
Il commercio si fa sempre più digitale e il settore dei pagamenti accompagna questa tendenza, offrendo la possibilità di emettere scontrini digitali. L’abbandono degli scontrini e delle ricevute cartacee ha un riscontro positivo anche sull’ambiente.
Il Governo italiano, inoltre, si sta preparando a dire definitivamente addio agli scontrini cartacei con un piano in tre fasi che, dal 2027 al 2029, porterà alla completa transizione verso i documenti inviati via SMS, email o QR code. Alla luce di questo cambiamento, a che punto siamo in Italia con gli scontrini digitali?
Oggi solo un quarto delle ricevute è ancora stampata, mentre la percentuale di ticket digitali è aumentata complessivamente del +23,8%, insieme agli esercenti che preferiscono inviare gli scontrini digitali via email o QR code, cresciuti del +15,4%. Eppure, ci sono ancora settori in cui si fa fatica ad abbandonare il cartaceo: si stampa il 73,8% degli scontrini battuti nei ristoranti, il 72,4% nei bar, il 54,6% nei supermercati e nei negozi di alimentari.
È il quadro che emerge dall’analisi condotta da SumUp – fintech attiva in tutto il mondo nel settore dei pagamenti digitali con strumenti innovativi per business di ogni dimensione – su oltre 5.000 esercenti, confrontando gli scontrini emessi nel 2024 e nel primo semestre del 2025.
Cosa prevede il piano “anti-scontrini cartacei” del Governo
Il piano del Governo italiano per dire addio agli scontrini cartacei si articolerà in tre fasi: dal 1° gennaio 2027 l’obbligo di emettere solo ricevute digitali scatterà per supermercati e grandi catene; dal 1° gennaio 2028, toccherà agli esercenti con fatturati superiori a 400mila euro; infine, dal 1° gennaio 2029 la misura diventerà universale, coinvolgendo tutti i negozianti. Gli scontrini digitali dovranno essere inviati via email, SMS o potranno essere visualizzati tramite QR code. Con questo provvedimento, l’obiettivo è ridurre il consumo di carta, ma anche semplificare la gestione fiscale e incentivare ulteriormente la diffusione dei pagamenti elettronici tra i commercianti italiani.
I settori dove si emettono più scontrini cartacei
Tra i commercianti “più affezionati” alle ricevute di carta ci sono quelli del settore food e ristorazione: nei caffè e ristoranti, gli scontrini stampati sono il 73,8% del totale, nei bar il 72,4%, nei food truck e nei fast food rispettivamente il 71,1% e il 60,9%. Si mostrano particolarmente fedeli alla carta anche supermercati e alimentari (54,6%), e farmacie (47,2%). Tra i merchant che battono gli scontrini di valore inferiore, record di cartaceo nei tabaccai (78,5%), e nelle edicole (42,6%). Nel turismo, al contrario, si tende a stampare molto poco: il 20% del totale nei servizi turistici e appena il 12% negli hotel. Anche parrucchieri e barbieri sembrano essersi digitalizzati con facilità (con solo l’11,2% di scontrini cartacei) insieme agli artigiani (7,3%). Tra i settori in cui si emettono meno ricevute di carta c’è sicuramente quello dei tassisti, con appena l’1,6%.
Fatture di carta: gli esercenti che le usano calano del 60,5%
SumUp ha indagato anche come gli esercenti gestiscono la fatturazione, attraverso l’analisi delle fatture emesse attraverso SumUp Fatture, la soluzione che la fintech mette a disposizione di commercianti e professionisti per emettere e gestire fatture in modo rapido e sicuro.
Sono sempre di meno gli esercenti e i professionisti che utilizzano la fattura tradizionale: dal 2023 al 2025 la percentuale è scesa del -60,5%, accompagnata da una crescita di coloro che preferiscono emetterla digitalmente (+28,2%). Parallelamente, anche la modalità di trasmissione telematica raccoglie sempre più consensi, +21,9%, di contro a un -94,4% di chi prosegue a stampare. Nel complesso, le fatture sono sempre più digitali: rispetto a due anni fa quelle elettroniche sono aumentate del +12,3%, mentre le tradizionali diminuite del -42%.
Più scontrini digitali, meno emissioni di CO2 e consumo di carta
“Il piano del Governo rappresenta un importante passo avanti verso la completa digitalizzazione dei pagamenti e della trasmissione dei corrispettivi. Dall’analisi di SumUp, emerge un’Italia che si sta già lasciando alle spalle scontrini e fatture cartacee, sebbene la stampa tenda ancora a prevalere in settori dove si emettono molte ricevute e di importo mediamente basso, come ristoranti, bar e supermercati”, dichiara Umberto Zola, Responsabile Online Sales per l’Europa di SumUp. “Emettere scontrini digitali significa ridurre in modo significativo il consumo di carta e le emissioni di CO₂. Inoltre, offre vantaggi concreti a merchant e clienti: da un lato, una gestione contabile più semplice, dall’altro maggiore comodità nel conservare le ricevute. In SumUp abbiamo introdotto nei nostri POS la possibilità di scegliere come ricevere lo scontrino – tramite stampa, email o QR code – e con la nuova Cassa Fiscale Online trasformiamo lo smartphone in un registratore di cassa per consentire agli esercenti di gestire i pagamenti, la fiscalizzazione e l’invio automatico dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate in un unico luogo – l’app di SumUp, evitando, così, i costi e gli oneri di una stampante fiscale”.