Eliana Forni di Experian illustra il viaggio e l’evoluzione dell’Open Banking e i vantaggi che questa può portare ad aziende e clienti.

Open Banking

L’adozione dell’Open Banking è in costante aumento in tutto il mondo, perché i consumatori sono sempre più disposti a condividere i propri dati, a condizione che le aziende offrano garanzie di sicurezza e dimostrino il valore di questa concessione.

Secondo il 2022 Business and Consumer Insight Report di Experian circa la metà dei consumatori è consapevole che, per accedere a un prodotto o servizio, sia necessario condividere i propri dati. L’indagine ha rilevato, ad esempio, che quasi un consumatore su due è disposto ad autorizzare l’accesso alle proprie informazioni per ricevere assistenza nelle fasi di verifica delle procedure di richiesta di prodotti finanziari.

La disponibilità dei consumatori a condividere i propri dati apre numerose opportunità per le aziende perché possono essere trasformati in informazioni utili a migliorare le prestazioni e fornire un’esperienza più efficiente e personalizzata. A sua volta, una migliore customer experience può potenzialmente incoraggiare i consumatori a condividere altri dati.

È questo il circolo virtuoso dell’Open Banking che sta stimolando gli investimenti dei fornitori di servizi finanziari e di telecomunicazioni in questo settore. Lo dimostra chiaramente il fatto che l’83% delle aziende intervistate ha già investito o sta pianificando di investire nell’Open Banking, e circa della metà (45%) vede già un significativo valore aggiunto dai propri progetti in questo ambito.

Il consenso dei consumatori è fondamentale

Se le imprese hanno ben chiaro il valore dell’Open Banking, molti utenti non ne hanno ancora compreso appieno i vantaggi. Per questo, tocca alle imprese illustrarne chiaramente il valore per incoraggiare chi è ancora restio a condividere i propri dati.

La ricerca di Experian indica che il 40% dei consumatori non è disposto a condividerli, ma una percentuale significativa di questo stesso gruppo sarebbe disposta a cambiare idea per le giuste ragioni, ad esempio, se ciò consentisse di velocizzare le procedure di richiesta: il 47% è disposto a farlo per ottenere delle offerte più vantaggiose, come tassi di prestito più convenienti, mentre il 41% lo farebbe per evitare di dover allegare documenti. Integrando tali benefici nelle procedure di richiesta, le imprese possono prendere più rapidamente decisioni legate ai prestiti e sfruttare l’elevato livello di dettaglio dei dati provenienti dalle informazioni finanziarie fornite dai consumatori.

Aumentare i bureau score con i dati transazionali

Con l’obiettivo di migliorare le loro operazioni, le aziende stanno sfruttando l’Open Banking in un’ampia gamma di casi d’uso, come ad esempio la valutazione del rischio, come evidenziato dal 58% delle imprese finanziarie e di comunicazione oggetto dell’ultima ricerca di Experian.

È qui che i dati transazionali dell’Open Banking possono essere particolarmente efficaci: invece di affidarsi a un bureau score per verificare il merito creditizio o l’accessibilità economica di un potenziale cliente, le aziende possono ora utilizzare i dati transazionali dell’Open Banking per sviluppare un punteggio di valutazione del rischio autonomo. Combinando le fonti di dati, le aziende possono costruire un modello di valutazione del rischio molto più solido di quello che è possibile ottenere solo con un bureau score. I dati transazionali forniscono informazioni dettagliate su ciascun cliente e sono estremamente preziosi per valutare il rischio durante l’intero ciclo di vita dell’esperienza del cliente.

Un altro aspetto rilevante emerso dalla ricerca è l’ampia gamma di casi d’uso critici e ad alta priorità applicabili all’Open Banking. Oltre alla valutazione del rischio, questi includono i servizi di pagamento, la valutazione dell’accessibilità economica, la verifica del reddito, dell’occupazione e dell’identità, l’individuazione della vulnerabilità del cliente e la gestione finanziaria personale.

Il viaggio verso l’Open Data

L’Open Banking è ben lungi dall’essere la meta finale. Può essere visto come una pietra miliare sulla strada che porta alla creazione di un sistema economico basato sugli Open Data, in cui i dati dei conti correnti sono collegati a settori diversi da quello finanziario, tra cui le assicurazioni, le telecomunicazioni, l’energia e persino i servizi governativi.

In questo “nuovo mondo”, dopo il consenso, i dati condivisi potranno essere trasferiti senza ostacoli e quasi in tempo reale tra le varie organizzazioni, segnando il superamento delle procedure manuali di oggi: ad esempio, la stampa e l’invio di documenti, una delle principali cause di abbandono delle applicazioni, diventeranno un ricordo del passato. Non solo, consentiranno di ridurre notevolmente anche i passaggi nelle procedure digitali, che contribuiscono ugualmente a rallentare i processi, come il download di una busta paga da un portale per caricarla in un altro nelle procedure di richiesta di mutuo.

Questo rappresenta una grande opportunità per le aziende del settore dei servizi finanziari e delle telecomunicazioni, che da tempo faticano ad eguagliare l’esperienza dei clienti online offerta in altri settori a causa del numero di procedure e controlli necessari per soddisfare i requisiti normativi. Gli Open Data permetteranno finalmente di affrontare questo punto in modo efficace, consentendo loro di migliorare l’esperienza digitale complessiva e di semplificare l’assistenza ai clienti.

Ad esempio, l’identità personale e i documenti finanziari potrebbero essere conservati in un portafoglio di identità digitale, di proprietà del consumatore e da lui gestito. Nelle procedure di prestito, il cliente può selezionare i documenti necessari per la richiesta specifica che sta presentando, ad esempio la patente di guida per l’identificazione e le informazioni sulle transazioni bancarie per dimostrare la propria affidabilità economica, e questi saranno condivisi in modo sicuro con l’istituto di credito per completare il processo di richiesta. I consumatori potranno presentare le proprie domande e le imprese eseguire i controlli finanziari più rapidamente.

Non è un’esagerazione affermare che stiamo entrando in una nuova era dei servizi alle imprese. Il passaggio agli Open Data consentirà alle aziende di servizi finanziari e di telecomunicazioni di superare le aspettative dei clienti e di interagire con livelli di convenienza e semplicità senza precedenti, ferma restando la necessità di illustrare chiaramente i vantaggi dell’Open Banking ai potenziali clienti.

di Eliana Forni, Commercial Solution Manager, Experian