
Delle pubblicazioni scientifiche che mettono a tema l’utilizzo dell’AI in ambito scuola/facoltà universitarie, il 28% appartiene a ricercatori membri di Facoltà legate all’ambito umanistico, superando i dipartimenti scientifici quali Informatica (20%), Ingegneria (11%), Scienze e Tecnologie (9%), Economia (7%) e Information Technology (7%). Il restante 18% delle pubblicazioni si è svolto nell’ambito di altre discipline.
È quanto emerge da uno studio su dati dell’International Journal of Educational Technology in Higher Education 2023 realizzato da ImagiBook, progetto a cui partecipano GruppoMeta di ETT e TALIA, spin off dell’Istituto di linguistica Computazionale del CNR “A. Zampolli”.
ImagiBook per rivoluzionare l’esperienza di lettura dei giovani nelle Facoltà
ImagiBook è un progetto (finanziato nell’ambito delle Agevolazioni Finanziarie di cui al D.M. 31 dicembre 2021 Accordi per l’innovazione – Decreto interministeriale 6 dicembre 2021 Progetti di ricerca, sviluppo e innovazione funzionali allo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things) che mira a rivoluzionare l’esperienza di lettura per le giovani generazioni, combinando tecnologia avanzata e intelligenza artificiale per creare libri multisensoriali. L’obiettivo è trasformare i testi letterari in esperienze visive animate, rendendo la lettura più coinvolgente per i giovani lettori della generazione Z e Alpha, che tendono a preferire i contenuti digitali e interattivi. ImagiBook prevede lo sviluppo di algoritmi di intelligenza artificiale per la trasposizione automatica dei testi in immagini animate, favorendo una maggiore attrattività e comprensione dei contenuti letterari.
Il report dell’International Journal of Education mette a fuoco l’analisi della letteratura scientifica sul tema “AI e mondo dell’istruzione”, rielaborando i dati raccolti in diversi centri accademici tra Europa, Asia, Nord America, Sud America, Africa e Oceania. Tra il 2016 e il 2022, infatti, è cresciuto il numero di pubblicazioni sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale all’interno dei dipartimenti umanistici, che, ad oggi, dominano l’ambito di ricerca.
Sulla scia di una rapida evoluzione di strumenti basati sull’AI, tra cui Chat GPT, si inserisce la revisione, a firma di Helen Crompton e Diane Burke, che mira a osservare come si è sviluppata la letteratura scientifica intorno a questa nuova tecnologia soffermandosi, in particolare, sulla sua applicazione in ambito scolastico e sulle modalità con cui studenti e insegnanti ne fruiscono. Secondo i dati esaminati da ImagiBook nello studio International Journal, l’ambito disciplinare in cui l’AI viene adottata maggiormente risulta essere quello dell’apprendimento delle lingue, all’interno del quale si inseriscono attività come scrittura, lettura e acquisizione di nuovi termini. In quest’ambito si conta il 17% delle pubblicazioni analizzate, seguito dall’informatica, che raggiunge il 16%.
Come rilevano i diversi documenti analizzati da ImagiBook nell’articolo redatto da Crompton e Burke assunto come base per approfondire il tema, i sistemi di Intelligenza Artificiale vengono utilizzati anche in termini di management degli studenti. Il 14% degli studi individuati indagano, infatti, come l’AI possa essere utile nel gestire il rapporto tra docenti e alunni. In questo senso, grazie all’AI emergono anche nuove tecniche di insegnamento in ambito universitario, volte a favorire l’accesso ai materiali didattici e l’apprendimento inclusivo.
Infine, l’analisi ha rivelato che il 72% degli studi si è concentrato sull’utilizzo dell’AI da parte degli studenti, a seguire sui docenti con il 17% delle pubblicazioni e infine sui manager e figure amministrative all’interno del contesto scolastico (11%). Quest’ultimo dato mette in luce l’intento educativo con cui oggi viene studiato l’impatto dell’AI nelle università, come strumento pedagogico utile ai più giovani per apprendere e approcciarsi alla conoscenza.
Il mondo della didattica: un ambito strategico per l’utilizzo dell’AI
Paolo Ongaro, direttore generale di GruppoMeta, ha sottolineato: “L’aumento delle pubblicazioni sulla letteratura scientifica riguardante l’AI applicata alle scienze umanistiche, a discapito di ambiti più strettamente tecnologici come Informatica e Ingegneria, dimostra quanto l’adozione dell’AI si sia diffusa negli ultimi anni. Questo fenomeno non può essere spiegato solo con la diffusione di ChatGPT. Attualmente, l’AI è utilizzata nello studio delle lingue, nella psicologia e nelle discipline umanistiche in generale. Il mondo della didattica, sia a livello di scuola secondaria superiore che universitario, rappresenta un ambito strategico per l’utilizzo e lo sviluppo dell’AI, con ampi margini di crescita e diffusione. Per questo motivo, con TALIA stiamo realizzando soluzioni e applicazioni che utilizzano tecniche di Intelligenza Artificiale a supporto dei processi didattici. Queste soluzioni rispondono alla crescente domanda di strumenti di AI che migliorino i processi di apprendimento degli studenti e supportino i docenti. La consapevolezza che tecnologia e insegnamento non sono due universi in conflitto, ma complementari e sinergici, si sta sempre più radicando nel settore dell’istruzione”.