Secondo una recente indagine di GFT Technologies Italia, 8 IT manager su 10 confermano che le banche italiane sono pronte all’AI

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L’Intelligenza Artificiale sta trasformando il banking italiano: il Banking Disruption Index 2025 di GFT Technologies Italia – l’indagine condotta su 200 IT manager – misura il livello di maturità digitale e strategica del settore bancario italiano rispetto all’adozione dell’AI.
Le banche italiane scelgono lA per customer service, marketing e automazione, ma cybersecurity e carenza di competenze frenano l’implementazione. Siamo di più.

AI nelle banche italiane: i casi d’uso più diffusi

Il Banking Disruption Index 2025 evidenzia come le applicazioni più diffuse dell’AI nel settore bancario italiano riguardino il customer service (61%), il marketing personalizzato (55%), l’automazione dei processi interni (54%), la cybersecurity (52%) e la fraud detection (50%). In questi ambiti le banche stanno già registrando benefici concreti, come dimostrano anche i ritorni sugli investimenti: il 41% degli intervistati indica l’automazione del customer service come l’area con i maggiori risultati, seguita dalla cybersecurity (35%) e dai sistemi antifrode (32%).

banche-italianeDai dati del Banking Disruption Index 2025 emerge chiaramente come le banche italiane stiano avviando un percorso che le porta dalla consapevolezza all’azione, con iniziative di Intelligenza Artificiale che iniziano a concretizzarsi”, commenta Fabrizio Callery, Amministratore Delegato di GFT Italia. “Il nostro impegno è supportarle in questo cammino con competenze specialistiche, visione strategica e attenzione alla sicurezza, affinché l’Intelligenza Artificiale diventi una leva di crescita sostenibile, responsabile e in linea con i nuovi scenari normativi”.

Sfide e opportunità per il futuro 

Dal Banking Disruption Index 2025 emerge che l’adozione dell’AI nelle banche italiane procede con slancio, pur incontrando alcuni elementi da gestire con attenzione. Tra i principali, il fabbisogno di nuove competenze specialistiche (data science, machine learning, prompt engineering e governance AI), la crescente attenzione a cybersecurity e data privacy, le esigenze di conformità normativa (AI Act e GDPR) e l’evoluzione verso un utilizzo sempre più responsabile dell’Intelligenza Artificiale in sinergia con il capitale umano.

Parallelamente, proprio per affrontare al meglio queste sfide e trasformarle in opportunità, le banche italiane stanno incrementando in modo significativo gli investimenti in Intelligenza Artificiale: oggi in media il 31% del budget IT è destinato a iniziative legate all’AI, una quota che nei prossimi cinque anni salirà al 36%. Un trend che conferma la centralità crescente dell’AI nelle strategie del settore, sempre più orientate a modelli di crescita data-driven e innovazione continua.