Come deve evolversi il mondo del retail per fronteggiare il consumatore del futuro?

A cura di Oliver Guy, Retail Industry Director di Software AG 

Il settore retail è stato tra i primi a intraprendere il percorso di Digital Transformation. Ma cosa significa in concreto “trasformazione digitale” e che cosa dovrebbero fare i retailers per affrontare al meglio questa sfida?

Un retailer digitalizzato è in grado di utilizzare la tecnologia per migliorare l’efficienza e aumentare la competitività della propria azienda, in modo da poter sviluppare nuovi modelli di business e generare nuove entrate ed opportunità di guadagno.

I vantaggi derivanti dalla trasformazione digitale e dall’utilizzo della tecnologia sono numerosi e comprendono: la possibilità di fornire insights utilizzabili in tutta l’azienda, introdurre nuovi canali di vendita, razionalizzare e automatizzare i processi allo scopo di migliorare l’efficienza e la capacità d’immettere sul mercato offerte innovative di servizi customer-centric.

Oggi i retailers si trovano a dover affrontare uno scenario caratterizzato da continui e rapidi cambiamenti ravvisabili, oltre che nell’impatto sempre più significativo delle tecnologie IoT, nell’esplosione del fenomeno delle vendite attraverso nuovi mezzi di interazione con i clienti, come Pinterest, Pokémon Go e Chatbots. Di conseguenza, i loro tradizionali software applicativi non sono più in grado di sostenere tali cambiamenti. L’unica soluzione, al fine di rimanere competitivi e in linea con le esigenze del mercato, è affidarsi a tecnologie supplementari, che non richiedano un approccio “rip and replace” e non siano vincolate dalle decisioni precedenti della divisione IT, ma che forniscano la flessibilità e l’autonomia necessarie per restare al passo con i tempi.

In questo contesto, Software AG ha svolto ricerche approfondite in tutti i settori e ha individuato sette criticità che la strategia IT di un retailer deve affrontare al fine di intraprendere il percorso di trasformazione digitale. La capacità di un retailer di affrontarle offre un’indicazione di quanto la trasformazione digitale possa essere semplice o complessa – o meglio, di quanto un’azienda sia ‘pronta’ e in grado di affrontare una trasformazione digitale.

Nello specifico, è possibile individuare “Sette Aree di Prontezza Digitale”.

  1. Trasformazione: processi coerenti e semplificati che abbracciano tutte le attività retail e che possono essere progettati e poi orchestrati lungo tutta la complessa serie di sistemi esistenti all’interno di ogni azienda retail.
  2. Integrazione: connettività costante attraverso scenari tecnologici eterogenei che sono sinonimo di ambienti IT retail sviluppati allo scopo di eliminare gli ostacoli all’innovazione e rendere possibili nuove iniziative di mercato.
  3. Dati: capacità di elaborare e analizzare le molteplici tipologie di dati esistenti associati con i diversi sistemi operativi retail, con l’abilità di far fronte a future integrazioni.
  4. Visibilità: disporre di un quadro completo e in tempo reale dell’intera azienda – da prodotti, supply chain, clienti e ordini, fino alle operazioni retail – al fine di reagire e rispondere nell’immediato sia alle sfide che alle opportunità.
  5. Applicazioni: capacità di automatizzare e controllare i processi che si estendono su più applicazioni e sistemi, eliminando dove possibile l’intervento umano, risparmiando tempo e migliorando la produttività.
  6. Scalabilità: fornire la possibilità di sfruttare i big data a vantaggio dell’azienda, consentendo decisioni snelle e processi guidati da grandi quantità di dati e analisi sofisticate.
  7. Connettività: agevolare la condivisione dei dati sia all’interno dell’azienda sia al suo esterno, al fine di migliorarne l’efficienza complessiva.