
Gruppo Cegos, tra i principali player nel Learning & Development, ha elaborato l’International Barometer 2025 dedicato ai temi di “Diversity & Inclusion nelle organizzazioni”.
L’indagine rivela un paradosso: sebbene la quasi totalità dei dipendenti (94%, 98% in Italia) conosca i principi di Diversity & Inclusion, la discriminazione resta una realtà diffusa. Oltre otto lavoratori su dieci, e addirittura il 98% dei professionisti HR, dichiarano di aver assistito a episodi discriminatori sul posto di lavoro.
8 Direttori HR su 10 (7 su 10 ITA) confermano che la loro azienda intende proseguire o addirittura accelerare i propri sforzi in ambito Diversity & Inclusion.
Il gap tra consapevolezza e attuazione emerge anche nella formazione dei manager: solo il 59% a livello globale (55% in Italia) ha ricevuto training sui bias inconsci.
Il parere degli HR Manager
A livello globale, sia i dipendenti che gli HR Manager concordano sui tipi di comportamenti che degradano l’ambiente di lavoro:
- attenzione eccessiva all’aspetto fisico (38% dip. e 45% HR e 28% dip. ITA e 38% HR ITA);
- commenti sessisti (36% dip., 32% ITA);
- osservazioni legate all’età (35% dip. e 44% HR e 26% dip. ITA e 38% HR ITA);
- commenti razzisti (35% dip., 23% ITA).
La discriminazione, inoltre, viene segnalata nell’accesso ai ruoli manageriali (17% dip. e 23% HR e 18% dip. ITA e 35% HR ITA) e negli aumenti salariali (17% dip. e 18% HR e 19% dip. ITA e 17% HR ITA).
La Diversity & Inclusion è un criterio chiave di scelta del datore di lavoro per i dipendenti: quasi otto dipendenti su dieci (84% in Italia) affermano che l’attenzione a questi temi influenzerebbe la scelta di un futuro datore di lavoro.
Le sfide per le politiche di Diversity & Inclusion
Sul piano operativo, le politiche di Diversity & Inclusion si scontrano ancora con diverse sfide: gli HR segnalano difficoltà nella gestione nella gestione dei dipendenti più anziani (67%, 69% ITA), nella parità tra uomini e donne (60%, 67% ITA) e nel reclutamento di persone provenienti da contesti sociali differenti (60%, 53% ITA).
Una cultura dell’allyship — ossia l’impegno volontario delle persone privilegiate a supportare attivamente gruppi marginalizzati o discriminati — sta iniziando a emergere, seppur in modo limitato (40% dip. e 41% HR e 30% dip. e 42% HR ITA).
La leva chiave per far avanzare la Diversity & Inclusion, secondo il 38% dei dipendenti (31% in Italia) e il 39% degli HR (45% in Italia), è adottare una politica di tolleranza zero verso discriminazioni e molestie.