Il “passaparola” sul web di amici e conoscenti è determinante nelle scelte d’acquisto degli italiani

Che tu venda abiti chiccosi o software per aziende, bottiglie di vino o elettrodomestici, che il tuo business sia consumer o B2B, la differenza è davvero poca: oggi essere attivo sui social network è fondamentale in ogni settore per fare un marketing di qualità su internet.

Con Facebook, Twitter e LinkedIn si possono tirare fuori dal cilindro relazioni – e quindi contatti – con tante persone. Dalla casalinga di Voghera al top manager. A differenza di quella “terrena”, nella dimensione social nessuno è irraggiungibile.

Per piccola o grande che sia, anche alla tua azienda potrebbe far comodo usare i social per veicolare contenuti interessanti, capaci di raccontare alle persone ciò che fai e spargere il nome del marchio, per far conoscere i prodotti e i servizi offerti.

Gestire bene una piattaforma social non è però un gioco. I professionisti del social media management riescono a coniugare doti di copywriting, visual content e tone of voice, oltre alla capacità di gestire con sangue freddo anche le situazioni di crisi. Non a caso sono una delle due figure più ricercate dalle aziende negli ultimi tempi. L’altra è quelle dei cosiddetti opinion leader. Grandi o piccoli che siano. In gergo si chiamano top e smart influencer.

I top influencer dettano (nel vero senso della parola!) le tendenze ai follower. Fantastico, vero? Peccato che costino parecchio (arrivano a guadagnare anche diverse migliaia di euro per un singolo post) e non tutti possono permetterseli.

Per questo le piccole e medie imprese puntano sempre di più sul passaparola 2.0 degli smart influencer: persone normali, con un migliaio di amici sui social, che condividono contenuti brandizzati e parlano con entusiasmo del brand ad amici e conoscenti virtuali. Un genere di pubblicità percepito dal pubblico come più naturale, immediato e trasparente. Voicr è un esempio di piattaforma di influencer marketing ideata appositamente per mettere in contatto aziende e influencer ed è unica nel suo genere in quanto consente di decidere il pay off e premiare gli influencer a performance, in base a clic, contatti e vendite generate dai loro post su Facebook, Twitter e LinkedIn.

A te scegliere quale strada intraprendere. Dipende prevalentemente dal budget a disposizione e dagli obiettivi che ti sei prefissato di raggiungere. Prima di muoverti, cerca di dare risposta alle seguenti domande: qual è il mio reale obiettivo, vendere o fare branding? Con quali persone voglio comunicare? Quali social utilizza il mio audience di riferimento? A quali contenuti e informazioni è interessato?

Quale che sia la tua strategia, ricorda che per sfondare sui social servono tempo e pazienza. I risultati non è detto siano sempre immediato, perciò non scoraggiarti se non raddoppi il fatturato da un giorno all’altro.