La comparsa del virus e il conseguente lockdown hanno spazzato via le ultime preoccupazioni circa l’uso del cloud in Europa

Maturità cloud, il segreto della business continuity

I risultati per il business migliorano al crescere del livello di maturità cloud, soprattutto in uno scenario di emergenza come l’attuale. Sono sempre più numerose le aziende che si stanno rendendo conto che i servizi cloud non rappresentano solo il fulcro delle strategie di modernizzazione, ma svolgono un ruolo fondamentale per garantire la massima continuità del business.

Secondo IDC, COVID-19 ha spazzato via le ultime preoccupazioni circa l’uso del cloud in Europa, poiché i suoi benefici sono diventati molto chiari proprio nella risposta alla crisi. Le organizzazioni hanno accelerato il lancio di strumenti di collaborazione basati sul cloud per consentire ai dipendenti di lavorare in remoto nel breve periodo e si sono dette intenzionate a sostenere una migrazione più consistente al cloud nel medio termine. Le aziende hanno inoltre scoperto come sia facile sfruttare le capacità di scalabilità associate al cloud – sia esso privato, IaaS, PaaS o SaaS, o un mix di tutte queste tipologie.

In effetti, le architetture multicloud che includono cloud privati e pubblici sono ormai diventate la nuova normalità per la maggior parte delle imprese. Le survey di IDC evidenziano come anche in Italia siano ormai presenti in oltre il 60% delle aziende di medio-grandi dimensioni.

Gli ambienti multicloud spesso comprendono più generazioni di piattaforme – bare metal, virtualizzate o basate su container – e un portafoglio diversificato di applicazioni – tradizionali, cloud-based o cloud-native. Aumentando l’adozione di architetture multicloud e l’uso di applicazioni dinamiche e distribuite, cresce l’esigenza di soluzioni complete di automazione, governo e analisi per aiutare a contenere i costi, mantenere le prestazioni e ridurre il rischio aziendale. Inoltre, così come deve essere facile e veloce scalare verso l’alto quando i workload aumentano, altrettanto deve esserlo ridimensionare le risorse quando le attività economiche rallentano o i requisiti di carico calano.

Per gestire nella maniera ottimale ambienti multicloud o ibridi, occorre una roadmap di migrazione personalizzata che massimizzi i risultati in termini di ritorno degli investimenti e di performance, e minimizzi i rischi in termini di continuità del business e di sicurezza. Sono poi necessari adeguati strumenti e policy di orchestrazione, controllo e gestione. E’ infine opportuno valutare l’implementazione di soluzioni software-defined in modalità stand alone o come parte integrante di infrastrutture iperconvergenti (HCI). Solo così è possibile disegnare un ambiente in grado di rispondere in modo efficace ed efficiente alle richieste dell’IT e (soprattutto) del business.

Sono proprio questi i temi che verranno approfonditi in tre webinar organizzati da IDC, Lutech e Dell Technologies nel corso del mese di giugno, tre tappe di un’ideale viaggio verso il cloud intitolato, non a caso, “Il percorso per la tua Cloud Transformation”. Il primo webinar, “Chapter #1: Multicloud strategy and adoption”, si terrà il 10 giugno; il secondo, “Chapter #2: Multicloud orchestration & governance”, il 16 giugno; infine il terzo, “Chapter #3: Cloud based infrastructure solutions for the Next-Generation Data Center”, il 25 giugno.

In tutti e tre i webinar, analisti di IDC ed esperti di Lutech e di Dell Technologies spiegheranno quali sono i passi più veloci e intelligenti per compiere una migrazione di successo verso ambienti multicloud e di cloud ibrido, descrivendo le tecnologie che oggi supportano, facilitano e predispongono questo percorso.

Per maggiori informazioni sul roadshow virtuale: Chapter #1, Chapter #2, Chapter #3

Hashtag: #CloudTransformationPath