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    Sicurezza: ecco il Cyber Report di Hewlett Packard Enterprise

    By 19 Febbraio 2016Updated:2 Marzo 20165 Mins Read
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    L’edizione di quest’anno evidenzia come gli attacchi diventino sempre più sofisticati mentre le aziende faticano a tenere il passo con la dissoluzione dei perimetri di rete e la diversificazione delle piattaforme

    sicurezza

    [section_title title=Sicurezza: ecco il Cyber Report di Hewlett Packard Enterprise – Parte 2]

    Monetizzazione del malware

    Il malware si è progressivamente evoluto fino a diventare una fonte di guadagno per gli hacker. Per quanto complessivamente il numero dei nuovi malware scoperti sia diminuito del 3,6% da un anno all’altro, i bersagli sono cambiati notevolmente in funzione dell’evoluzione dei trend, e di una sempre maggiore focalizzazione sull’opportunità di trarre guadagno.
    • Con l’aumentare dei dispositivi mobili connessi, il malware si diversifica per colpire le piattaforme mobili più diffuse. Il numero di minacce, malware e applicazioni potenzialmente indesiderate per Android è cresciuto del 153% da un anno all’altro: ogni giorno vengono scoperte oltre 10.000 nuove minacce. Apple iOS ha registrato le percentuali di crescita maggiori, con un incremento delle tipologie di malware di oltre il 230%.
    • Gli attacchi malware diretti contro gli sportelli bancomat sottraggono informazioni sulle carte di credito sfruttando l’hardware o il software del terminale dello sportello oppure entrambi. In alcuni casi gli attacchi a livello software bypassano l’autenticazione delle carte per erogare direttamente denaro contante.
    • I Trojan bancari, come le varianti del Trojan Zbot, continuano a creare problemi nonostante le misure di protezione adottate. Nel 2015 sono sicurezzastati rilevati più di 100.000 varianti di questo malware.
    • Il ransomware è un modello di attacco di crescente successo: diverse famiglie di ransomware hanno causato danni nel 2015 criptando i file di consumatori e utenti aziendali senza distinzione. Alcuni esempi: Cryptolocker, Cryptowall, CoinVault, BitCryptor, TorrentLocker, TeslaCrypt e altri ancora.

    Azioni di intelligence e consigli

    – Le applicazioni sono il nuovo campo di battaglia: il perimetro di rete si sta progressivamente dissolvendo: gli hacker sono focalizzati direttamente sulle applicazioni. I responsabili della sicurezza devono modificare il proprio approccio di conseguenza, per proteggere non solo la periferia ma anche le interazioni tra utenti, applicazioni e dati indipendentemente dalla posizione o dal dispositivo.
    – Eliminare il bug o restare vulnerabili: il 2015 è stato un anno da record per le vulnerabilità riscontrate e le patch rilasciate, anche se le stesse non possono essere efficaci se non vengono installate dagli utenti per timore di avere effetti indesiderati. Gli esperti della sicurezza devono vigilare con maggiore attenzione per garantire l’applicazione delle patch a livello aziendale e individuale. I software vendor devono essere più trasparenti in merito alle caratteristiche delle patch proposte affinché gli utenti finali non siano reticenti nell’installarle.
    – Monetizzare il malware: gli attacchi ransomware rivolti ad aziende e persone sono in crescita, pertanto è necessaria una maggiore consapevolezza e preparazione da parte dei responsabili della sicurezza per evitare la perdita di dati sensibili. Per proteggersi al meglio contro il ransomware è indispensabile adottare policy di backup per tutti i file importanti presenti in un sistema.
    – Prepararsi ai cambiamenti politici: gli accordi internazionali rappresentano una sfida per le organizzazioni chiamate a garantire la sicurezza e la conformità alle normative dei propri sistemi. Le aziende devono inoltre essere sempre aggiornate sui cambiamenti legislativi e mantenere un approccio flessibile alla sicurezza.

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