
Grafico a barre intitolato “Offerte di lavoro con Intelligenza Artificiale Generativa (GenAI)”. L’asse orizzontale, con valori compresi tra 0 e 1,2%, indica che la quota di offerte di lavoro che menzionano la GenAI nella descrizione è aumentata vertiginosamente nell’ultimo anno, con un incremento di 4,5 volte in Italia e ancora di più in altri paesi.
Nell’ultimo anno, le offerte di lavoro che menzionano l’intelligenza artificiale generativa (GenAI) o termini correlati sono aumentate notevolmente. In Italia, tale quota è aumentata di 4,5 volte tra settembre 2023 e settembre 2024. Simile la situazione negli altri Paesi presi in esame dall’analisi di Indeed, che ha riguardato Australia, Canada, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Singapore, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti. L’aumento, ad esempio, è stato pari a 3,5 volte in Spagna, 3,8 volte in Germania e 5,2 volte in Francia.
Data analytics, sviluppo software ma anche ricerca scientifica, marketing e architettura
Non sorprende che in tutti i Paesi analizzati, il settore del Data Analytics registri la maggiore frequenza di riferimenti alla GenAI nelle job description. Del resto, ruoli come il data scientist o il data engineer molto spesso si occupano direttamente dello sviluppo di strumenti GenAI o la integrano in modo significativo nei propri processi operativi. In Italia, le offerte di lavoro legate all’analisi dei dati che contemplano riferimenti alla GenAI ammontano al 10,3%.
Riferimenti alla IA generativa sono anche molto presenti negli annunci di lavoro per lo sviluppo software e la ricerca scientifica, tra i primi cinque settori in nove dei dieci Paesi analizzati.
Al di fuori di questi settori, i riferimenti agli strumenti GenAI presentano una maggiore variabilità tra i diversi Paesi. In Canada, Irlanda e Spagna, le offerte di lavoro nel settore del marketing menzionano frequentemente la GenAI, mentre i settori dei media e delle comunicazioni spiccano negli Stati Uniti e nel Regno Unito. A Singapore, diversamente dalla maggior parte degli altri paesi analizzati, la GenAI viene frequentemente menzionata nelle posizioni relative alle informazioni mediche e all’architettura.
La tabella, intitolata “Quota di offerte di lavoro GenAI, paesi selezionati”, presenta i dati di Indeed relativi ai primi cinque settori per quota di offerte di lavoro GenAI in dieci paesi. Il Data Analytics si posiziona al primo posto in tutti e dieci i paesi, mentre la ricerca scientifica e lo sviluppo software compaiono in nove Paesi.
Pawel Adrjan, Director of Economic Research di Indeed spiega “La varietà di settori in cui figurano riferimenti alla GenAI negli annunci di lavoro, evidenzia come non esista una tabella di marcia universale per l’adozione dell’IA generativa. Al di fuori dei pochi settori legati alla tecnologia in cui la GenAI riveste un ruolo centrale nello svolgimento delle attività, ci sono differenze in base a Paesi e settori”.
Tendenze in linea con le aspettative di sostituzione delle competenze umane, con alcune eccezioni
In linea generale, i riferimenti alla GenAI sono tanto più frequenti quanto più alte sono le aspettative di probabilità di sostituzione delle competenze umane da parte della GenAI (sul tema si veda un precedente studio condotto da Hiring Lab di Indeed) come nel caso dei lavori ad alta intensità di conoscenza nel settore tecnologico o ruoli legati a contabilità, marketing, assistenza amministrativa e risorse umane.
Tuttavia, sono state riscontrate alcune anomalie. In Italia, ad esempio, in linea con le tendenze globali, si sono registrate quote di offerte di lavoro relative alla GenAI al di sotto delle aspettative nei settori della contabilità, del supporto amministrativo, delle assicurazioni, del supporto logistico e delle informazioni mediche.
Spiega Adrjan di Indeed “Tale dato non implica necessariamente che i lavoratori di tali settori non stiano impiegando questi strumenti, ma può suggerire che le competenze basate sulla GenAI non rivestono un’importanza cruciale ai fini del recruitment. O, ancora, che l’adozione negli ambienti lavorativi potrebbe risultare più lenta a causa di diversi fattori, quali la mancanza di infrastrutture o processi che ne facilitino l’utilizzo, vincoli normativi o persino considerazioni di natura etica o culturale. Al contrario, vi sono anche settori in cui l’adozione della GenAI è superiore rispetto alle aspettative, probabilmente per via dell’emergere di nuovi strumenti GenAI altamente specializzati”.
In Italia, si sono riscontrati riferimenti alla GenAI superiori alle aspettative negli annunci afferenti ai settori dell’arte e dell’intrattenimento, dell’ingegneria industriale e della ricerca scientifica. Il dato trova riscontro anche nelle tendenze degli altri Paesi coinvolti dallo studio.
In linea generale, infine, l’adozione della GenAI risulta relativamente circoscritta in Italia rispetto ad altri paesi. A settembre, in Italia si contavano 21 categorie professionali prive di riferimenti alla GenAI, a fronte di 13 settori in Canada, 10 settori nel Regno Unito e solamente 4 settori negli Stati Uniti.