EasyPol e l’Osservatorio Imprese e Consumatori hanno incontrato imprese e operatori finanziari per discutere di Open Banking e dei trend attuali e futuri del finance.

Open Banking

Educazione, accessibilità, innovazione e consapevolezza nell’ambito della finanza per supportare le aziende italiane: sono stati questi i temi principali discussi presso il CNEL in un incontro organizzato dalla startup di digital payment EasyPol e l’Osservatorio Imprese e Consumatori, con il patrocinio dell’Associazione Prestatori Servizi di Pagamento, avente come filo conduttore l’Open Banking come strumento di supporto per startup e piccole e medie imprese.

Tra i relatori sono intervenuti il CEO e co-fondatore di EasyPol Matteo Preziotti, il Presidente Operativo di OIC Raffaella Grisafi, il Presidente di APSP prof. Maurizio Pimpinella e il Presidente di S.H.A.R.E. Giuseppe Gulino.

La discussione è stata moderata da Francesco Condoluci, caporedattore di Economy Magazine e consigliere per la comunicazione del Ministero delle Riforme istituzionali e la semplificazione normativa.

Partendo da uno studio condotto da Experian, si evince come il 39% delle aziende a livello internazionale abbia già deciso di investire nell’Open Banking e un complessivo 47% che è in procinto di farlo in un arco di tempo che va dai 12 mesi ai prossimi 5 anni.

Di tutte le imprese intervistate, il 52% sta notando uno sviluppo significativo nei rispettivi progetti di Open Banking che, principalmente, riguardano servizi di pagamento (66%) e personal finance management (61%).

Il dibattito si è protratto toccando vari aspetti della tecnologia applicata alla finanza: dall’impartire nozioni di base in ambito finanziario sotto forma educativa, fino all’accessibilità degli strumenti come app e simili. Ma anche innovazione, come le future metodologie di pagamento. In ultimo si è parlato anche di consapevolezza e di quanto sia importante oggi avere un quadro chiaro della propria situazione finanziaria, sia per le aziende che per i consumatori.

Matteo Preziotti, CEO e co-fondatore di EasyPol, afferma: “Spesso nel fintech, durante un processo di sviluppo, siamo molto concentrati sull’innovazione tecnologica, con l’obiettivo di produrre e rilasciare prodotti estremamente avanzati e sempre più innovativi. Ma, a mio parere, bisognerebbe concentrarsi allo stesso modo anche sull’accessibilità di queste tecnologie e a rendere i prodotti fintech intuitivi e facili da utilizzare per tutti. Quando parliamo di fintech, tocchiamo due grandi temi, soprattutto qui in Italia: la tecnologia e la finanza. I dati ci dicono che noi italiani abbiamo un grande gap in entrambi rispetto all’Europa, sia in termini di educazione finanziaria che in tema di digitalizzazione, ed è proprio qui che dobbiamo intervenire. Dobbiamo ridurre questo gap, attraverso la semplificazione di concetti finanziari e la semplificazione dell’utilizzo delle tecnologie, offrendo all’utente un’esperienza intuitiva, facile e veloce”.

Raffaella Grisafi, Presidente Operativo OIC, aggiunge: “Siamo convinti che nel processo di innovazione è importante tenere conto dello scenario reale di riferimento in cui un ruolo strategico lo giocano consumatori e imprese: si tratta di un capitale umano che, anche grazie soprattutto ad un costante stimolo  culturale, non consuma semplicemente servizi ma li può rendere possibili partecipando proattivamente e consapevolmente. In tal senso un ruolo fondamentale lo gioca la diffusione di una cultura finanziaria da rendere sempre più familiare e vicina alla quotidianità di bisogni e possibilità. Ben vengano dunque per OIC iniziative in cui si mostra interesse per una riflessione a più voci su cui, il contributo che ciascuno può dare su temi stimolanti ma complessi come quelli legati al Fintech, non può che contribuire a rendere l’innovazione sostenibile, inclusiva e concretamente realizzabile”.

Il prof. Maurizio Pimpinella, presidente APSP, conclude: “La normativa PSD2 è una grande opportunità sia per i consumatori che per le imprese. La maggiore concorrenza e l’avvento massiccio della tecnologia nel settore finanziario ha portato evidenti vantaggi ad entrambi questi soggetti che oggi possono beneficiare di nuovi e sempre più efficienti servizi che semplificano notevolmente le attività quotidiane rendendo più immediato, familiare e conveniente il rapporto con gli strumenti finanziari e le procedure di incasso e pagamento evolute”.