L’enorme mole di dati generati dai dispositivi connessi e l’utilizzo del cloud porranno numerose sfide in tema di data management e data protection

IoT, oltre 30 miliardi di connessioni entro il 2025

La tendenza più importante che possiamo osservare per il 2020 è già in atto, ovvero una rapida espansione dell’Internet of Things. Stiamo già iniziando a confrontarci con le modalità con cui questo rivoluzionerà il nostro settore, e in Rubrik ci stiamo preparando per la massiccia mole di dati che verrà prodotta da questi dispositivi. In realtà, l’avvento dell’Internet of Things rappresenta solo la continuazione – ulteriormente amplificata – dell’aumento di dati generati, in corso già da anni.

Il Cloud

L’ovvia evoluzione per il cloud sarebbe il multi-cloud, Ma, in realtà, l’anno prossimo, e ancora per i prossimi anni, la soluzione ibrida rimarrà quella predominante, specialmente per i clienti enterprise. Crediamo che le previsioni riguardanti un immediato passaggio al multi-cloud possano essere considerate particolarmente ottimiste. È importante sottolineare come ci sia spesso confusione riguardo al termine “multi-cloud”. C’è una distinzione tra il multi-cloud quotidiano che possiamo identificare come “multi-cloud con la m minuscola”, come per esempio la presenza di applicazioni SaaS tra cui Office 365 in combinazione con un’infrastruttura di un altro vendor di cloud pubblico, e l’utopistico “Multi-cloud con la M maiuscola”, ossia un modello completamente libero ed abilitato ad eseguire applicazioni, workload e dati su qualsiasi cloud. Mentre siamo già abituati a usare il cloud con la m minuscola e ci avviciniamo a quello con la M maiuscola, per diverso tempo ci affideremo ancora a una qualche forma di cloud ibrido.

La Sicurezza

Nel 2019 abbiamo appurato che le minacce ransomware sono economicamente vantaggiose per i cyber criminali. L’anno prossimo questa tendenza non potrà fare altro se non peggiorare ulteriormente. Ci saranno attacchi più sofisticati e personalizzati che utilizzeranno approcci multipli e disattiveranno le protezioni passo dopo passo, bloccando i backup prima di eseguire la violazione dei dati. Alcune organizzazioni stanno cercando di difendersi acquistando assicurazioni specifiche contro gli attacchi ransomware. L’anno prossimo avremo la dimostrazione che quest’ultimo approccio non funziona. Il divario tra risarcimenti e danni continuerà ad aumentare e saranno sollevati interrogativi sulla sostenibilità di questo modello se le compagnie di assicurazioni continueranno a pagare i riscatti, finanziando così implicitamente i cyber criminali. Nel 2020 osserveremo attacchi ransomware e malware ancora più pericolosi e l’unica soluzione è quella di adottare un approccio olistico alla sicurezza e alla protezione dei propri dati.

Intelligenza Artificiale e Machine Learning

Nel mercato consumer, l’Intelligenza Artificiale e il Machine Learning hanno avuto un grande impatto e queste tecnologie continueranno a rivoluzionare la tecnologia smart presente nelle nostre case. Al contrario, negli ambienti aziendali, IA e ML sono state caricate di aspettative e sfruttate soprattutto dal marketing. La realtà è che solo un piccolo numero di soluzioni riesce ad utilizzare l’Intelligenza Artificiale e il Machine Learning in un contesto aziendale (anche se in molti dicono di poterlo fare). Ci auguriamo che nel 2020 ci sarà più pragmatismo, conversazioni più veritiere e, nel caso specifico del Machine Learning, più casi d’uso aziendali. Oltre agli indubbi vantaggi già introdotti dall’automazione, Intelligenza Artificiale e Machine Learning hanno la possibilità di fornire benefici reali al nostro settore, creando grandi sistemi di management self-healing e self-regulating. Nei prossimi anni, qualora continuassimo a sviluppare sistemi aperti e integrati e a sfruttare il potenziale del ML, potremmo lavorare con self-driving data center e uno stato di funzionamento preimpostato.

Data Regulation

Poiché il GDPR inneschi l’introduzione di una maggiore regolamentazione dei dati in tutto il mondo, dovremo imparare a muoverci agilmente tra tutte le normative. Detto questo, il GDPR deve ancora mostrare i suoi reali effetti e molte multinazionali stanno aspettando di vedere se il controllo normativo è così cattivo come è stato presentato. Molto probabilmente ci vorrà un grande esempio pubblico, come una multa molto consistente combinata a qualcuno, per far sì che le persone passino dal fare il minimo indispensabile per rimanere in regola ad adottare, davvero, le nuove normative.

Mancanza di skill

Esiste una carenza di competenze in tutto il settore, soprattutto per quanto concerne la sicurezza. Nel 2020 vedremo che Machine Learning e automazione contribuiranno a colmare il divario, soprattutto quando si tratta di operazioni e competenze di routine. Una tendenza che ha già iniziato ad emergere e crescerà l’anno prossimo, è l’ascesa dei cosiddetti “generalisti”, ovvero di team che si occupano dell’intero panorama IT, dall’inizio alla fine, ma non necessariamente dotati di competenze approfondite in ogni singola materia. Naturalmente, ci sarà sempre bisogno di queste conoscenze approfondite, in modo che quando le cose vanno male possano mettersi sotto i riflettori e portare le proprie conoscenze specifiche per superare i problemi. Ma in generale ci aspettiamo di vedere squadre più estese e meno specializzate.

A cura di Filip Verloy, Field CTO EMEA di Rubrik