Un approccio responsabile alla tecnologia è fondamentale per migliorare i processi, accelerare la crescita e offrire valore aggiunto ai clienti

Economia circolare: il nostro paese è pronto?

Operare in modo etico è un imperativo per le aziende, e la maggior parte di esse ha già adottato, con modalità differenti, un approccio sostenibile. Superando una semplice gestione della reputazione, l’attenzione delle organizzazioni è oggi riposta sulla promozione della sostenibilità sia sul posto di lavoro che in riferimento ai propri prodotti e servizi, al fine di migliorare i processi, accelerare la crescita e offrire valore aggiunto ai clienti.

Questo passaggio verso modelli di business sostenibili è stato favorito dalla presa di coscienza da parte delle aziende del fatto di poter giocare un ruolo fondamentale rispetto all’ambiente che le circonda, nonché dalla convinzione che una mancanza di azione in tal senso si rivelerebbe economicamente meno vantaggiosa rispetto al porre in essere iniziative green. Quello della sostenibilità non è più un problema di pochi, bensì un tema che riguarda la comunità intera, come rivela un recente studio di Accenture, secondo cui i consumatori sono sempre più attenti all’ambiente, alla cui salvaguardia cercano di contribuire con scelte di acquisto consapevoli.

Per le aziende questo cambiamento può essere difficile da recepire e costoso da realizzare. Come è possibile iniziare, in modo graduale ma efficace?

Tecnologia responsabile

Affinché una tecnologia risulti più sostenibile, è necessario che rispetti l’ecosistema in cui opera. Le aziende dovrebbero iniziare a comprendere gli effetti potenziali causati da una determinata tecnologia e lavorare allo sviluppo di programmi che ne riducano al minimo l’impatto sull’ambiente, non solo a parole ma coi fatti. In Lexmark, per esempio, tutti gli impianti a livello globale si prefiggono obiettivi specifici per migliorare le prestazioni nell’ambito di un sistema di gestione ambientale. Questi vanno dalla riduzione del consumo energetico e della produzione di rifiuti, a un maggiore risparmio idrico e una migliore risposta alle emergenze. Grazie a questo approccio adottato già a livello di singolo stabilimento, ci assicuriamo di essere in grado di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati all’interno del nostro programma di CSR.

Economia circolare

Adottare un approccio tecnologico responsabile, oggigiorno, comporta anche l’adozione di principi e pratiche dell’economia circolare. Il punto di partenza è dato dall’utilizzo di materie prime sostenibili, progettando prodotti destinati a durare, e facili da riparare quando smettono di funzionare. Nel momento in cui il prodotto diventa realmente obsoleto, poi, dovrebbe essere facilmente riciclabile.

Sarebbe opportuno che i nuovi modelli di business includessero accordi di permuta, riutilizzo e modalità as-a-service, invece di prevedere il semplice acquisto di prodotti nuovi.

In un’economia circolare, l’idea di un unico customer journey focalizzato su un individuo che interagisce con un prodotto a sé, deve evolversi. L’economia circolare, contrariamente a quella lineare, cambia il percorso a senso unico – prendere, creare, usare e smaltire – a cui siamo tradizionalmente abituati, con uno iterativo nel quale la longevità è integrata in fase di progettazione e produzione.

Impegno continuo

Ridurre rifiuti e inquinamento sostenendo il modello di business della circular economy è un processo continuo. Lungo la strada c’è la possibilità di scoprire nuove tecnologie innovative di riutilizzo e riciclo e sbloccare un potenziale da 4,5 trilioni di dollari di crescita economica entro il 20302. Per concludere, è importante sottolineare come la sopravvivenza nel lungo periodo imponga alle aziende di essere a prova di futuro, per poter far fronte all’esaurimento delle materie prime e al conseguente impatto sui costi. Sebbene il settore tecnologico nel suo complesso stia compiendo passi decisamente importanti, è necessario fare di più, con un approccio responsabile a progettazione, offerta e adozione della tecnologia. E questo approccio non va più considerato come una semplice opzione, ma come elemento centrale di qualsiasi strategia aziendale.

A cura di Giancarlo Soro, amministratore delegato di Lexmark Italia