Il Vice Presidente Confindustria nazionale con delega al Digitale spiega l’importanza del piano PNRR per la digitalizzazione del Paese.

Digitalizzazione

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è una grande opportunità che il nostro Paese non deve lasciarsi sfuggire per proseguire il suo percorso di digitalizzazione e diventare sempre più connesso, inclusivo e, perché no, competitivo. Ne è convinto Agostino Santoni, Vice Presidente Confindustria nazionale con delega al Digitale, che afferma: “Non si compete più tra imprese, si compete tra ‘ecosistemi’. Non bisogna guardare esclusivamente l’azienda, ma l’azienda a 360°, con l’ecosistema di cui fa parte Penso”, prosegue, “che oggi le aziende che meglio interpretano questa strategia di considerare l’azienda come ecosistema aperto diventa ancora di più fattore critico di successo, soprattutto nel periodo in cui stiamo vivendo. Adesso lo vediamo in pratica: da una parte devi essere un’impresa agile, e dall’altra devi avere quella velocità per interpretare al meglio le dinamiche del nostro settore. Un esempio di questo ed è il ruolo che io ho all’interno di Confindustria: per la prima volta Bonomi ha dato una delega al suo vicepresidente: la delega al Digitale. Questo non è mai avvenuto; quindi vuol dire che per la prima volta il digitale è uno strumento fondamentale, tale da dover creare una ‘delega’”.

Noi siamo mainstream”, prosegue Agostino Santoni, “e il nostro lavoro è quello di influenzare, guidare e accelerare questa idea di un paese competitivo attraverso la digitalizzazione. Io non ho mai visto così tante opportunità come sto vedendo oggi.  Se guardo il nostro Paese, nel piano PNRR ci sono 47 miliardi sul digitale nei prossimi anni, di cui 9.6 sono già stati consumati e prevalentemente sono stati utilizzati dal Ministro Colao nel costruire le infrastrutture che servono al digitale per creare dei nuovi servizi: ad esempio tutto il mondo della banda ultralarga, dei servizi 5G, della connessione attraverso entrambe le tecnologie delle isole minori e delle scuole. In quest’area abbiamo migliorato significativamente il nostro ranking all’interno della Comunità Europea. Prima cosa è dunque l’infrastruttura, perché abbiamo imparato che la connessione a Internet deve essere un diritto per tutti i cittadini d’Italia in qualsiasi posto.

Ma parte dell’agenda di oggi è anche la transizione ecologica. Il processo di digitalizzazione e la transizione ecologica sono molto spesso messe a fianco. In realtà noi non dobbiamo solo metterle a fianco, ma integrarle e io penso che non ci sia transizione ecologica se non attraverso l’utilizzo del digitale. Certo non è l’unico driver, ma è quello di straordinaria importanza. Io penso che non sia possibile gestire le energie rinnovabili se non si costruiscono delle reti di trasmissione dell’energia elettrica digitalizzate, perché le energie rinnovabili non si possono immagazzinare e quindi devi creare una rete di distribuzione elettrica flessibile, agile, elastica, per consentire l’elettrificazione del Paese. Non penso ad esempio che ci saranno le automobili elettriche se non ci sarà una rete digitale elettrica per la gestione di questo fenomeno”.

“Se voi prendete la capacità del nostro Paese sul tema delle rinnovabili e della gestione dell’energia elettrica”, continua Agostino Santoni, “mi riferisco alla capacità di digitalizzare il trasporto dell’energia elettrica e del gas, noi come paese siamo fortemente competitivi. Se quindi mettiamo i fondi del PNRR per creare un’infrastruttura che è fatta di digitalizzazione delle reti elettriche e di trasporto del gas insieme a investimenti della banda ultralarga, allora tu crei un paese che è una ‘Piattaforma’ e voi sapete bene che quando hai l’infrastruttura tecnologica crei dei nuovi servizi, e se crei nuovi servizi crei degli ecosistemi che sono gli ecosistemi alimentati dalle nuove aziende e dalle aziende che sono già presenti ma che traggono benefici da questo know-how”, ha concluso Agostino Santoni, Vice Presidente Confindustria nazionale con delega al Digitale.