Gli e-commerce sono cresciuti molto quest’anno, a causa della pandemia e per via delle misure restrittive nate durante il lockdown. Gli italiani si sono ritrovati costretti, all’improvviso, ad acquistare sul web. Inoltre, la diffusione dello smart working e passatempi come il gaming hanno letteralmente ingolfato la rete, con migliaia di italiani online in simultanea. Sono quindi aumentate in questo modo le opportunità per gli hacker e, di conseguenza, gli attacchi informatici, cui si è particolarmente esposti quando utilizziamo wifi e reti pubbliche. Vediamo quindi quali sono i pericoli maggiori di questo genere di reti e come proteggere il Mac.
Reti pubbliche
Le reti pubbliche possono diventare un pericolo, in quanto i dati trasmessi non vengono cifrati e quindi potrebbero essere intercettati dai malintenzionati in ascolto. Il consiglio, quindi, è di evitare di connettersi quanto più possibile a queste reti, specialmente se non sono protette da password o se la password viene diffusa senza troppe remore.
Sicurezza dei dati
Quando si naviga su reti con scarsa protezione come quelle pubbliche è sempre il caso di proteggere i propri dati personali. In questo caso, attivare un virtual private network per Mac è la soluzione migliore per evitare questi rischi, dato che le VPN mascherano il nostro indirizzo IP permettendoci di navigare in maniera anonima e sicura. È chiaro che questo consiglio vale soprattutto per le reti non protette, ma lo si può applicare in qualsiasi altro caso, dato che è un must per la sicurezza.
Disattivare la condivisione di file e cartelle in rete
A meno di non avere delle specifiche necessità, è sempre meglio disattivare la condivisione di file e cartelle in rete. Queste opzioni potrebbero infatti spalancare le porte del nostro computer, mettendo a disposizione di chiunque i nostri file. In quel caso, infatti, un hacker potrebbe accedere alla rete e sfruttare la condivisione per ottenere file privati.
Attenzione ai siti navigati
Per proteggere il Mac è sempre opportuno fare attenzione ai siti web che navighiamo, tenendo attivo un antivirus e aggiornandolo, così da evitare il rischio dei malware e dei ransomware. Inoltre, non dovremmo mai collegarci a portali che prevedono l’inserimento di dati sensibili di qualsiasi tipo, a meno di non essere certi della loro affidabilità (come nel caso delle piattaforme di home banking). È chiaro che in nessun caso si dovrebbero inserire informazioni personali se si è connessi ad una rete pubblica, anche se il sito è sicuro.
Usare soltanto connessioni SSL
Il protocollo SSL e l’etichetta HTTPS garantiscono che i dati trasmessi dal client al server verranno criptati e protetti. Di conseguenza meglio evitare i siti privi di HTTPS, come fra l’altro segnala anche Google Chrome, perché potrebbe verificarsi il furto di dati personali. Ci sono poi delle opzioni che forzano il browser a reindirizzare il collegamento alla versione HTTPS della pagina, ma che funzionano soltanto se quest’ultima è presente.
Anche quando si ha a che fare con reti poco protette come quelle pubbliche, è comunque importante riuscire a mettere in sicurezza quanto più possibile i propri dati e i propri documenti se si conoscono le giuste tecniche.