L’analisi dei dati migliora la gestione aziendale e la pianificazione dei lavori sulle autostrade

Autostrade per l’Italia

2855 km di autostrade gestite in Italia, 5300 lavoratori, 204 aree di servizio e 4991 telecamere lungo le principali arterie nazionali. Sono questi alcuni dei numeri di Autostrade per l’Italia (ASPI) tra le prime aziende europee attive nella concessione, costruzione e gestione di autostrade a pedaggio. Una realtà solida da oltre 4 miliardi di fatturato all’anno e una vocazione digitale avviata con successo.

Autostrade per l’Italia ha abbraciato la trasformazione digitale da diversi anni ma a partire da aprile 2020 c’è stata una forte spinta all’innovazione con investimenti importanti,  l’inserimento di nuove figure e la creazione business unit dedicate. A questo si aggiunge il rafforzamento delle competenze e una modifica della cultura aziendale” ha spiegato Francesco del Greco, CIO dell’azienda.

Nel proprio percorso di digitalizzazione un elemento cardine per ASPI è stato e sarà sicuramente la gestione ed analisi dei dati, ormai divenuto strategico per qualunque tipo di organizzazione. Per questo Autostrade per l’Italia ha deciso di affidarsi alle tecnologie di Tibco.

A seguito dell’implementazione delle soluzioni dell’azienda californiana, il management di ASPI è in grado di valutare circa 130 indicatori aziendali (soprattutto di carattere economico) derivanti dall’analisi in real-time dell’enorme quantitativo di dati posseduto.

I vertici aziendali sono ora in grado di prendere decisioni in modo più accurato ed il successo ottenuto da questa prima fase della trasformazione digitale di Autostrade per l’Italia ci porta ad estendere l’uso degli analytics anche per migliorare la sicurezza e l’esperienza di chi viaggia” ha spiegato Francesco del Greco.

Un esempio che va in questa direzione è la pianificazione dei lavori di manutenzione o miglioramento delle autostrade. Basti pensare che prima dell’introduzione delle tecnologie Tibco per la valutazione dell’impatto sul traffico dericante dall’apertura di un cantiere, le tempistiche erano di circa 8 ore con il coinvolgimento di diverse figure. Ora invece, grazie a tool di intelligenza artificiale e machine learning e nonostante la valutazione di un datalake con le informazioni sul traffico degli ultimi 20 anni, i tempi di risposta si sono notevolmente ridotti.

Uno recente studio sulla determinazione del momento migliore nell’aprire un cantiere nella zona di Pescara prevedeva una punta massima di traffico di circa 7 km di coda. E così è stato: il picco è stato di 7.3 kilometri e anche le tempistiche di inizio e fine del traffico sono state rispettate” ha sottolineato Francesco del Greco, evidenziando come la pianificazione degli interventi sia ora strutturata per causare il minor disagio possibile agli automobilisti, ovviamente compatibilmente con l’urgenza degli stessi.