In un mondo dove i confini della sicurezza digitale diventano sempre più labili, con squadre di hacker organizzate come vere e proprie aziende e i nostri dati sensibili alla portata di un click, diventa fondamentale far capire al consumatore l’importanza dei rischi che passano dal nostro smartphone, lo strumento per eccellenza con cui tutti noi comunichiamo con il mondo esterno, soprattutto, ma non solo, attraverso i social (si pensi che l’Italia è il terzo Paese al mondo per numero di smartphone in rapporto agli abitanti, tanto è vero che l’83% della popolazione ne possiede uno).
Proprio con il fine di rendere più consapevole l’utente finale il mese di ottobre è stato ribattezzato a livello europeo come il ‘Mese della Sicurezza’, con la messa in campo di tutta una serie di iniziative per sensibilizzare sull’uso consapevole dei nostri device tecnologici.
“Se le aziende stanno capendo l’importanza di agire in un’ottica preventiva e proattiva, correndo ai ripari e dotandosi di appositi strumenti e apposite figure per la gestione dei loro dati e della privacy (anche sull’onda dell’entrata in vigore a maggio 2018 del GDPR) – spiega Carlo Barlocco, presidente di Samsung Italia – non si può dire la stessa cosa dei consumatori, che ancora non hanno capito a fondo l’importanza di tutelarsi per quanto concerne la sicurezza digitale. E se è per vero che i nostri smartphone sono più sicuri rispetto al passato occorre essere certi di chiudere la porta d’accesso digitale ai cyber criminali e prendere tutte le precauzioni necessarie”.
Per fare questo l’utente deve prendere coscienza del fatto che è fondamentale dotarsi degli strumenti tecnologici che possano garantirgli una maggiore tutela, a partire già dal dispositivo stesso. “La sicurezza passa innanzitutto dal device – chiarisce Barlocco -, l’oggetto con cui siamo in relazione con il mondo e nel quale o attraverso il quale nel cloud archiviamo tutti i nostri dati personali”.
Per questo Samsung ha messo in campo per il mese di ottobre un’iniziativa che prevede la possibilità per l’utente di recarsi presso punti vendita e di assistenza selezionati per una diagnosi del loro smartphone e per un’azione volta all’educazione sulle azioni da compiere per la sicurezza del dispositivo e per prevenire tutti quei rischi che poi diventa difficile debellare nel momento in cui prendono piede.
“Lo smartphone – prosegue poi Barlocco – deve essere visto anche come uno strumento privilegiato per la sicurezza della persona, motivo per cui abbiamo deciso di allearci con Sicuritalia per un’iniziativa davvero interessante pensata per la nostra sicurezza”.
La partnership tra le due aziende è culminata nella presentazione di Sicuritalia Sicurezza Persona 24, un’applicazione che, spiega Lorenzo Manca, presidente e AD del Gruppo Sicuritalia “consente di richiedere i soccorsi in caso di pericolo in maniera semplice ed automatica”.
Si pensi infatti a tutte quelle situazioni dove è richiesto un intervento tempestivo, ma dove spesso la persona coinvolta non riesce ad allertare gli organismi di controllo e aiuto in maniera diretta (ad esempio il caso di un anziano che ha un malore improvviso o di una donna che rincasa la notte e si trova in una situazione di pericolo). “Con la nostra app basta far cadere il telefono cellulare o scuoterlo per inviare automaticamente una richiesta di aiuto a una centrale operativa dove i nostri operatori professionali specializzati nella sicurezza la ricevono e a seconda dei casi allertano i soccorsi pubblici e privati più idonei”. L’applicazione consente anche all’operatore di prendere coscienza della situazione in cui si trova “la vittima” grazie alla videocamera e al microfono incorporati nello smartphone che possono trasmettere informazioni sul contesto ambientale, oltre che di geolocalizzarla.
“Abbiamo scelto Samsung come partner – spiega Manca – perché è il leader mondiale in ambito telefonia e la condivisione della stessa visione ci ha portato a maturare questo progetto sulla sicurezza”.
Alla presentazione della nuova app anche rappresentanti delle Forze dell’Ordine e di alcune Associazioni (Telefono Rosa e Doppia Difesa Onlus), che hanno confermato come oggi la sicurezza passi anche attraverso la tecnologia.