
Il trasporto su gomma rappresenta una delle principali fonti di emissioni di gas serra, generando in Europa ogni anno quasi 80.000 chilotonnellate (kt) di CO₂. In un contesto di emergenza climatica e con un’infrastruttura di camion elettrici ancora limitata, i carburanti rinnovabili come il biodiesel HVO100 sono diventati una delle soluzioni più efficaci per passare a una logistica più sostenibile.
A dimostrarlo i risultati di un’iniziativa lanciata da PostNL e dalla sua divisione internazionale, Spring GDS che, nell’aprile 2024, hanno introdotto circa 4 milioni di litri di biodiesel HVO100 all’interno della rete europea di trasporto su strada. Un anno dopo, l’iniziativa ha prodotto riduzioni significative: solo in Italia, queste ammontano a 837.105 kg di CO₂, pari al 27% delle emissioni totali dei trasporti di Spring Italy (3.100.289 kg di CO₂). Questo equivale alle emissioni generate da oltre 4,7 milioni di chilometri percorsi in auto.
In tutta Europa, l’impatto ha raggiunto oltre 26 kt di CO₂ risparmiati durante lo stesso periodo, posizionando questo impegno rivoluzionario in prima linea nelle soluzioni logistiche ecologicamente responsabili.
Gabriele Bavera, Managing Director di Spring GDS Italia, ha dichiarato: “Un anno fa abbiamo intrapreso un percorso coraggioso scommettendo sull’HVO100, un’alternativa molto promettente in grado di ridurre significativamente le emissioni di CO₂, NOx e polveri sottili. Oggi possiamo dire con certezza che il potenziale era reale e che abbiamo vinto la nostra scommessa. Questi risparmi sono davvero significativi e dimostrano che esistono alternative valide al diesel tradizionale, anche per il trasporto su strada”.
L’obiettivo climatico che non aspetta il 2050
Riconoscendo l’impatto ambientale dei trasporti, PostNL si impegna a ridurre l’impronta ecologica della propria supply chain. La strategia prevede obiettivi ambiziosi di decarbonizzazione che superano gli Standard Scientifici (“Science Based Targets”, SBTi) e mirano all’azzeramento delle emissioni entro il 2040, con un decennio di anticipo rispetto alle scadenze dell’accordo globale sul clima.