Nel solo mese di Novembre 2023, sono state create quasi 2000 nuove pagine di phishing inerenti al comparto dei servizi della logistica che diventa così il nuovo vettore per i cyber criminali pronti a veicolare le loro truffe

Le feste di Natale si avvicinano e con esse crescono le nuove opportunità di truffa che, sebbene prevedibili, riescono comunque a cogliere tantissimi utenti in errore. Proprio in questo periodo, a partire dal Black Friday a fine novembre, il numero di acquisti online e di spedizioni si alza vertiginosamente e con esso le truffe. Gli italiani infatti preferiscono acquistare online poiché è ritenuto il canale più rapido, tanto che si stima che il 2,26% del PIL sia speso per beni di consumo online.

Il rapporto annuale dell’ecommerce in Italia, dichiara che il numero degli acquirenti online continua a crescere arrivando a superare i 38 milioni di utenti: il 68% utilizza siti e-commerce ed app di shopping virtuale almeno una volta al mese, mentre il 47,1% acquista qualcosa in rete ogni settimana, considerando un target compreso tra i 16 ed i 64 anni. Le previsioni pertanto per questo Natale non tradiscono dunque i numeri e puntano a superare il 30% di utenti che nel 2022 hanno acquistato online i regali.

I dati allarmanti di Ermes Browser Security

Ermes Browser Security, eccellenza italiana nel campo della cyber security che protegge gli utenti e i loro dati sensibili dai diversi cyber attacchi appositamente perpetrati per colpire l’individuo durante la navigazione sul web, ha evidenziato come, nel solo mese di Novembre 2023, siano state create quasi 2000 nuove pagine di phishing inerenti al comparto dei servizi della logistica spedizioni. L’incremento che c’è tra i mesi di Agosto (poco più di 500), Settembre, Ottobre (500) e Novembre è del 289%, con un trend che, da Aprile, era in continua decrescita fino a Ottobre.

I phisher prendono di mira eventi come il Black Friday, il Cyber Monday e Natale, giocando soprattutto sull’urgenza del cliente di ricevere il proprio pacco: è questo il caso dei servizi spedizioni, fenomeno che sta colpendo i servizi dedicati ai corrieri. Fenomeno che sembra essere globale, interessando anche gli altri paesi come ad esempio l’America: qui infatti USPS ha registrato un aumento di numero di nuove pagine di attacco dell’834% dall’ultimo picco registrato a giugno, passando da 100 a 834 pagine fittizie. In Italia, nel dettaglio, i ricercatori di Ermes hanno analizzato i risultati per i maggiori servizi di corrieri: ad Ottobre per UPS, DHL, FedEx sono stati rilevati rispettivamente 2, 6 e 4 nuove URL di phishing, mentre per Poste italiane questo valore sale a 26, sintomo del riacutizzarsi di una campagna di attacchi nei suoi confronti. In soli 4 giorni, il numero di nuovi siti rilevati aveva infatti raggiunto il 45% se si considerano i numeri in tutto il mese di Giugno, mese in cui è stata per la prima volta riconosciuta la campagna, 87% se si considera Giugno, 72% Settembre.

Cose da non fare assolutamente

Guai a inserire i propri dati personali o le coordinate bancarie poiché nessun corriere chiederà mai di verificare o di rivedere la spedizione per dei costi aggiuntivi. I malintenzionati giocano infatti su due fronti:

  • da un lato la verosimiglianza, poiché ricevere messaggi o mail con “la tua spedizione è in consegna” o “ci sono problemi con il tuo pacco” è una comunicazione verosimile che si pensa possa provenire da fonti affidabili;
  • dall’altro i cyber criminali operano con l’intelligenza artificiale che offre loro un grande vantaggio nel perfezionare le comunicazioni ingannevoli, riducendo così gli errori. In questo senso, infatti, l’AI colma il divario tra i truffatori alle prime armi e quelli più esperti, creando così un vantaggio competitivo mai avuto prima.

“Ognuno di noi riceve frequentemente pacchi, rendendo difficile discernere le comunicazioni autentiche da quelle ingannevoli. I cyber attacchi impiegano strategie come l’urgenza e la somiglianza nel linguaggio, simile a quello utilizzato nelle spedizioni dai corrieri tradizionali. Questi metodi contribuiscono significativamente all’aumento del successo delle campagne di phishing e delle truffe online” – commenta Lorenzo Asuni, CMO di Ermes Cyber Security.