Partito con l’adesione di 5 panificatori il progetto “QuiVicino” svela la territorialità del prodotto tramite un QR Code. Il consumatore si interfaccia con la blockchain, aprendo un vero e proprio canale di comunicazione.

QuiVicino

Quando un prodotto è il frutto di un lungo viaggio, merita di essere raccontato al consumatore, rendendolo così partecipe e consapevole di cosa sta acquistando. L’elemento distintivo attraverso il quale avviene questo racconto è la tecnologia, in particolare lo smartphone, che nell’esperienza di acquisto del consumatore, oggi, ha un ruolo chiave. Digitalizzare la filiera del pane attraverso la tecnologia blockchain per renderla più efficiente e coinvolgere attivamente tutti gli attori, dagli agricoltori ai panificatori, per migliorare la tracciabilità dei prodotti e la trasparenza delle materie prime ai consumatori: è questo l’obiettivo che ha dato vita al progetto “QuiVicino”, realizzato a ottobre 2021 da I&T Hub (Innovation & Technology Hub) di Imprese & Territorio in collaborazione con Aspan e Coldiretti Bergamo. Il progetto è partito con l’adesione di 5 panificatori e ha raggiunto oggi 15 nuove realtà locali nella provincia di Bergamo e mira ad espandersi in tutta Italia.

Si sono occupati dello sviluppo tecnologico del progetto Cefriel, centro di innovazione digitale italiano fondato dal Politecnico di Milano, e Genuine Way, la società di software, accelerata da Le Village by Crédit Agricole e in partnership con Lifegate e Ve-Chain, che promuove un consumo sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale, grazie all’impiego della tecnologia blockchain.

Il 29 aprile scorso il progetto “Dal campo al panificio con la blockchain” sviluppato per “QuiVicino” è stato presentato presso Palazzo Pirelli, Regione Lombardia. Tra le istituzioni coinvolte presenti Giovanni Malanchini, Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale della Lombardia, Maria Paola Esposito, Segretario Generale Camera di Commercio di Bergamo, Alberto Brivio, Presidente Imprese & Territorio e Presidente Coldiretti Bergamo, Massimo Ferrandi, Presidente ASPAN Bergamo, Nadia Fabrizio, Head of Cefriel Blockchain Lab e Lucio Moioli, Coordinatore Innovation & Technology Hub e Segretario Generale Confcooperative Bergamo.

Blockchain, una porta virtuale per il consumatore

Il progetto “QuiVicino” mette in luce i vantaggi della tecnologia blockchain in ottica di valorizzazione della filiera a “KM0”.  L’autenticità è massima, infatti Genuine Way si è occupata in primis di asseverare e registrare la filiera agroalimentare delle farine utilizzate per la panificazione e successivamente di notarizzare i documenti su blockchain. Come? Attraverso una piattaforma sviluppata dalla startup stessa, che permette a tutti gli attori coinvolti nella filiera di caricare documenti aziendali e certificati sulla blockchain pubblica del protocollo EOS, il più innovativo a livello internazionale. Da qui si genera un sito native-mobile da collegare ai prodotti fisici (grano, farina pane) attraverso il quale il cliente viene a conoscenza delle principali caratteristiche di quel prodotto. Questo sistema integrato garantisce non solo la tracciabilità e l’autenticità della filiera produttiva del pane, accorciando le distanze tra i singoli operatori del settore e il cliente finale, ma offre anche grandi possibilità in termini di scalabilità e replicabilità della soluzione.

I consumatori potranno scegliere i panifici e gli esercizi che utilizzano farine derivanti dalla filiera corta di “QuiVicino” e accedere ai dati del prodotto in modo chiaro e trasparente, premiando la sostenibilità alimentare e la filiera del grano locale. Ad ogni panificio aderente è, infatti, assegnato un QR Code che permette, con una semplice e veloce scansione, di avere accesso a tutte le informazioni della filiera. Un viaggio che segue le materie prime nel loro percorso attraverso gli agricoltori, il mulino e il deposito, per arrivare al singolo esercizio in cui si trova il prodotto finale: il pane.

“In Genuine Way la mission è quella di promuovere attraverso la tecnologia un consumo consapevole, dando risalto alle aziende che producono in modo sostenibile; per questo motivo, quando, insieme a Cefriel e a tutte le altre istituzioni, abbiamo intrapreso il progetto, ne siamo stati subito molto entusiasti. Ho compreso immediatamente il valore di questo lavoro: supportare l’agricoltura locale e dare la possibilità al consumatore di scegliere consapevolmente dei prodotti di qualità e del territorio. L’obiettivo è di far arrivare questo progetto su larga scala ed estenderlo ad altri settori al di fuori della panificazione che hanno le stesse esigenze di tutela della qualità e del territorio, così come del consumatore”, spiega Walfredo della Gherardesca, uno dei fondatori e CEO di Genuine Way.