (26%).
Al contrario, secondo il 50% delle Amministrazioni, il principale ostacolo da rimuovere per garantire il successo del processo di migrazione in Cloud è innanzitutto il rischio di Lock-In, ossia la difficoltà di svincolarsi dal provider a cui ci si è affidati. Seguono a ruota la mancanza di competenze interne (48%) e la complessità del processo di migrazione (40%). Ulteriori paure sono quelle legate ad un possibile incremento dei costi (34%) e alla difficoltà nella gestione della connettività (32%).
Infine, a conferma del fatto che la digital transformation non sia esclusivamente legata alla tecnologia, secondo 3 Amministrazioni su 4 il partner tecnologico a cui affidare la propria migrazione al cloud dovrebbe avere la capacità di offrire non solo supporto tecnologico ma anche supporto al change management.
“Ciò che notiamo attraverso il nostro osservatorio è che, a un anno e mezzo dal recovery plan, la digitalizzazione sta avanzando anche tra le Amministrazioni italiane, con il concetto di “cloud first” che si fa sempre più dominante”, ha commentato Andrea Sassetti, Trust Services Governance and General Affairs Director di Aruba. “Come evidenzia l’indagine FPA dedicata all’abilitazione al cloud nelle Pubbliche Amministrazioni Locali, la creazione di un ecosistema digitale competitivo passa necessariamente dal cloud ma è essenziale accompagnare le PA italiane nel corso dell’intero processo di migrazione con l’obiettivo di supportarle a snellire i processi, ottimizzarli e renderli più sicuri”.
“L’abilitazione al cloud nelle Pubbliche Amministrazioni Locali è un elemento chiave per la resilienza e la modernizzazione del Paese e i fondi stanziati dal PNRR rappresentano un’opportunità da cogliere per velocizzare questo processo. Il Cloud può offrire alla PA un ecosistema di interoperabilità sia infrastrutturale che applicativa, che garantisca un’innovazione priva di vincoli per i servizi a cittadini e imprese, valorizzi le competenze presenti e consenta il rispetto degli obiettivi di migrazione del PNRR, attraverso una semplificazione del processo di migrazione e modernizzazione”, ha commentato Rodolfo Rotondo, Business Solution Strategist Director EMEA di VMware.