Esistono soluzioni software pensate proprio per professionisti e studi professionali che offrono servizi di diagnosi dello stato di salute delle aziende e che fungono come CFO outsourcing.

Software di valutazione azienda

Nel nostro Paese la crisi d’impresa è regolamentata dalla legge, attraverso l’impianto normativo noto come Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza. Per scongiurare la crisi d’impresa e il conseguente fallimento, dunque, il nostro ordinamento prevede una serie di adempimenti obbligatori a cui le aziende devono conformarsi tassativamente. Per soddisfare questa esigenza sul mercato è arrivato il software crisi d’impresa, ovvero un programma per la valutazione della crisi d’impresa che aiuta le organizzazioni a gestire tutti gli adempimenti previsti dalla legge.

La legge di riferimento

La legge in questione è il Decreto Legislativo 14 del 2019 che, molto probabilmente, verrà aggiornato il prossimo luglio 2022 per via delle innovazioni proposte dal Piano Nazionale Ripresa e Resilienza 2.

Questo aggiornamento è dovuto ad alcune difformità da sistemare rispetto al recepimento della Direttiva UE n. 2019 del 2013 e vuole colmare taluni vuoti normativi riguardanti l’ambito dell’insolvenza. L’obiettivo del Governo, dunque, sarebbe quello di agevolare le aziende offrendo strumenti più efficienti per migliorare gli ambiti di gestione e di risanamento finanziario.

Quali obblighi sono previsti per le aziende?

Per capire il funzionamento del Codice della Crisi d’Impresa è necessario definire, per l’appunto, in cosa consiste una “crisi”. In parole semplici quando un’azienda non riesce ad accrescere il proprio valore economico a causa di stalli o riduzioni si configura una sorta di allarme che possiamo considerare come il precursore di un probabile fallimento. Il Governo ha interesse ad assicurare la salute delle aziende e, proprio per questo, mette in atto adempimenti di prevenzione che servono a scongiurare la crisi.

Dal rischio alla crisi di liquidità

Se l’incapacità di generare flussi di fatturato diventa irreversibile e sistematica, senza la possibilità di intervenire in modo risanatorio, la crisi d’impresa può trasformarsi in crisi di liquidità: il passaggio che precede il fallimento. Quindi il Codice sopracitato serve a creare procedure concorsuali e discipline atte a scongiurare questo genere di rischio che, come possiamo immaginare, si ripercuote molto negativamente sull’intera collettività.

Posti di lavoro persi, debiti insanabili e agitazioni sociali sono solo alcune delle conseguenze negative che derivano dalla crisi di impresa ed è per questo che, a livello nazionale ed internazionale, le aziende devono sottostare a precisi obblighi di monitoraggio e prevenzione per allontanare qualsiasi rischio.

In che modo un software di valutazione aziendale può aiutare le imprese?

Il concetto di crisi d’impresa è molto ampio e complesso perché riguarda aspetti finanziari e gestionali comprensibili solo agli addetti ai lavori. È per questo che in azienda collaborano figure professionali come consulenti, commercialisti e revisori che si occupano proprio di gestire bilanci, fatturati, utili e così via. Tutta questa mole di lavoro può essere semplificata e ottimizzata con un software di valutazione d’azienda, ovvero uno strumento intelligente che riduce al minimo il margine d’errore.

In pratica esistono soluzioni software pensate proprio per professionisti e studi professionali che offrono servizi di diagnosi dello stato di salute delle aziende e che fungono come CFO outsourcing.

CFO è l’acronimo di Chief Financial Officer, una figura incaricata di gestire le finanze di un’azienda attraverso il controllo dei flussi di cassa e la pianificazione finanziaria. Questa attività ha come obiettivo l’analisi di debolezze e punti di forza dell’azienda e, quindi, serve a scongiurare il rischio d’impresa.

Grazie ai software i professionisti che curano i bilanci delle aziende possono assicurare alla clientela un servizio impeccabile grazie a funzionalità semplificate in cloud, pensate per creare un raccordo diretto tra il professionista e i clienti dello studio.