Mentre il numero di occupati registra un calo del 3,6% su base annua, quello di startup cresce del 2,6

Secondo trimestre: crollano gli occupati, aumentano le startup

Gli ultimi dati Istat relativi all’andamento del mercato del lavoro nel secondo trimestre 2020 mostrano chiaramente l’effetto della crisi sanitaria: rispetto al secondo trimestre 2019, il numero di occupati scende di ben 841 mila unità segnando un -3,6% in un anno. Questa crisi si contrappone agli andamenti del mondo startup: secondo il report del Ministero dello sviluppo economico sono 11.496 le startup innovative in Italia al secondo trimestre del 2020, dato che segna una variazione del +2,59% rispetto al trimestre precedente.

In un periodo storico in cui la domanda di lavoro si incontra sempre più difficilmente con l’offerta, i più audaci decidono di mischiare le carte in tavola e mettersi in gioco.

Quali sono le qualità per essere uno startupper? Capacità di attutire i colpi, sfrontatezza e un pizzico di follia

Intraprende una carriera imprenditoriale non è cosa da tutti: fondare una startup nel 2020 è una vera e propria dimostrazione di coraggio e ciò che accomuna questa categoria di persone è la voglia di fare la differenza.

Durante la Startup Geeks Oktoberfest, settimana di formazione gratuita organizzata da Startup Geeks, community e incubatore online di startup, sono diversi gli imprenditori italiani che hanno raccontato la loro storia regalando testimonianze uniche, definendo in modo concreto cosa voglia davvero dire fare startup.

Enrico Pandian, fondatore di Frescofrigo, Everli (ex Supermercato24) e Checkout Technologies, ha spiegato l’approccio alla creazione di una startup mettendo in risalto una caratteristica fondamentale per chi fa startup, la propensione al rischio, “lo startupper può guadagnare e perdere una marea di soldi allo stesso tempo, la propensione al rischio è di pochi, gli startupper sono a volte iper positivi, se no non farebbero ciò che fanno.”

Giulio Manno, fondatore di Eligo Milano, parlando di come decidere se lasciare il proprio lavoro per lanciare una startup ha ricordato che “non c’è nessun video per trovare il coraggio di buttarsi, lo devi sentire tu di farlo, ti esce da dentro, non c’è garanzia del successo, però se non provi non ce la fai mai.”

Gabriele Borga, fondatore di Jobtome e Exelero, durante il suo intervento ha parlato dell’importanza del team e del ruolo dei fondatori ricordando che i dubbi sono parte integrante del percorso, “ponderate le preoccupazioni, ce ne sarà sempre una, crescendo cambiano, ma bisogna imparare a convivere con lo stress.”

Ivan Fioravanti e David Mascarella co-fondatori di CoreView e 4ward, spiegando come raccogliere capitali da investitori, hanno rivelato quanto credere nel progetto e conoscere il mercato siano fondamentali: “siamo partiti dal nulla totale, ma con idea e mercato definiti. Avevamo un piano B? Era andare avanti.”

Alessio Boceda & Giulia D’Amato, fondatori di Startup Geeks e organizzatori dell’evento, hanno raccontato il loro percorso e le difficoltà che hanno dovuto superare, dando un consiglio a tutti coloro che assistevano alla diretta: “dovete essere sempre aperti alle opportunità, lavorate con impegno sul vostro progetto e se anche dovesse andare male, si impara sempre e troverete il modo per ripartire.”