Il mercato dei dispositivi wearable non accenna a fermarsi e vede un’impennata nelle vendite, con Apple Watch e gli Android Wear in testa alla classifica

I dispositivi wearable, dall’inglese “indossabili”, sono tutti quegli accessori che normalmente indosseremmo, come orologi, braccialetti o anelli, ai quali però viene installato un sistema operativo in modo che diventino dei piccoli computerini in grado di fare tantissime operazioni diverse. Molti sono applicati all’ambito del fitness o del controllo della salute, altri sono semplicemente dei microcomputer da polso che fanno anche da orologio.

Ormai esistono da qualche tempo ma, nell’ultimo anno, c’è stato un vero e proprio boom nelle vendite, complice la sempre più ampia disponibilità di modelli sul mercato e l’abbassamento del prezzo. Ti ricordiamo, però, che un wearable dà il suo massimo se controllato tramite la propria app di riferimento su cellulare. Per questo, quando ne compri uno, fai attenzione che sia compatibile con lo smartphone che possiedi o fai in modo di acquistarne uno nuovo. Prova, per risparmiare, a confrontare le tariffe smartphone, che permettono pagando un unico canone mensile di avere inclusi minuti, sms e traffico dati, oltre al dispositivo vero e proprio. Magari trovi un’offerta che fa proprio al caso tuo. A volte, infatti, conviene prenderlo a rate insieme all’offerta mobile, piuttosto che comprarlo singolarmente.

Android Wear vs Apple WatchOS

Forse non c’è bisogno di dirlo, ma anche in questo campo padroni assoluti del mercato sono Google e Apple. Google è largamente presente sul mercato grazie ad Android Wear, la versione del suo sistema operativo mobile pensata apposta per i dispositivi wearable, per ora utilizzato solo su smart watch. Apple, invece, è presente con un vero e proprio prodotto: l’Apple Watch, presentato nel 2014 ma in vendita solo da poco meno di un anno.

Si stima che che quest’anno saranno distribuiti 110 milioni di dispositivi indossabili, con una crescita del 38 per cento rispetto al 2015, e che gli smartwatch Android Wear cominceranno a recuperare il terreno perso rispetto all’Apple Watch. Infatti, sempre secondo le stime, gli smartwatch Google vedranno un aumento delle vendite del 48% l’anno da quì al 2020, contro il 22% l’anno degli Apple Watch.

In ogni caso, la quota di mercato superiore verrà mantenuta da Apple con i circa 14 milioni di Apple Watch che verrano venduti nel 2016 che diventeranno 31 milioni nel 2020. Google sarà secondo per poche lunghezze, con i circa 6,1 milioni di dispositivi che saranno venduti quest’anno che diventeranno 28,8 milioni tra quattro anni.

La situazione dell’intero mercato dei wearable

Ma se entro il 2020 gli smartwatch rappresenteranno circa un terzo dei dispositivi indossabili venduti, adesso sono i tracker per il fitness a farla da padrone, con l’occupazione del 30% del mercato da parte del produttore Fitbit. Infatti i dispositivi wearable non sono solo smart watch, ma sono anche bracciali, abbigliamento, occhiali e i cosiddetti “hearable”, o auricolari intelligenti.

Si prevede che il mercato degli indossabili genererà una crescita percentuale a due cifre fino al 2020, anno in cui saranno venduti 237,1 milioni di dispositivi. Orologi e bracciali intelligenti raggiungeranno 100 milioni di unità nel 2016, rispetto ai 72,2 milioni nel 2015 mentre gli altri tipi di wearable raggiungeranno 9,8 milioni di unità nel 2016.

Secondi gli ultimi dati, i fornitori di dispositivi wearable, guidati da Fitbit e Apple, hanno distribuito 27,4 milioni di dispositivi nel quarto trimestre del 2015, pari a una crescita del 126,9 per cento rispetto all’ultimo trimestre del 2014.