Volendo prevedere le tendenze e le nuove opportunità della vendita online, Payplug ha analizzato i trend dell’e-commerce che caratterizzeranno il 2024: dalle applicazioni ai contenuti generati dagli utenti (o UGC), passando per l’intelligenza artificiale e il Quick Commerce. Il panorama dell’e-commerce in continua evoluzione spinge gli esercenti a una formazione e informazione costante per poter migliorare il proprio business e attuare le migliori strategie di vendita e fidelizzazione dei propri clienti. Come sempre a fianco degli esercenti, Payplug, la soluzione di pagamento omnicanale per PMI, grandi aziende e fintech, ha stilato in 10 punti le tendenze da conoscere assolutamente per questo nuovo anno 2024, per poter affrontare al meglio le sfide che si presentano con gli strumenti giusti ed efficaci.
- Le applicazioni, un vantaggio per la conversione
Il traffico web mobile ha rappresentato nel 2023 il 60% in Italia. Per migliorare l’esperienza del cliente, l’adozione di applicazioni native o Progressive Web Apps (PWA) diventa fondamentale. Queste ultime consentono l’invio di notifiche push, un fattore chiave nella conversione degli acquisti. Secondo Shoppy, c’è una probabilità 3 volte maggiore che un consumatore finalizzi un acquisto tramite un’applicazione mobile.
- Il Quick Commerce
Il Quick Commerce (Q-commerce), che offre consegne entro il giorno o addirittura nell’ora, diventa sempre più popolare. Si prevede che entro il 2028, 5,3 milioni di consumatori in Italia utilizzeranno servizi Q-commerce. I rivenditori devono adattare le loro modalità di consegna e ottimizzare la logistica di conseguenza.
- L’UGC
Il User Generated Content (UGC), già utilizzato principalmente nei Social Ads, diventa essenziale per rassicurare i consumatori lungo il percorso d’acquisto e-commerce. Nel 2024, i rivenditori dovrebbero integrare i contenuti creati dai clienti nelle schede prodotto, nelle e-mail e sul sito per aumentare le conversioni. Secondo TINT (TINT – 2023), l’80% dei consumatori preferisce vedere foto reali di altri clienti rispetto a immagini di banche dati.
- Il fenomeno ROPO
Nel 2024, la tendenza del ROPO guadagnerà forza, con il 40% dei consumatori italiani che ricerca prodotti online prima di acquistarli in negozio. Per capitalizzare su queste opportunità di vendita, i marchi devono adottare un approccio omnicanale.
- L’intelligenza artificiale
Il 58% dei rivenditori utilizza l’IA generativa per creare elementi creativi per pubblicità, e-mail, social media e siti web. Nel 2024, l’IA sarà fondamentale per ottimizzare l’esperienza clienti, creare visivi prodotto e evitare le ruptures de stocks. Il 92% dei rivenditori dichiara di investire sempre di più nell’IA per migliorare l’esperienza client.
- L’iper personalizzazione dei percorsi d’acquisto
L’annuncio dell’arresto dei cookies di terze parti da parte di Google nel 2024 spinge i proprietari di siti a utilizzare dati interni per comprendere i comportamenti degli utenti. Il machine learning sarà fondamentale per personalizzare l’esperienza d’acquisto, con il 59% dei consumatori che ritiene che le aziende dovrebbero utilizzare i dati raccolti per personalizzare l’esperienza.
- L’abbonamento, un vettore di fidelizzazione
Il 57% degli italiani prevede di sottoscrivere un abbonamento entro il 2025. Questo sistema offre praticità, economia e flessibilità per gli acquisti ricorrenti, mentre le marche assicurano un flusso di entrate regolare e aumentano la fedeltà dei clienti nel lungo termine.
- L’internazionalizzazione delle PMI
Nel 2024, il 79% delle PMI prevede di vendere all’estero e circa il 72% dei consumatori è disposto a acquistare prodotti da aziende situate in altri paesi. Per sfruttare queste opportunità di vendita, i marchi devono adattare i loro percorsi d’acquisto offrendo metodi di pagamento locali, come Satispay e MyBank in Italia. Queste tendenze delineano il futuro dinamico dell’e-commerce in Italia, con nuove sfide e opportunità per i rivenditori online. Per rimanere competitivi, è essenziale adottare strategie innovative e abbracciare le evoluzioni del mercato.
- I social network, nuovo motore di ricerca
I giovani consumatori preferiscono sempre più i social media per le loro ricerche quotidiane, con il 24% degli utenti tra i 18 e i 54 anni che si rivolgono prima ai social per cercare i brands. Gli e-commerce dovrebbero creare contenuti adatti a queste piattaforme per guidare i consumatori nei loro acquisti.
- L’e-commerce eco-responsabile, una sfida sempre più centrale
I brand devono intensificare gli sforzi per inserire la responsabilità sociale d’impresa (RSE) al centro delle loro preoccupazioni. Iniziative per ridurre l’impatto ambientale, come circuiti corti, imballaggi riutilizzabili e modalità di consegna sostenibili, diventeranno un criterio chiave nelle decisioni d’acquisto dei consumatori.