Sensori IoT, digital twin, AI e sistemi di analisi predittiva monitorano in tempo reale lo stato di salute di ponti, viadotti e gallerie

I-am

Sassari è pronta a diventare uno snodo strategico per la trasformazione digitale delle infrastrutture italiane. Proprio qui, nel cuore del nord Sardegna, prende forma un progetto pilota che rappresenta una vera e propria svolta nella gestione, manutenzione e sicurezza delle opere civili. I-am, un’iniziativa che pone la Sardegna al centro di un nuovo paradigma nazionale: quello del monitoraggio intelligente e predittivo delle infrastrutture, grazie all’uso integrato di tecnologie avanzate, collaborazione istituzionale e visione strategica di lungo periodo.

 

Una sfida pionieristica per un modello replicabile su ampia scala

L’idea alla base del progetto è tanto semplice quanto rivoluzionaria: superare la logica della manutenzione reattiva, basata sull’intervento a danno avvenuto, e abbracciare una gestione preventiva, proattiva e digitale delle infrastrutture. Il tutto mediante una piattaforma integrata – che combina sensori IoT, digital twin, intelligenza artificiale e sistemi di analisi predittiva – in grado di monitorare in tempo reale lo stato di salute di ponti, viadotti, binari, gallerie, permettendo di intervenire con tempestività prima che si verifichino situazioni di rischio.

A rendere possibile questo salto di qualità è la convergenza di diversi fattori: una visione sistemica, l’investimento su tecnologie d’avanguardia e, soprattutto, la sinergia tra gli attori del territorio. In Sardegna, questa convergenza ha trovato terreno fertile. E Sassari, in particolare, si è trasformata in un laboratorio a cielo aperto, capace di attrarre competenze, capitali e attenzione istituzionale.

Domenico Andreis, CEO di I-AM (Infrastructure Asset Management) – società di Altea Federation – ha condiviso una visione chiara, riferendosi al disastro del Ponte Morandi, per il quale era stato coinvolto durante la sua precedente esperienza professionale: “La nostra analisi suggeriva di intervenire quanto prima. Purtroppo, sappiamo tutti com’è andata. Non deve più succedere: un ponte non ha il diritto di crollare. Per questo abbiamo creato I-AM: per aiutare chi gestisce una grande complessità come quella della rete viaria. Da qui, un progetto dedicato innovativo, che utilizza tecnologie verticali unite a un solido know how umano e ingegneristico: la manutenzione predittiva è una necessità, non un’opzione”.

Andreis ha inoltre sottolineato come quello della Città Metropolitana di Sassari e della Provincia Nord Est Gallura rappresenti il primo progetto in Italia legato agli amministratori locali che affronta la complessità infrastrutturale ponendo la manutenzione predittiva al centro, andando oltre le attuali linee guida ministeriali.

 

I-am, veglierà su un patrimonio da proteggere, valorizzare… e mappare

Con oltre 3.000 km di rete stradale e più di 500 ponti, la provincia di Sassari si trova oggi a gestire un patrimonio infrastrutturale imponente. «Le opere più piccole sono spesso le più a rischio – ha dichiarato Giovanni Milia, Dirigente Settore Viabilità e Trasporti della Città Metropolitana di Sassari – e senza azioni predittive, tra 5 o 10 anni ci troveremo in una situazione critica». Infatti, ad oggi, delle 70 opere analizzate da I-am nella Provincia di Sassari, 34 di esse risultano non idonee secondo la direttiva RAS e altre 9 sono state valutate come opere con livelli di rischio elevati.

“Sassari e Gallura – ha infine osservato Andreis – sono le prime due province italiane a guardare oltre: qui c’è la chimica giusta per fare e fare bene. È importante abbracciare una visione comune e digitale, che permetta di osservare, sperimentare e agire in anticipo. In I-am stiamo lavorando in questa direzione, con un approccio basato su raccolta dati, censimento, ispezioni e uso dell’intelligenza artificiale con l’obiettivo passare da una logica emergenziale a una manutenzione pianificata.”

I-am: tecnologie a tutela e innovazione del patrimonio infrastrutturale

L’evento ha visto la partecipazione della Presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde, la quale ha aperto i lavori sottolineando come la manutenzione predittiva rappresenti una leva fondamentale per migliorare i servizi ai cittadini attraverso tecnologie che puntano sulla prevenzione e l’anticipazione dei problemi.

Un messaggio che richiama l’urgenza di interventi strutturati su un patrimonio infrastrutturale nazionale spesso fragile e frammentato, comune a molte realtà italiane che necessitano di un approccio sistemico e intelligente alla manutenzione.

 

La tavola rotonda organizzata da I-AM ha riunito esperti di primo piano del settore

  • Marco Garozzo (ASTM) ha evidenziato come la raccolta dati da sola non basti: servono analisi approfondite, decisioni rapide e modelli organizzativi innovativi per valorizzare appieno il potenziale delle tecnologie.
  • Gianluca Pastena (Deloitte) ha sottolineato come Sassari possa diventare un modello nazionale, a patto di essere supportata da una regia centrale capace di dare continuità e competenze ai territori.
  • Alfredo Maria Garibaldi (Deloitte) ha definito l’approccio predittivo una vera rivoluzione nella gestione infrastrutturale, che consente il passaggio dalla logica reattiva a quella proattiva.
  • Antonella Tartaglia (IBM) ha illustrato il ruolo dell’intelligenza artificiale nella gestione del rischio in chiave proattiva, mostrando come strumenti come IBM Maximo e i digital twin trasformino i dati in valore e decisioni operative.
  • Infine, Dario Ferrillo (Almaviva) ha ribadito che la tecnologia, per fare la differenza, deve diventare conoscenza: solo così si può guidare il cambiamento e costruire modelli sostenibili di gestione delle infrastrutture.