• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Contattaci
Close Menu
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Trending
    • Attacchi web a +33% e API obiettivo numero uno. L’analisi di Akamai
    • Infrastrutture critiche: la sicurezza è un imperativo
    • IA e Cybersecurity governano le strategie di investimento aziendali
    • Twin4Cyber e Maticmind alla Camera per parlare di cybercrime
    • Cybersecurity: ecco perché affidarsi a operatori italiani
    • Secure Workload Access di CyberArk protegge le identità a 360°
    • NIS2 e infrastrutture critiche: 4 passaggi da fare per essere pronti
    • Attacchi informatici: un 2024 all’insegna di ransomware e IA
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    BitMAT | Speciale Sicurezza 360×365
    • Attualità
    • Opinioni
    • Ricerche
    • Soluzioni
    BitMAT | Speciale Sicurezza 360×365
    Sei qui:Home»Featured»Sicurezza e aggiornamento dei sistemi IoT restano un problema
    Featured

    Sicurezza e aggiornamento dei sistemi IoT restano un problema

    By Redazione BitMAT11 Marzo 20203 Mins Read
    Facebook Twitter LinkedIn Tumblr Reddit Telegram WhatsApp Email

    Lo conferma Unit42, il threat intelligent team di Palo Alto Networks, aggiornando lo stato del panorama delle minacce rivolte all’IoT

    Lo stato di sicurezza generale dei dispositivi IoT è tutt’altro che soddisfacente.

    A dirlo è la Unit42, il threat intelligent team di Palo Alto Networks, che ha analizzato gli incidenti di sicurezza avvenuti nel corso del 2018 e del 2019 con Zingbox, soluzione dedicata alla sicurezza IoT.

    Per fornire un aggiornamento sullo stato attuale del panorama delle minacce rivolte all’IoT sono stati presi considerazione 1,2 milioni di dispositivi connessi utilizzati in migliaia di organizzazioni IT e aziende sanitarie negli Stati Uniti.

    Ne è uscito un quadro in cui l’IoT mette a rischio le aziende rispetto non solo alle nuove, ma anche allee vecchie minacce, che spesso sono dimenticate dai responsabili IT.

    Il IoT Threat Report 2020 descrive, dunque, in dettaglio il panorama delle minacce IoT, i dispositivi più vulnerabili e le azioni da compiere per ridurre immediatamente i rischi.

    I dispositivi IoT non sono crittografati, e quindi sono poco sicuri

    Il 98% di tutto il traffico generato dai dispositivi IoT non è crittografato, mettendo a rischio i dati personali e sensibili che circolano in rete. Gli aggressori che riescono a superare la prima linea di difesa (spesso grazie ad attacchi phishing) e a raggiungere un livello di command e control (C2), sono in grado di risalire a tutto il traffico di rete non crittografato, raccogliere informazioni personali e utilizzarle per ottenere ritorni economici sul dark web.

    Il 57% dei dispositivi IoT è vulnerabile ad attacchi di media o elevata pericolosità, diventando un facile obiettivo per gli hacker. Data la scarsità di patch per questa tipologia di dispositivi, gli attacchi più frequenti sfruttano vulnerabilità conosciute e l’utilizzo di password di default.

    La gran parte dei dispositivi IoMT utilizza software obsoleti

    L’83% dei dispositivi di imaging medicali utilizza sistemi operativi non più supportati, con un aumento del 56% dal 2018 avvenuto a seguito del termine del supporto di Windows 7. Tutto ciò ha creato un peggioramento della postura di sicurezza che ha aperto le porte a nuovi attacchi, come il cryptojacking (dallo 0% del 2017 al 5% del 2019) e riportato in auge attacchi a lungo dimenticati, come quello di Conficker, a cui i team IT erano rimasti immuni per molto tempo.

    I dispositivi IoMT (Internet of Medical Things) con il maggior numero di problemi di sicurezza sono i sistemi di imaging, che rappresentano una parte fondamentale del workflow clinico. Per le organizzazioni sanitarie, il 51% delle minacce riguarda proprio questi dispositivi, che possono compromettere la qualità delle cure e consentire agli aggressori di ottenere i dati dei pazienti memorizzati sui dispositivi.

    Le aziende sanitarie dimostrano scarsa sicurezza della rete

    Il 72% delle VLAN sanitarie combina risorse IoT e IT, consentendo al malware di diffondersi dai computer degli utenti ai device IoT vulnerabili presenti sulla stessa rete.

    Il tasso di attacchi che sfruttano le vulnerabilità dei dispositivi è pari al 41%, in quanto gli aggressori analizzano i dispositivi connessi in rete per sfruttarne i punti deboli. Stiamo assistendo a un passaggio dalle botnet IoT che realizzano attacchi di denial-of-service ad azioni più sofisticate che prendono di mira le identità dei pazienti, i dati aziendali, e richiedono riscatti in denaro.

    Gli attacchi IoT prendono di mira i protocolli legacy

    C’è un’evoluzione delle minacce che colpiscono i dispositivi IoT utilizzando nuove tecniche, come le comunicazioni peer-to-peer C2 e funzionalità simili a quelle dei worm per l’auto-propagazione.

    Gli aggressori conoscono la vulnerabilità di protocolli OT vecchi di decenni, come DICOM, e sono potenzialmente in grado di interrompere e bloccare le attività principali di un’azienda.

    Share. Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione BitMAT
    • Website
    • Facebook
    • X (Twitter)

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    Attacchi web a +33% e API obiettivo numero uno. L’analisi di Akamai

    23 Aprile 2025

    Twin4Cyber e Maticmind alla Camera per parlare di cybercrime

    17 Aprile 2025

    Cybersecurity: ecco perché affidarsi a operatori italiani

    17 Aprile 2025
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    BitMATv – I video di BitMAT
    Legrand Data Center al Data Center Nation per parlare del data center del futuro!
    Snom: focus su tecnologia e partner
    Cumulabilità Transizione 5.0 e ZES: i vantaggi del Litio
    Transizione 5.0: vuoi il 45% sui software?
    Stormshield: Zero Trust pilastro della security aziendale
    Tag Cloud
    Acronis Akamai attacchi informatici Axitea Barracuda Networks Bitdefender Check Point Research Check Point Software Technologies CISO cloud Commvault CyberArk cybercrime Cybersecurity cyber security DDoS ESET F-Secure F5 Networks FireEye Fortinet Hacker Identity Security infrastrutture critiche intelligenza artificiale (AI) Iot Kaspersky malware minacce informatiche palo alto networks phishing Proofpoint ransomware Security SentinelOne sicurezza sicurezza informatica Sicurezza It SOC Stormshield Trend Micro Vectra AI WatchGuard Technologies Zero Trust Zscaler
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
    Navigazione
    • Attualità
    • Opinioni
    • Ricerche
    • Soluzioni
    Ultime

    Attacchi web a +33% e API obiettivo numero uno. L’analisi di Akamai

    23 Aprile 2025

    Infrastrutture critiche: la sicurezza è un imperativo

    18 Aprile 2025

    IA e Cybersecurity governano le strategie di investimento aziendali

    18 Aprile 2025
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2025 - BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 295 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.