Una ricerca condotta in Europa da Stripe rivela quanto gli ostacoli normativi limitino la crescita delle startup soffocandone il potenziale. 1 startup su 3 considera di operare altrove.

ostacoli normativi

Stripe, piattaforma che fornisce infrastrutture finanziarie per le imprese, ha pubblicato la sua nuova ricerca “European Tech Voices: prospettive dalle startup in più rapida crescita in Europa“; si tratta di uno studio quantitativo e qualitativo condotto da B2B International tra quasi 200 utenti Stripe, tra cui Kry, Alma e Ticketswap. Quello che emerge è che, 1 startup su 3, ha preso in considerazione l’idea di avviare la propria attività altrove a causa degli ostacoli normativi e degli oneri di conformità troppo elevati.

Quella degli ostacoli normativi è dunque una seria minaccia per la crescita delle startup europee, che si aggiunge all’incertezza economica che continua ad impattare sui mercati tecnologici globali.

Il focus dell’intero rapporto è stato il punto di vista delle startup europee in rapida crescita grazie all’online, attraverso le loro opinioni sulle modalità con cui politiche e normative possano agire come fattori abilitanti e/o ostacoli alla crescita

ostacoli normativiLe realtà hi-tech di tutta Europa si trovano oggi ad affrontare uno scenario economico sempre più difficile: per questo motivo, è più importante che mai ascoltare le voci e le esigenze della comunità delle startup. Abbiamo voluto rivolgerci direttamente alle aziende che utilizzano Stripe, la futura generazione di leader tecnologici europei, per comprendere meglio i contesti che si trovano ad affrontare e per identificare i principali ostacoli normativi alla crescita“, ha affermato Matt Henderson, International Business Lead di Stripe.

Solide basi nella tecnologia europea, sempre più sotto pressione

Le startup europee riconoscono i vantaggi che l’Europa ha rispetto ad altri mercati tecnologici globali:

  • Il 73% ritiene che la varietà e la disponibilità del talento e il livello di istruzione in Europa rappresentino un vantaggio rispetto ad altri mercati.
  • Più della metà (56%) cita la vicinanza geografica di diversi mercati come un vantaggio per le aziende sia in termini di velocità che di convenienza.

Tuttavia, nonostante queste solide fondamenta, gli ostacoli normativi e le pratiche di conformità obsolete stanno aumentando la pressione sulle loro, limitate, risorse. Oltre la metà (53%) degli intervistati afferma che il tempo dedicato all’adesione ai processi di conformità è la più grande minaccia che le normative rappresentano per la propria attività. Oltre tre quarti (79%) afferma che in generale il tempo dedicato alla conformità è aumentato.

Crescente disconnessione tra startup e decisori politici

Parte del problema è una mancata corrispondenza tra i decisori politici e gli ecosistemi startup. L’83% degli intervistati afferma che il processo decisionale è orientato verso le società consolidate e solo il 12% ritiene che i responsabili politici comprendano le situazioni che devono affrontare.

Piuttosto che impegnarsi su progetti di regolamentazione ad hoc, la ricerca mostra che le startup vorrebbero che i responsabili politici si concentrassero su politiche volte a ridurre gli ostacoli normativi e risparmiare risorse sempre più preziose. Ad esempio, al di fuori delle pratiche stabilite nello Startup Nation Standard dell’UE, l’impegno per il “digital first” è stato citato come la massima priorità per la creazione e la crescita regolare di startup. Gli Stati Baltici emergono come quelli maggiormente segnalati dagli intervistati (36%) per l’approccio innovativo alle politiche, con i continui sforzi che i Paesi dell’area hanno messo in campo per digitalizzare i processi di governo che sembrano guidare questa percezione.

Rispettare le priorità delle startup

Sulla base dei dati e delle evidenze di questa ricerca, Stripe ha delineato cinque aree a cui i responsabili politici dovrebbero cercare di dare la priorità, al fine di garantire che le startup possano sopravvivere e prosperare in futuro, eliminando tutti gli ostacoli normativi che ne ostacolano il percorso:

  1. Raggruppare, coordinare e implementare le politiche e le iniziative esistenti progettate per rimuovere gli ostacoli alla crescita e trasformare le startup in scale-up.
  2. Attivare sportelli unici e fornire una guida unificata agli imprenditori europei.
  3. Aumentare la digitalizzazione dei processi governativi coinvolti nella formazione e nella scalabilità di un’impresa.
  4. Definire una comunicazione più strutturata tra startup e decisori politici per garantire che le priorità e i punti di vista delle startup si riflettano nel processo decisionale
  5. Armonizzare i regimi normativi, ridurre gli ostacoli normativi e massimizzare la crescita.

Matt Henderson, aggiunge: “Le startup europee si sono dimostrate resilienti in passato durante periodi complessi, ma questo non deve fornirci un falso senso di sicurezza. Quando si tratta di priorità dei responsabili politici, l’attenzione ora deve concentrarsi sulla riduzione degli ostacoli normativi per le realtà europee che operano sul web, per aiutarle a dare impulso alla crescita quando le condizioni di mercato miglioreranno“.