Soluzioni avanzate di analisi dei dati permettono scelte in real-time corrette

Chief Financial Officer

Mai come oggi, il Chief Financial Officer e la funzione Amministrazione, Finanza e Controllo sono sotto pressione. A confermarlo è il prof. Alberto Tron Docente dell’Università Bocconi, secondo cui dopo la Seconda Guerra Mondiale stiamo vivendo una seconda recessione globale che per ora è stata fortunatamente anestetizzata dal Governo ma che produrrà nei prossimi anni conseguenze molto serie soprattutto in determinati settori. E l’Italia, proprio per la tipologia del proprio tessuto imprenditoriale costituito per il 97% da PMI, sarebbe fortemente a rischio a causa di una endemica sottocapitalizzazione delle imprese del nostro Paese.

Il CFO è oggi chiamato a gestire l’incertezza. L’incertezza purtroppo, a differenza dei rischi che sono governabili, non è prevedibile per cui il suo compito è ancora più difficile che in passato. Risulta chiaro ormai che, oltre ad avere caratteristiche personali come determinazione, competenze ed esperienza, il Chief Financial Officer ha bisogno di un aiuto” ha spiegato Alberto Tron.

E questo aiuto deriva dalla tecnologia ed in particolare da strumenti di analisi dei dati e di pianificazione e controllo che permettono alle imprese di navigare durante la tempesta. Servono infatti piattaforme informative che garantiscano una pianificazione finanziaria adeguata e capace di consentire all’azienda di poter resistere alle crisi e di posizionarsi adeguatamente sul mercato. Non solo: a questo si aggiungono soluzioni digitali sempre per l’ambito Finance che appunto digitalizzano funzioni ed attività prima manuali.

A confermare la loro efficacia sono Fabrizio Locchetta, CIO di Siram Veolia e Adriana Rosa, head of accounting di E.ON che hanno scelto le tecnologie Oracle. Siram Veolia offre soluzioni di efficienza energetica, gestione integrata delle acque e dei rifiuti speciali, mentre E.ON è una società attiva nel settore delle energie rinnovabili.

Abbiamo introdotto dei robot per attività routinarie di gestione ed esecuzione del ciclo attivo e passivo che riducono le tempistiche di queste operazioni da 12 a 1 minuto e permettono di poter effettuare analisi dei dati più rapide e di ridurre i tempi per il delivery delle reportistiche. Ne conseguono decisioni migliori ed in real-time. Non solo, le risorse liberate sono state assegnate ad attività di maggiore livello” ha spiegato Adriana Rosa.

Sulla stessa linea d’onda è Fabrizio Locchetta: “L’obiettivo di Siram Veolia è quello di guidare il business attraverso i dati. Per questo sono state introdotte soluzioni per l’analisi delle informazioni e a supporto dei Chief Financial Officer. Il nostro percorso di digitalizzazione non è però avvenuto nell’ultimo anno con lo scoppio della Pandemia. A partire dal 2016 infatti è iniziata la transizione di Siram Veolia verso il digitale e dal 2019 siamo completamente in cloud”.

I percorsi avviati da queste due aziende dimostrano come le soluzioni digitali siano sempre più fondamentali per consentire alle organizzazioni di poter competere o semplicemente sopravvivere in situazioni di crisi come quella attuale. Se infatti la Pandemia fosse capitata anche solo una decina di anni fa, dove la tecnologie non permettevano lo smart working, le conseguenze negative sarebbero state fortemente amplificate.