Non si può negare che l’economia mondiale sia attualmente in fase di trasformazione, con alcuni settori come il turismo, il retail e l’ospitalità che si trovano ad affrontare una notevole pressione dovuta alle misure di distanziamento sociale. Allo stesso tempo, altri settori, come le telecomunicazioni e i servizi cloud/IT, stanno sperimentando una domanda accelerata per sostenere il crescente volume di interazioni virtuali, il lavoro a distanza, la telemedicina e altro ancora. L’industria delle comunicazioni mobile, pur non essendo immune al 100% dai cambiamenti dell’economia globale, è un fattore chiave per interazioni come queste. Di conseguenza, la pandemia COVID-19 non avrà un impatto materiale sul rollout del 5G e, di fatto, GSMA prevede che il contributo del 5G all’economia globale sarà circa 2,2 trilioni di dollari entro il 2034.
Ecco 5 motivi per cui il 5G si sta muovendo a tutta velocità:
- Non è principalmente per gli esseri umani: anche se i consumatori trarranno sicuramente beneficio dal 5G, si tratta in realtà della prima generazione di comunicazioni mobile/wireless costruite per gestire casi d’uso aziendale avanzato e comunicazioni machine-to-machine (M2M). Le applicazioni consumer possono tollerare una latenza ben superiore ai 20 millisecondi (ms), ma la maggior parte delle applicazioni M2M, come l’Internet of Things (IoT) e il machine learning (ML), richiedono una latenza inferiore ai 20ms. Si prevede che il 5G supererà di gran lunga le reti 4G nella gestione di M2M sensibili alla latenza e casi d’uso aziendale come questi con velocità di downlink più elevate (fino a 20 gigabit al secondo), latenza più bassa (fino a 1 millisecondo) e capacità più elevata (fino a 1 milione di connessioni simultanee per chilometro quadrato). Il 5G accelererà ulteriormente i progressi dell’intelligenza artificiale (AI), delle auto a guida automatica, dell’IoT industriale, delle smart city, oltre a rivoluzionare diversi settori, tra cui quello aerospaziale, manifatturiero, sanitario, dei trasporti e altro ancora.
- Le applicazioni e i contenuti at the edge sono in crescita: dal punto di vista della produzione, uno studio cinematografico può girare direttamente in digitale o avere bisogno di fare qualche lavoro in CGI (computer-generated imagery), entrambi task sensibili alla latenza con file di grandi dimensioni. La latenza è importante anche dall’altro lato, dove gli utenti finali trasmettono in streaming i loro programmi televisivi e i loro film, molti dei quali vengono guardati sui telefoni cellulari.
Altre applicazioni stanno diventando sempre più dinamiche, complesse e distribuite, con più fonti di dati e fornitori di tecnologia su più cloud che li alimentano. Le elevate aspettative degli utenti mobili per la reattività in tempo reale delle applicazioni sensibili alla latenza, come la realtà aumentata/virtuale (AR/VR), richiedono una maggiore larghezza di banda, archiviazione e capacità di elaborazione dati più veloci at the edge, più vicine alle fonti di creazione e consumo dei dati.
- Gli operatori di telefonia mobile/fornitori di servizi di rete (NSP) stanno già implementando il 5G: anche se il business case per il 5G è stato meno convincente, gli NSP stanno investendo in nuove infrastrutture 5G per sostituire le infrastrutture mobili / wireless obsolete (Ookla fornisce una mappa interattiva degli attuali rollout 5G in tutto il mondo). Molte delle loro attuali antenne sono a fine vita (più di 10 anni) e sostituirle e aggiornarle è “business as usual”.
- La virtualizzazione lo rende ancora più facile: le aziende di oggi continuano a spostare sempre più carichi di lavoro dalle risorse fisiche tradizionali agli ambienti virtuali. La tecnologia di virtualizzazione migliora l’agilità dell’infrastruttura e riduce i costi e non è solo per le applicazioni o lo storage. Le reti vengono sempre più virtualizzate anche attraverso reti software-defined (SDN), virtualizzazione delle funzioni di rete (NFV) e funzioni di rete virtuale (VNF). Il rollout 5G dovrebbe seguire l’esempio, dato che le infrastrutture 5G virtualizzate vengono implementate in prossimità dei punti di interconnessione nelle principali aree metropolitane per supportare i casi d’uso emergenti at the edge, come l’IoT, AR/VR, AI e ML. Per esempio, AT&T punta a rendere virtualizzato il 75% della sua rete entro la fine dell’anno e prevede di utilizzare la virtualizzazione per spostarsi verso il network edge e lavorare con i fornitori di cloud secondo il rapporto AvidThink.
- I fornitori di servizi cloud (CSP) stanno investendo più vicino all’estremo edge: storicamente i CSP hanno operato a livello di Regional Hybrid Core, interconnettendosi con i partner, ma questa non è una copertura adeguata per i casi aziendali sensibili alla latenza. Ad esempio, se un CSP avesse una zona di disponibilità del cloud a Londra, un’azienda con sede in altre aree in Europa potrebbe essere in grado di accedere a quel cloud con 10-20 ms di latenza, ma non è abbastanza veloce per molte applicazioni. Per rispondere a queste esigenze, i CSP stanno collaborando con le telco per implementare una capacità di calcolo Edge più localizzata in tutto il mondo. Ad esempio, Amazon ha stretto una partnership con Verizon e altre telco per distribuire AWS WaveLength e Google ha stretto una partnership con AT&T per distribuire Google Mobile Edge Cloud. E, oltre alla partnership con AT&T per distribuire Azure Edge Zones, Microsoft ha anche recentemente acquisito due società di telecomunicazioni. Questo tipo di partnership sta proliferando in tutto il mondo, poiché i CSP lavorano con gli NSP per coprire l’Edge.
L’interconnessione at the Edge è essenziale
L’interconnessione at the Edge è sempre stata essenziale per le aziende e i partner per collaborare e scambiare dati tra loro, e con il 5G non è diverso. Se una casa automobilistica utilizza AWS WaveLength con Verizon e un’altra utilizza Google Mobile Edge Cloud con AT&T per connettere la propria auto, non saranno in grado di parlare tra loro sulla rete da veicolo a veicolo senza interconnessione. Le soluzioni di interconnessione vendor-neutral, come quelle della Piattaforma Equinix, sono fondamentali per il successo di iniziative come queste. Equinix Cloud Exchange Fabric (ECX Fabric) sulla Piattaforma Equinix collega densi ecosistemi di cloud, reti e aziende tramite connessioni ad alta velocità, a bassa latenza e virtualizzate in tutto il mondo.
Per saperne di più sulle tendenze 5G e NFV, scaricate il whitepaper.
A cura di Michael Winterson, Managing Director di Equinix