Una Survey di Cristina Andreetta rivela le fonti di ricerca di prodotti e brand degli utenti rispetto ai funnel e Amazon viene scelto dal 70%.

fonti di ricerca

Nel vocabolario di chi ha studiato marketing quando si parla di fonti di ricerca da parte degli utenti, c’è una parola ricorrente: funnel.
Questo termine da addetti ai lavori descrive in modo intuitivo il progressivo ridursi delle persone che passano dallo scoprire l’esistenza di un prodotto, all’acquistarlo e al farsene portavoce. Nel funnel si inizia infatti dall’awareness, per poi passare alla consideration e alla conversion (a cui tutti vogliono arrivare con il risultato migliore possibile), chiudendo con la loyalty.

fonti di ricerca

L’attenzione di Cristina Andreetta, consulente di trasformazione digitale sostenibile che guida le aziende a fare innovazione in modo sostenibile, si è soffermata sull’awareness, ossia sulla creazione di consapevolezza.

L’ultima Survey ha avuto l’obiettivo di capire quali fonti di ricerca i consumatori utilizzano per scoprire l’esistenza di nuovi marchi o nuovi prodotti.

Ecco le evidenze più interessanti.

fonti di ricerca

La televisione è una tra le fonti di ricerca che non sorprende alla verifica dei risultati, soprattutto se consideriamo che è concentrata nella fascia d’età della popolazione over 60. In ogni caso, il 68% dichiara di venire a sapere di un nuovo prodotto o di un nuovo brand dal tubo catodico di analogica memoria.

Un altro dato che si mantiene sempre alto è il passaparola e il consiglio da parte di un amico oppure di una persona esperta (ad esempio, il farmacista): in questo caso parliamo del 50% degli intervistati.

La presenza sullo scaffale del punto vendita, sul volantino promozionale oppure su un espositore sono le risposte che hanno dato il 70% degli intervistati nella Survey sulle fonti di ricerca di nuovi prodotti o brand

Nel 53% dei casi, gli intervistati scoprono l’esistenza di un nuovo prodotto perché digitano nei motori di ricerca ciò di cui hanno bisogno oppure il problema che devono risolvere. E Google restituisce le relative informazioni.

Il 45% dichiara di utilizzare i Social Network come fonti di ricerca sulle novità di determinati prodotti.

Il 51% dichiara di averli visti dalle seguenti pubblicità online: banner, pop up, video.

Il dato più interessante della Survey sulle fonti di ricerca – estremamente coerente con i cambiamenti delle modalità di acquisto che stiamo vivendo in questi anni – è che il 70% degli intervistati dichiara di scoprire l’esistenza di nuovi prodotti navigando in quell’immenso supermercato virtuale che è Amazon.

Una volta razionalizzato il bisogno sulla barra di ricerca di Amazon”, afferma Cristina Andreetta, “gli utenti trascorrono tra i 4-6 minuti per leggere le caratteristiche di ogni novità. Il dato non è stato approfondito nella survey sulle fonti di ricerca ma è molto probabile che ci sia una forte correlazione tra chi utilizza Amazon per scoprire nuovi prodotti e chi acquista in Amazon. In ogni caso questa è l’ennesima conferma che il più grande ecommerce americano oggi non è più (solo) una piattaforma per vendere online”.