Per 3 italiani su 4 il settore della Tecnologia è cruciale nella loro vita e nelle sorti globali e si sta muovendo nella giusta direzione per un futuro sostenibile, anche se reclamano maggior impegno verso consumatori, prodotti e servizi

Post Invasion

Che cosa motiva gli italiani, oggigiorno, nel loro rapporto con la Tecnologia? Quali sono le priorità identificate dai consumatori? A queste domande ha cercato di rispondere una recente ricerca dal titolo “Post-Invasion” 2024/2025, realizzata da Omnicom PR Group. Questa società di consulenza strategica in comunicazione con oltre 6.300 addetti nel mondo, ha analizzato la reputazione del Settore della Tecnologia nell’ambito di un’ampia ricerca su 8 settori chiave per l’economia italiana attraverso la lente di oltre 2000 consumatori.  Presentiamo di seguito alcune delle principali evidenze che emergono dalla ricerca “Post-Invasion”.

 

Gli italiani e la Teconologia, quali prospettive?

La Tecnologia e i brand di questo settore sono al centro dell’interesse e delle discussioni degli italiani, che riconoscono ai protagonisti di questa industry – prima tra tutte le 8 analizzate – una valutazione positiva sulle scelte intraprese nella direzione di un futuro sostenibile. Un giudizio sicuramente lusinghiero, anche alla luce del fatto che una percentuale elevata di intervistati (76%) ritiene che le decisioni delle aziende Tech abbiano un impatto importante sulla vita in Italia e nel Mondo. In un contesto sostanzialmente positivo, permangono aree in cui ai brand vengono richiesti maggior impegno e attenzione, in particolare quella del ‘Benefici per i Consumatori’ che presenta il parametro in assoluto più negativo tra aspettative ed esperienze, sia in termini di Cura del cliente che di Offerta di prodotti e servizi a maggiore valore aggiunto. Rispetto ai temi ESG, le priorità su cui gli italiani si aspettano che le aziende adottino la massima trasparenza riguardano l’impatto che hanno su di loro prodotti e servizi, le modalità di gestione e contrasto dell’inquinamento prodotto e le ricadute sulle comunità locali in cui i player del settore operano.

“La Tecnologia ha il potere di cambiare il mondo e lo sta facendo, rendendolo in qualche maniera migliore, più sostenibile”, commenta Eros Bianchi, Vice President & Head of Technology, Omnicom PR Group Italy. Questo pensano gli italiani secondo la ricerca, sicuramente aiutati nel formulare questo giudizio da una comunicazione efficace sulle grandi innovazioni, la pervasività dell’Intelligenza Artificiale e i notevoli successi – anche finanziari – conseguiti dai brand più noti. Tuttavia, la survey sembra indicare che, se il settore ha imboccato la giusta direzione a livello macro, è nel micro – cioè nel rapporto quotidiano con gli utenti – che permangono le sfide più impegnative. In particolare, le grandi emergenze reputazionali riguardano una discrepanza tra quanto promesso e quanto mantenuto in termini di attenzione per le esigenze dei consumatori e nella percezione di valore aggiunto di prodotti e servizi. E proprio la comunicazione può dare un significativo contributo a ridurre questo gap, affiancando alla già soddisfacente trattazione di argomenti “alti” un maggiore focus sulla trasparenza e sull’approfondimento, così da favorire l’ascolto e il dialogo tra brand e clienti, consumatori e stakeholder. In sintesi, gli italiani vorrebbero essere al contempo parte attiva e beneficiari di questi straordinari cambiamenti che la tecnologia sta portando al mondo.”

 

Le priorità

Questi aspetti emergono con forza nelle risposte date riguardo alla rilevanza degli impegni in ambito ESG delle aziende Tech, tra cui gli italiani identificano come prioritario nuovamente il Rispetto di consumatori e clienti, inteso come completezza e trasparenza (70,7%) nel fornire informazioni e una reportistica dettagliata che si focalizzi in primis sull’attenzione all’utente, dall’impatto dei prodotti  fino a una maggiore apertura nel comunicare eventuali furti di dati personali o indisponibilità temporanea di infrastrutture e servizi: una centralità percepita che non può che aumentare alla luce dei recenti cyberattacchi a istituzioni e imprese e dalle conseguenze che la crescente adozione dell’IA potrà portare anche in questo ambito.

Rimane, poi, fondamentale il tema ambientale (Lotta all’inquinamento 69,4%), con le voci relative alle emissioni di CO2, alla gestione delle acque e in generale all’impronta ambientale che riscuotono l’interesse di molti e su cui viene richiesta una rendicontazione puntuale.

Infine, agli italiani interessa comprendere se e quanto le aziende tech e le loro filiere impattino positivamente sulle comunità in cui operano, sia con benefici materiali che immateriali (68,7%).

Anche in questi ambiti un’efficace comunicazione può garantire quella fiducia reciproca che rappresenta il miglior argine a fenomeni quali insicurezza nell’affidare i propri dati a terzi, preconcetti verso le nuove tecnologie e sindrome NIMBY.

Dalle indagini neuro metriche, che misurano il non-dichiarato degli italiani, realizzate su stimoli e contenuti provenienti da aziende leader del Tech, emerge un importante engagement emotivo (che comprende i parametri di Piacevolezza e Intensità emotiva) verso il settore. Un dato che sottolinea, ancora una volta, quanto i brand della Tecnologia siano oggi percepiti come autorevoli candidati a guidare una transizione verso un mondo più equo e sostenibile.

 

Punti chiave dell’indagine, in breve

  • Tra le 8 industry analizzate, il Tech si classifica al primo posto rispetto alla valutazione sulla bontà del percorso intrapreso 
  • Per oltre il 76% degli italiani il settore Tech ha un impatto importante sulla vita in Italia e nel Mondo
  • Tra le principali esigenze insoddisfatte rientrano Cura del cliente e Offerta di prodotti e servizi a maggior valore (cioè basati su parametri come certificazioni di terze parti, sostenibilità e trasparenza)
  • Ai brand del settore si riconosce una comunicazione frequente ed esaustiva su aspetti istituzionali e finanziari 
  • Tra i fattori ESG gli italiani collocano al primo posto per importanza l’impegno nel Rispetto di clienti e consumatori, seguito da Lotta all’inquinamento e impatto sulle comunità locali